Latina

Contro i contadini in Paraguay

Repressione, militarizzazione e criminalizzazione

28 luglio 2006
Maria Diaz (Dalla redazione di APM)
Tradotto da per PeaceLink

Le cosidette "Guardie di Sicurezza Urbana" ricorrono alla violenza per calmare coloro che lottano per i suoi diritti. La scorsa settima un altro dirigente è stato crivellato a colpi di arma da fuoco. L'assassinio di Luis Martinez, registrato la scorsa settimana in Paraguay, ha messo di nuovo in discussione le funzioni dei gruppi denominati "Guardie di Sicurezza Urbana". Questi gruppi sono delle vere e proprie pattuglie militari, le cui azione violente hanno gia causato molte vittime, nella maggior parte dirigenti contadini.

Da anni, i lavoratori rurali sono protagonisti delle proteste e delle mobilizzazioni per cercare di ottenere terre , visto che il 92% della popolazione vive nei campi e la maggior parte non ne è proprietaria.

La "guardia cittadina", che lavora con l'approvazione del Ministro dell'Interno, è legata a latifondisti , chiamata anche "Commissione Bastone" e che ha come obbiettivo principale perseguire i dirigenti dei contadini.

La scusa di queste bande armate per esercitare ingiunzioni illegali, è dare una risposta alla crescente violenza e criminalità in Paraguay, provocando l'espulsione dei contadini dalle terre. Di fronte all'organizzazione e alla lotta contadina emerge la replica terriera. Il movimento contadino Paraguaiano (MCP), denuncia l'immunità e la violenza messa in atto da questi gruppi e i procedimenti illegali con i quali portano a termine i loro compiti. "Il nostro paese è militarizzato, in Paraguay si vive un regime semi-feudale dove un'oligarchia molto forte è presente in tutte le strutture di potere", ha denunciato Belarmino Balbuena, dirigente del Movimento Contadino Paraguaiano, in contatto con l'emittente regionale Telesur.

Luis Martinez, 43 anni, dirigente di una commissione comunale, è stato crivellato a colpi di arma da fuoco mentre tornava a casa, dopo aver preso parte a una riunione convocata per ripudiare i comportamenti delle "Guardie di Sicurezza Urbane".

L'assassino è avvenuto lo scorso martedì, intorno alle 21, nella campagna Camba Rembe, distretto General Requie, nel dipartimento di San Pedro. La vittima è morta quasi sul colpo nel luogo dove fu ucciso a colpi d'arma da fuoco a man salva.

Familiari della vittima e integranti dell'organizzazione, che aveva come lider Martinez, accusano direttamente una commissione di "sicurezza" come responsabile dell'omicidio.

I diritti economici e sociali, in particolare il diritto all'alimentazione delle comunità indigene e contadine, sono minacciati poiché il contadino non può acquisire la proprietà della terra e per ciò sono criminalizzati.

"La situazione si è inasprita con la presenza delle truppe di Marines statunitense. Persino nel nostro paese c'è un ufficio della FBI e 18 nuovi distaccamenti militari, ubicati nelle scuole agricole", ha spiegato Balbuena.

Il 26 Maggio del 2005, il Congresso del Paraguay ha votato una misura la quale ha autorizzato l'ingresso delle truppe degli Stati Uniti, con immunità, permesso libero di transito, e permanenza per i suoi soldati con validità fino al dicembre 2006. Il vice presidente Luis Castiglione ha annunciato che prolungherà la licenza per un altro anno ancora.

Mediante l'accordo il Paraguay ha posto il veto sulla possibilità d'investigare sui delitti qualora fossero commessi da questi soldati e si è impegnato a non chiederne l'imputazione a Washington di fronte alla Corte Penale Internazionale, alla quale aderisce.

In questo modo viola la propria legislazione e contraddice la politica del Mercato Comune del Sud (MERCOSUR).

Questo è stato uno dei colpi più forti che Washington ha scaricato sopra il Mercosur e una delle decisioni più discusse fra i membri del blocco.

Orlando Castello del Serpaj (Servizio di Pace e Giustizia) paraguaiano ha affermato che le forze statunitensi sono in Paraguay per addestrare le forze armate e paramilitari locali sui metodi di repressione.

El Serpaj è un'organizzazione sociale d'inspirazione cristiana ecumenica che ha come finalità quella di promuovere i valori della Solidarietà e la non violenza e stimolare la costruzione di una società che si fonde nel pieno riconoscimento dei diritti della persona e dei popoli.

Oltre a condannare la repressione contro i contadini, il Serpaj esprime senza dubbio che questa strategia si tratta di un avanzamento degli Stati Uniti nell'ambizione d'installare basi militari nel Cono del Sur, per controllare le grandi riserve naturali della regione come il Acuifero Guarnì, l'Amazone, il litio di Salta, il gas in Bolivia.

L'Acuifero Guaranì può garantire l'acqua all'attuale popolazione del mondo per 180 anni. Non è strano che Washington s'interessi a questa risorsa e si appelli alla militarizzazione dell'area per dominare le zone strategiche.

Si tratta di un passo in avanti verso la politica globale, la stessa che viene usata in Iraq, Afganistan e altri posti ricchi di risorse energetiche.

Inoltre, cercano anche di controllare le riserve di gas e di petrolio in Bolivia, già che il pozzo boliviano "La Vertiente" ubicato a Tarija, connesso con il pozzo "Indipendencia 1", a 100 Km di distanza nella zona di Gabino Mendoza, nel territorio paraguaiano.

Essa gia sparge gas naturale nella stessa grotta però, ad una maggiore profondità, contiene petrolio. Per questo la Casa Bianca vuole insediarsi a Mariscal Estigarribia (Paraguay), a circa 250 chilometri dalla frontiera con la Bolivia e punto chiave per la sua strategia.

Estigarribia è un piccolo paese di 30.000 abitanti, che possiede un aeroporto costruito dagli Stati Uniti con una pista larga 3.800 metri, capace di ricevere aeri B-52 e Galaxys, trasporti di grandi contingenti di truppe e di materiale bellico.

"Abbiamo un governo autoritario che viola la Costituzione e rappresenta un ritorno al fascismo", ha commentato Balbuena, riferendosi alle "Guardie di Sicurezza" e alla presenza di truppe statunitensi in territorio paraguaiano.

Il Paraguay dice che ricorre a queste convenzioni con gli Stati Uniti perché, affermano alcune autorità, non si sente parte del MERCOSUR in materia di sicurezza.

Tuttavia, in un momento nel quale il blocco sembra incamminarsi verso il consolidamento - un esempio è il vertice di Cordoba che si terrà fra giovedì e venerdì - l'atteggiamento del governo che ha come il leader Nicanor Duarte Frutos può risultare inconveniente.

Note:


Tradotto da Davide Morbidelli per www.peacelink.it
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