Cile: peggiorano le condizioni di salute dei 4 prigionieri politici Mapuche in sciopero della fame da 54 giorni
Dopo 54 giorni di sciopero della fame si aggravano sempre più le
condizioni di salute dei quattro prigionieri politici Mapuche che dal 13
marzo 2006 protestano così per un processo pieno di irregolarità che li
ha condannati a 10 anni e un giorno di carcere e al pagamento del
risarcimento alla Forestal Mininco di 425 milioni di pesos cileni (USD
791.000,00). Inoltre chiedono la liberazione di tutti i prigionieri
politici mapuche in Cile
.
Florencio Jaime Marileo Saravia (27), Juan Carlos Huenulao Lemil (39),
José Patricio Marileo Saravia (31) e Patricia Roxana Troncoso Robles
(36) sono prima stati accusati di associazione illecita terrorista, e in
seguito anche di incendio terrorista. Dopo una lunghissima detenzione
preventiva (anche di un anno e mezzo), lo svolgimento del processo è
stato caratterizzato da gravi irregolarità, quali la restrizioni del
diritto alla difesa, l'applicazione della legislazione antiterrorismo
emanata dalla dittatura Pinochet e il ricorso a testimoni con l'identità
sconosciuta da parte della difesa ("testimoni senza volto"), le cui
dichiarazioni non sono quindi verificabili.
L'applicazione della legge antiterrorismo (Legge n. 18.314) nei processi
contro dirigenti Mapuche impegnati nelle rivendicazioni territoriali e
l'uso di dichiarazioni di cosiddetti Testimoni senza volto sono stati
apertamente criticati da diversi organismi internazionali. Nel 2003
l'incaricato speciale delle Nazioni Unite per gli Affari Indigeni,
Rodolfo Stavenhagen, aveva esplicitamente raccomandato al governo cileno
di "prendere misure affinché si eviti la criminalizzazione delle
legittime attività di protesta e di rivendicazione sociale" del popolo
Mapuche. Nello stesso modo si è espresso anche il Comitato per i Diritti
Economici, Sociali e Culturali dell'ONU nel suo recente rapporto sul
Cile. E' bene ricordare che presso la Commissione Interamericana per i
Diritti Umani sono attualmente in corso 5 cause contro il governo cileno
per violazioni commesse nei processi contro dirigenti mapuche accusati
di terrorismo.
L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) lancia il seguente appello
urgente e chiede a tutti di spedire la seguente lettera alla
presidentessa del Cile, Michelle Bachelet.
Señora Presidenta de la República de Chile
Sra. Michelle Bachelet
Presidencia de la Republica - Palacio de la Moneda
Santiago, Chile
Since Monday 13th March the Mapuche Political Prisoners confined in
Angol prison - Patricia Troncoso, Patricio Marileo Saravia, Jaime
Marileo Saravia and Juan Carlos Huenulao Lienmil - have been on hunger
strike with the objective of achieving a review of the judgement under
which they were sentenced to 10 years and one day plus the payment of US
$791,000 (423 million Chilean pesos) in compensation to the company
Forestal Mininco.
The Mapuche community members highlight that the sentence imposed is
based on an arbitrary judicial decision, which is racist in nature. The
aggravating circumstances that justify the arbitrary application of law
N° 18.314 created by dictator Pinochet (called the 'anti-terrorist law')
in order to condemn a group of indigenous political activists demanding
better living conditions and political rights as terrorists are
inconceivable from an international perspective. The practice of
charging somebody based on the testimonies of unidentified witnesses is
also inconceivable within the framework of the Rule of Law.
The arbitrary application of the anti-terrorist law against the Mapuche
community members makes us conclude that Chilean justice is not neutral.
Over recent decades the anti-terrorist law has been used exclusively to
judge indigenous political leaders. The Chilean courts of justice apply
a racist justice. Our conclusion is that in the political--juridical
order imposed by the Chilean courts of justice, the political demands of
the Mapuche peoples are conceived as a criminal act.
- We support the demands of the Mapuche Political Prisoners on hunger
strike confined in Temuco prison.
- We demand the review of the political judgement issued by the Chilean
Courts of Justice.
- We demand the freedom of the Mapuche Political Prisoners.
Sincerly,
Bolzano/Italy, 9th May 2006
Traduzione del testo inglese:
Da lunedì 13 marzo i prigionieri politici Mapuche rinchiusi nella
prigioni di Angol - Patricia Troncoso, Patricio Marileo Saravia, Jaime
Marileo Saravia e Juan Carlos Huenulao Lienmil - attuano uno sciopero
della fame con l'obiettivo di ottenere una revisione del processo che li
ha condannati a 10 anni e un giorno di carcere e al pagamento di un
risarcimento di USD 791.000 alla compagnia Forestal Mininco.
La sentenza è di fatto arbitraria e razzista. L'applicazione arbitraria
della Legge n. 18.314 introdotta dalla dittatura del generale Pinochet
("Legge Antiterrorismo") per condannare un gruppo di attivisti politici
indigeni che chiedono migliori condizioni di vita e maggiori diritti
politici è del tutto insostenibile per il diritto internazionale.
Altrettanto insostenibile è la pratica della condanna in base a
dichiarazioni rese da testimoni non identificabili.
L'arbitraria applicazione della legge antiterrorismo contro le comunità
Mapuche ci fa pensare che la giustizia cilena non sia affatto neutrale.
Per decenni questa legge è stata usata esclusivamente nei processi
contro leader politici indigeni. Le Corti di giustizia cilene applicano
quindi una giustizia razzista che equipara le richieste politiche del
popolo Mapuche a degli atti criminali.
- Sosteniamo le richieste dei prigionieri politici Mapuche in sciopero
della fame.
- Chiediamo la revisione della sentenza politica emessa dalle Corti di
Giustizia cilene.
- Chiediamo la liberazione dei prigionieri politici mapuche.
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