La carriera di un massacratore
Tra i massacri di cui Salvatore Mancuso è stato mandante o esecutore (e per i quali potrebbe scontare al massimo una condanna di 8 anni, grazie alla legge del suo socio e vicino di fattoria Alvaro Uribe), i più noti sono quelli di El Aro, nella regione di Antioquia, e di El Salado, in quella del Sucre. A El Aro, il 22 ottobre 1997, trenta suoi uomini del Bloque Catatumbo torturarono e ammazzarono 14 contadini, tra i quali un tredicenne, dopo aver incendiato e saccheggiato le loro case. A molte vittime furono strappati gli occhi e i genitali. Per questo massacro, Mancuso è stato condannato a 40 anni di carcere.
A El Salado, en Sucre, il 16 febbraio 2000, 38 contadini (tra i quali un bambino di 6 anni) furono mutilati atrocemente prima di essere uccisi. Prima di dare il colpo di grazia, i paras obbligarono le loro donne a denudarsi e a ballare al suono di un vallenato. Secondo Amnesty International, le donne furono violentate.
Il 19 dicembre scorso, dopo un conflitto a fuoco in un villaggio della regione di Antiochia, che ha provocato due vittime, è stato catturato un altro italo-colombiano delle Auc: Alberto Laino Scoppeta, proprietario di una rivendita di auto blindate ed erede di Jorge 40 alla testa del Bloque Norte. L'uomo stava per ritornare in Italia. Un altro «angioletto» col passaporto in regola? (g.p.)
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