Latina

Nicaragua - Spari contro i bananeros

Aumenta la preoccupazione. Un'altra persona ferita
6 luglio 2007
Giorgio Trucchi

Riunione nella Ciudadela del Nemagón

In mezzo all'apparente disinteresse da parte della popolazione e della stampa locale, per la seconda volta in poche settimane gli ex lavoratori delle piantagioni di banane ammalati a causa del pesticida Nemagón sono stati vittime di un atto di assurda violenza, che ha nuovamente messo a rischio la loro vita.

Alle 7.40 di mattina del 2 Luglio, un proiettile ha colpito Trinidad Alejandro Pavón Pavón, di 57 anni, uno dei bananeros che da più di un mese sono tornati a Managua per chiedere al nuovo governo e alla Asamblea Nacional il rispetto degli accordi firmati lo scorso maggio 2005. Pavón è stato ferito da una pallottola che è penetrata nella coscia della gamba sinistra ed è fuoriuscita poco sotto il ginocchio.
Lo scorso 7 giugno, Rosa Prado Leiva, di 61 anni, era stata ferita da una pallottola sparata probabilmente da un'auto che si era immediatamente data alla fuga. Dopo quasi un mese la Polizia non ha ancora informato sui risultati delle indagini.

Secondo le dichiarazioni rilasciate alla Lista Informativa "Nicaragua y más" da Manuel Hernandez, uno dei leader dei bananeros associati ad Asotraexdan, "ci stavamo organizzando per iniziare un'attività programmata per la mattina, quando abbiamo sentito lo sparo che ha raggiunto uno dei nostri compagni. Crediamo che questa volta si tratti di un proiettile sparato da un fucile di alta precisione e che lo sparo sia partito dalla terrazza dell'edificio che ospitava la Presidenza della Repubblica. In effetti, i punti d'entrata e uscita della pallottola ci fanno pensare che lo sparo sia stato fatto dall'alto verso il basso".

Il palazzo che per anni ha ospitato la Presidenza della Repubblica è parte di un insieme di edifici che si trovano davanti all'accampamento dei bananeros e gode di una forte presenza della Polizia, dato che all'interno del suo perimetro si trovano la Asamblea Nacional e gli uffici del Vicepresidente della Repubblica.

"È arrivata la Polizia per iniziare le indagini - ha continuato Hernandez - ed ora stiamo aspettando i risultati balistici per vedere se coicidono con la nostra tesi. In questo momento il sentimento delle persone presenti nella "Ciudadela del Nemagón" non è di paura e questo nuovo fatto di violenza, invece di spaventarci, ci sta dando ancora più coraggio per andare avanti. Consideriamo il governo responsabile di qualsiasi cosa che ci possa accadere nei prossimi giorni. È passato più di un mese da quando siamo tornati a Managua ed il presidente non ha ancora risposto alle nostre lettere", ha concluso il leader bananero.

Nella denuncia presentata dagli ex lavoratori al Centro Nicaraguense de Derechos Humanos (CENIDH) ed alla Procuraduría para la Defensa de los Derechos Humanos (PDDH), si sottolinea la presunta mancanza di assistenza medica alla persona ferita.

Secondo la avv.ssa Carla Ortiz del CENIDH, "i rappresentanti dei bananeros che sono venuti nei nostri uffici hanno denunciato la mancanza di assistenza al signor Pavón da parte del personale dell'ospedale pubblico "Lenín Fonseca" e di Medicina Legale. Hanno anche denunciato l'atteggiamento evasivo della Polizia Nazionale, dato che si tratta di un secondo episodio di violenza contro di loro e che nel primo caso la Polizia non ha ancora dato nessun tipo di risposta. Abbiamo chiamato il responsabile di Auxilio Judicial del Distretto 2 della Polizia, ma per il momento non abbiamo potuto parlare con lui, in quanto non si trovava nel suo ufficio. Domani ci metteremo in contatto con il direttore dell'Ospedale "Lenín Fonseca" e probabilmente anche con la Ministra della Sanità, per verificare che cosa sia veramente accaduto e se effettivamente sia stata negata l'assistenza alla persona ferita. Se venisse confermata la versione dei bananeros ci troveremmo di fronte ad un fatto molto grave", ha concluso Ortiz.

Attualmente, il gruppo dei bananeros che fanno parte della Asotraexdan continua ad aspettare un segnale positivo da parte del governo per poter iniziare le negoziazioni. All'interno della Asamblea Nacional, invece, i deputati hanno inviato alla Commissione Economica di questa istituzione il disegno di legge che concede una pensione vitalizia alle persone ammalate a causa di questo mortale pesticida.

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