L'Associazione Italia-Nicaragua rilancia la campagna per la ricostruzione
Nicaragua - Félix è stato un vero disastro
Gli ultimi dati portano a 300 i morti e a 850 milioni di dollari i danni
25 settembre 2007
Giorgio Trucchi
A tre settimane dal passaggio dell'Uragano Félix in Nicaragua, il governo ed il Sistema Nacional de Prevención, Mitigación y Atención de Desastres (SINAPRED) hanno presentato gli ultimi drammatici dati aggiornati al 24 settembre.
Il documento diffuso dal Consejo de Comunicación y Ciudadanía (vedere l'originale su www.itanica.org ), poi ripreso durante la conferenza stampa dal presidente Ortega e dal generale Julio César Avilés, indica:
300 le persone decedute secondo la popolazione
33.687 le famiglie colpite per un totale di quasi 200 mila persone
20.394 le case colpite, delle quali 10.145 totalmente distrutte e 10.249 rimaste senza tetto
145 edifici pubblici, 57 chiese, 102 scuole e 43 Centros de salud colpiti o distrutti
87 mila ettari di coltivazioni agricole distrutte
40 mila animali da allevamento morti
1.366 imbaracazioni per la pesca distrutte
1,3 milioni di ettari di foresta colpiti, di cui 477 mila ettari completamente distrutti
Secondo i primi calcoli, i danni totali provocati dall'Uragano Félix si stimano in 850 milioni di dollari (equivalente a oltre il 60% del Bilancio Generale della Repubblica).
Di fronte a questa difficile situazione e mentre si moltiplicano gli sforzi della solidarietà internazionale, il governo ha presentato gli obiettivi e le principali azioni per i prossimi 6 mesi.
Tra le principali azioni ha individuato:
- intervento umanitario di emergenza a favore della popolazione colpita nei settori sanitario, alimentazione, ricostruzione dei tetti e delle infrastrutture sociali;
- riattivazione della produzione agricola, pesca ed allevamento;
- protezione contro gli incendi forestali (a causa della grande quantità di alberi caduti);
- utilizzo del legname degli alberi caduti per accelerare il processo di ricostruzione delle case e infrastrutture.
Questo intervento previsto per i prossimi 6 mesi avrà un costo di circa 293 milioni di dollari, i quali serviranno per:
- l'acquisto di 18 mila tonnellate metriche di alimenti (circa 16,5 milioni);
- ricostruzione di case, infrastrutture sociali e religiose (circa 148 milioni);
- potenziamento del sistema di Protezione Civile (2,5 milioni);
- intervento sanitario ad ampio spettro (40 milioni)
- riattivazione del settore produttivo agricolo (46 milioni) e peschiero (21 milioni)
- area forestale (18,3 milioni)
Durante l'attività il comandante Lumberto Campbell, Coordinatore del Consejo de Desarrollo de la Costa Caribe, ha chiarito quali sono le intenzioni dell'attuale governo rispetto al tema della ricostruzione e dello sviluppo della Costa Caribe.
Secondo Campbell "il concetto di sviluppo per la Costa è un concetto di sviluppo umano. L'esperienza della Costa non è la mancanza di investimenti, perchè ci sono stati, ma la mancanza di sviluppo per la popolazione, in quanto hanno sempre voluto promuovere un'economia di enclave. Per noi - ha continuato Campbell - lo sviluppo significa sviluppo umano e quindi per esserci sviluppo nella Costa Caribe non devono più esistere costeños poveri. Potremo parlare di ricchezza solo quando i sumos, i meticci, i miskitos, i ramas, i mayagna e gli afrodiscendenti potranno godere di questa ricchezza, dell'accesso all'istruzione, alla salute, alla scienza e alla tecnologia. Per noi lo sviluppo inizia da dentro ed in due sensi: all'interno della nazione, ma soprattutto all'interno dei nostri cuori".
Di fronte a questa drammatica situazione l'Associazione Italia-Nicaragua rilancia la sua CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI per l'emergenza e per la ricostruzione.
Chi volesse partecipare può versare i propri contributi a
Coord. Associazione Italia-Nicaragua
Via Mercantini 15 - 20158 Milano
c/c: n° 19.990
Banca Popolare di Milano, agenzia 21.
Abi: 05584
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