Pace energetica in America Latina
Dunque si sono stracciati le vesti inutilmente, il Financial Times, il New York Times, la BBC, l'Economist, El Paìs, la Repubblica e... Oscar Giannino.
Dunque non c'è nessuna America Latina spaccata in due, tra estremisti (Evo Morales e Hugo Chávez) e moderati (Lula da Silva e Nestor Kirchenr) come ci avevano deliziati con tanto di schemini e mappine alla Emilio Fede (le nazioni rosse ai comunisti e quelle azzurre a Forza Italia).
Per la decisione di Evo Morales di nazionalizzare gli idrocarburi, i presidenti hanno immediatamente organizzato e tenuto un vertice che risponde al mondo finanziario internazionale, mostrando che l'America Latina è unita e che appoggia la decisione boliviana di riprendersi il proprio futuro. Anzi si rilancia; proprio con il vertice di Puerto Iguazú, la Bolivia diventa membro a pieno titolo del progetto del gasdotto del Sud, un investimento da 20 miliardi di dollari che cambierà la faccia energetica del continente.
La nazionalizzazione è un passaggio fondamentale "dell'integrazione energetica che è un elemento essenziale dell'integrazione regionale". Al contrario di quanto sostiene la stampa cosiddetta "internazionale" -un giornale inglese è internazionale, uno boliviano è boliviano- i governi di Argentina, Brasile e Venezuela si sono "impegnati a fomentare investimenti congiunti in Bolivia, -il paese più povero della regione- e a favorire il suo sviluppo integrale". Sia Lula da Silva che Nestor Kirchner hanno affermato che "rispettano e salutano la decisione sovrana adottata dalla Bolivia". Non c'è male per le cassandre che si erano affrettate a millantare un'America spaccata e sul punto di farsi guerra.
Articoli correlati
- Ancora non si placa la disputa sui fatti del 26 giugno scorso: colpo di stato o autogolpe?
Bolivia: l'autodistruzione del Movimiento al Socialismo
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali17 luglio 2024 - David Lifodi - Il governatore del dipartimento di Santa Cruz Camacho, ha proclamato uno sciopero a oltranza
Bolivia: il ritorno del golpismo
A seguito dello spostamento della data del Censo de Población y Vivienda, l’ultradestra ha promosso tre settimane di sciopero ad oltranza con epicentro il dipartimento di Santa Cruz per destabilizzare il governo di Luis Arce16 novembre 2022 - David Lifodi - Il Movimiento al Socialismo dovrà guardarsi dalle manovre di destabilizzazione della destra
La Bolivia che verrà
«Abbiamo recuperato la democrazia e la speranza» sono state le prime parole pronunciate da Luis Arce dopo la sua elezione25 ottobre 2020 - David Lifodi Bolivia, dove il popolo ha sconfitto il colpo di stato
Undici mesi dopo la rottura istituzionale risorge la speranza23 ottobre 2020 - Giorgio Trucchi
Sociale.network