Argentina: Il Primo Forum Internazionale sull'attività mineraria, ambiente e salute si è tenuto a Mendoza il 28 marzo scorso.
Nasce così una coalizione che coinvolge le più importanti organizzazioni d'entrambi i paesi: "Coalizione Argentino-Cilena di Cittadini e delle Istituzioni per il NO alle miniere di Pascua Lama e Veladero". Il primo intervento congiunto sarà il prossimo 22 aprile nella Giornata Mondiale della Terra, con l'organizzazione di una manifestazione contro lo sfruttamento minerario.
Jenifer Ibarra, una delle organizzatrici del Forum realizzato a Mendoza tra il 23 e il 24 marzo scorso, ha dichiarato che la miniera di Pascua Lama "ha creato un terzo paese tra l'Argentina e il Cile" e che, in questo territorio "non ci sono né controlli né dogane". Disse inoltre che sia le miniere d'oro sia quelle d'uranio "mettono seriamente a repentaglio l'approvvigionamento d'acqua nelle valli aride e desertiche".
Chi ha partecipato al Forum
Nel Primo Forum Internazionale sull'Industria Mineraria, Ambiente e Salute, hanno partecipato 120 rappresentanti di diverse ONG, università, pubbliche istituzioni, società civile, del Cile e dell'Argentina.
Javier Rodríguez Pardo, noto ambientalista della Patagonia, ha dichiarato che questa coalizione "unirà gli sforzi degli argentini e dei cileni, delle ONG, delle assemblee cittadine, per costruire una barriera contro le multinazionali dell'industria mineraria, che stanno saccheggiando le nostre risorse sotto la protezione di leggi fatte apposta per favorire questo saccheggio". Rodríguez Pardo ha partecipato attivamente nella lotta della città di Esquel, nella provincia di Chubut, che riuscì a fermare l'azienda Meridian Gold attraverso un plebiscito popolare.
Tra le varie organizzazioni cilene c'erano l'OLCA (Osservatorio Latinoamericano di Conflitti Ambientali), i rappresentanti della Valle di Huasco, il Fronte Anti Pascua Lama e il Collettivo Rexistencia.
Il Dr. Raúl Montenegro, presidente del FUNAM (1) e premio Nobel Alternativo 2004, ha evidenziato che l'insediamento delle industrie minerarie d'oro nella Cordigliera delle Ande è "immorale" e "inaccettabile" perché "distruggono le nostre fonti d'acqua e della stabilità del clima" e scaricano "quantità folli di metalli pesanti e di scorie tossiche nelle sorgenti dei principali fiumi della Valle di Huasco, in Cile e del Jáchal, in Argentina".
Dichiarò anche che la coalizione tra cileni ed argentini "moltiplicherà la lotta che portano avanti i cittadini e le istituzioni dei due paesi" e dimostrerà alla società e alle istituzioni "che le ricerche sull'impatto ambientale realizzate su Pascua Lama e Veladero sono deplorevoli".
Durante l'incontro Montenegro parlò anche dell'impatto ambientale prodotto dalla miniera d'uranio di Sierra Pintada di San Rafael, nel sud della provincia di Mendoza. "La cosa più grave", aggiunse Jennifer Ibarra, "è che l'attività della Barrick Gold in Cile e Argentina lascia, dal punto di vista economico, solo delle briciole e crea uno smisurato passivo ambientale. Pascua Lama e Veladero possono arrivare a distruggere le sorgenti d'acqua più pure del pianeta, e fare collassare vaste economie regionali che utilizzavano quest'acqua per l'irrigazione".
Appoggio alla stampa
Nel Forum fu approvato un documento che riassume i risultati dell'incontro, e che comprende - tra gli altri punti - la denuncia delle pressioni ricevute da giornalisti e mezzi di comunicazione perché non diffondano i gravi problemi ambientali che già si possono verificare a Pascua Lama e a Veladero. Il Forum offrì il suo sostegno ai lavoratori della stampa, e richiamò le imprese minerarie e i governi che le appoggiano perché "rispettino i valori democratici, la libertà di espressione e la partecipazione dei cittadini".
Il documento elaborato nell'incontro ha anche denunciato che l'attività mineraria "ha già ridotto una superficie importante della Riserva della Biosfera di San Guillermo, nella provincia di San Juan", e che adesso "minaccia l'ampliamento della Riserva Provinciale Laguna del Diamante, a Mendoza".
La Nazione non protegge l'Ambiente
Il Dr. Raúl Montenegro ha affermato che l'attività mineraria "è sperimentale, dal momento che i cambiamenti ambientali e i cocktail contaminanti non sono contemplati nella legislazione vigente, e non esiste neppure la capacità tecnica per il suo controllo".
Ha anche aggiunto che Pascua Lama e Varadero "alterano in modo irreversibile le regioni andine che conservavano la propria stabilità idrica e climatica. Sono in pochi a preoccuparsi dell'instabilità che provocheranno le detonazioni e i giacimenti nei pendii delle montagne. Queste miniere eliminano montagne intere, alterano i microclimi delle Ande, producono cocktail di sostanze inquinanti che le amministrazioni locali non possono identificare, e minacciano le sorgenti di bacini idrici di grande importanza in Cile e in Argentina".
Disse inoltre che in Argentina "l'azienda Barrick Gold ha presentato degli studi sul impatto ambientale ancora più rudimentali di quelli presentati per il Cile" e che la Secretería de Minería e la Secretería de Ambiente de la Nación "non hanno protetto né la salute dei suoi cittadini, né l'integrità degli ecosistemi vitali". Ha anticipato che diverse organizzazioni stanno contemplando l'eventuale presentazione di denunce penali contro alcuni funzionari "per inadempimento dei doveri di funzionario pubblico".
Prossimi appuntamenti
Infine, i cittadini e le istituzioni di entrambi i paesi hanno definito "nefasto" il Tratado Binacional Minero Argentino-Cileno, e hanno deciso di manifestare insieme contro le imprese minerarie durante la prossima celebrazione della Giornata Internazionale della Terra, il 22 aprile.
http://www.cuyonoticias.com.ar/index.php?option=com_content&task=view&id=6478&Itemid=26
Tradotto da Alejandra Bariviera per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la
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