No all'aggressione a Libano e Palestina
Alcune centinaia di persone si sono concentrate ieri, 27 luglio, presso la Rotonda di Metrocentro a Managua per protestare contro l'aggressione del governo israeliano alla popolazione libanese e palestinese.
L'attività è stata promossa dal Centro de Estudios Internacionales (CEI), dal Movimiento Nicaraguense "Otro Mundo es Posible" e da numerose organizzazioni della società civile che, nei giorni scorsi, si sono autoconvocate per approfondire quanto sta accadendo in Medio Oriente e per non restare indifferenti ai massacri di questi giorni in Libano e Palestina.
Alla manifestazione hanno partecipato numerosi membri della comunità palestinese e libanese in Nicaragua, contando anche con la presenza dell'Ambasciatore palestinese.
Durante la concentrazione sono stati letti vari comunicati, invitando la gente che transitava per la rotonda a partecipare alla protesta.
E' stato anche letto il comunicato redatto e sottoscritto dalle numerose organizzazioni e da singole persone che hanno partecipato alle iniziative di questi giorni.
"Come organizzazioni, cittadini e cittadine nicaraguensi ci siamo autoconvocati di fronte alla grave situazione in Medio Oriente e alla necessità di esprimere la nostra indignazione e ripudio all'aggressione che Israele ha lanciato contro le popolazioni della Palestina e del Libano.
Le morti e le distruzioni che la popolazione Palestinese e soprattutto la popolazione di Gaza ha sofferto, si sono ora estese al Libano. Bombardamenti massicci ed indiscriminati, blocco navale ed aereo e la distruzione delle infrastrutture della Repubblica del Libano.
Non si tratta più della lunga crisi del Medio Oriente, bensì di un crimine su vasta scala e di terrorismo di Stato da parte d'Israele,e che minaccia di coinvolgere tutta la regione in una guerra generalizzata, come parte della denominata "guerra al terrorismo", diretta dagli Stati Uniti per estendere il suo dominio sull'Irak ed il resto del Medio Oriente.
Ci sentiamo profondamente offesi di fronte alla mancanza di risposte da parte della comunità internazionale, in modo particolare dei paesi dell'Unione Europea e del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, i quali apparentemente tollerano le azioni dello Stato d'Israele.
Rifiutiamo, contemporaneamente, ogni tentativo di caratterizzare Hamas ed Hezbollah come entità terroristiche, negando loro lo spazio legale e legittimo di cui godono democraticamente in Palestina e Libano, rispettivamente.
Ricordiamo, in questo contesto, il diritto dei popoli a resistere contro l'occupazione straniera - diritto riconosciuto dalle Nazioni Unite.
Di fronte a questa situazione,
1. Esigiamo la sospensione immediata delle ostilità ed il ritiro d'Israele dal Libano, Gaza e dai territori occupati della Palestina per ristabilire la loro sovranità e la pace;
2. Chiediamo al Governo del Nicaragua ed ai vari candidati alla Presidenza ed alle altre cariche pubbliche di essere coerenti con il diritto e la decenza, denunciando la violazione del diritto internazionale da parte d'Israele e reiterando il diritto del popolo della Palestina e del Libano alla libera determinazione;
3. Manifestiamo la nostra profonda solidarietà con la popolazione palestinese e libanese;
4. Sviluppare una Campagna di Denuncia ed Azioni concrete di solidarietà;
5. Condanniamo le azioni che portano alla morte di civili innocenti;
6. Invitiamo la popolazione nicaraguense a partecipare a questa Campagna, evidenziando in questo modo il proprio sentimento umanitario e solidale e l'incapacità di rimanere zitti di fronte a questo atto di ingiustizia".
Le iniziative continueranno nei prossimi giorni. Lunedí 31 luglio si svolgerà una concentrazione davanti alla sede della ONU in Nicaragua e verrà consegnato il proclama sottoscritto da centinaia di persone ed organizzazioni, chiedendo alle Nazioni Unite "una reale belligeranza e l'impegno concreto contro l'aggressione del governo israeliano".
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