Latina

Gli occhi di un ragazzo nella sala degli orrori

11 settembre 1973, Cile. il golpe contro Allende
9 settembre 2006
Bruno Rolleri
Fonte: Liberazione (http://www.liberazione.it)

Trentatré anni dopo il colpo di stato in Cile, l’11 settembre 1973, voglio scegliere un’immagine rappresentativa di quei momenti; di quei giorni quasi dimenticati da altre tragedie più recenti ed altrettanto terribili. Scelgo gli occhi. Non quella degli oggetti su cui volgono lo sguardo. Solo gli occhi. E’ quella l’immagine ricorrente, oggi dopo altre latitudini; altre voci che arrivano da lontano sussurrando ricordi.
Oggi, mi augurerei, l’evocare con la parola. Per riflettere, con le parole dei vecchi; oggi dopo tanto tempo, vorrei raccontare, come chi sceglie le parole alla luce di una candela; anche se mi manca la mia lingua materna. Vorrei il suono della voce.

Trentatré anni dopo, non è il rumore degli elicotteri; non è il sibilo delle pallottole, né l’abbraccio tiepido del sole durante l’attraversamento di quello spiazzo per arrivare al portone di uscita del carcere. Sono gli occhi di quel ragazzo che ho visto solo per pochi secondi di luce nella sala degli orrori, quasi un bambino. Gli occhi della gente per la strada con la paura di non arrivare a casa prima del coprifuoco. Sono gli occhi dei carcerieri, che ti vengono a prendere per portarti all’interrogatorio, alla tortura; occhi appena visibili sopra il fazzoletto nero per coprire la codardia.

La strada è quasi deserta; sto rientrando a casa in macchina con apprensione sotto un cielo plumbeo e silenzioso. Lungo la strada che collega Valparaìso a Vigna del Mar incrocio parecchi camion della marina militare. E’ il 10 di settembre del 1973. Sono le otto di sera. Scendo dalla periferia dove sono gli studios della televisione: ho appena curato la regia di un programma televisivo in diretta. Un gruppo folk nordamericano ha cantato ed ha ironizzato sul Cile e sul suo governo. Sinistre insinuazioni di chi è al corrente di quello che sta per accadere. Banjo, chitarre e ridicoli sombreros e maracas. Sono gli occhi dell’arroganza.

La regia mi è stata affidata come una specie di punizione per la mia militanza politica. Il gruppo musicale appartiene alla flotta del Pacifico degli Stati Uniti d’America che è nel porto di Valparaìso ufficialmente per partecipare alla Operazione Unitas. Ma il loro compito, domani, sarà un altro. Dal silenzio delle cuffie che mi collegano a cameramen e assistenti colgo la tensione che invade lo studio, la regia. Dal di là del vetro due occhi mi fissano: sono quelli di un mio collega e compagno direttore della fotografia. Sono i primi occhi della paura.

Qualche sera mi trattengo con un gruppo di operai di una piccola industria non molto lontano da casa. Il proprietario l’aveva abbandonata; gli operai l’hanno occupata e in poco tempo hanno raddoppiato la produzione. Da varie settimane custodiscono la mia macchina durante la notte dopo interminabili conversazioni, al calore di un fuoco e di qualche bicchiere di vino.

Articoli correlati

  • Cile: sicurezza all'insegna del bukelismo
    Latina
    La svolta securitaria in tema di sicurezza potrebbe ripercuotersi anche sui movimenti sociali

    Cile: sicurezza all'insegna del bukelismo

    A seguito dell’ondata di omicidi avvenuti nel mese di luglio nella Regione metropolitana di Santiago, il presidente Gabriel Boric pensa alla costruzione di un carcere di massima sicurezza per fermare la violenza della criminalità organizzata sul modello del suo omologo salvadoregno.
    8 settembre 2024 - David Lifodi
  • Bolivia: l'autodistruzione del Movimiento al Socialismo
    Latina
    Ancora non si placa la disputa sui fatti del 26 giugno scorso: colpo di stato o autogolpe?

    Bolivia: l'autodistruzione del Movimiento al Socialismo

    La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
    17 luglio 2024 - David Lifodi
  • "Non dobbiamo mai dimenticare che siamo Resistenza"
    Latina
    Honduras

    "Non dobbiamo mai dimenticare che siamo Resistenza"

    A 15 anni dal golpe civile-militare, l'Honduras avanza sulla strada della rifondazione. A Tegucigalpa si riuniscono la Celac Sociale e il Foro di Sao Paulo
    4 luglio 2024 - Giorgio Trucchi
  • "Salvador Allende era un pacifista"
    Storia della Pace
    Le parole dello scrittore cileno Jorge Baradit Morales

    "Salvador Allende era un pacifista"

    "Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
    27 giugno 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)