Nicaragua - Vº Congresso Centroamericano su ITS, HIV e Aids (CONCASIDA 2007)
La nostra risposta: per l'uguaglianza, la diversità e la non discriminazione di fronte all'HIV e l'Aids
6 novembre 2007
Giorgio Trucchi
Dal 4 al 9 novembre, Managua sarà la sede del Vº Congresso Centroamericano di ITS, HIV e Sida (CONCASIDA 2007), all'interno del quale si svilupperà il Vº Incontro di Persone che vivono con HIV o Sida.
Il Congresso, che avrà come titolo "La nostra risposta: per l'uguaglianza, la diversità e la non discriminazione di fronte all'HIV e l'AIDS", ha l'obiettivo di integrare i diversi settori della società che lavorano sul tema, aprendo spazi di confronto per condividere informazioni scientifiche, esperienze positive e risultati ottenuti, generando un vincolo strategico con la regione.
Si cerca inoltre di sensibilizzare i diversi settori ampliando la risposta regionale con un approccio integrale alle Infezioni a Trasmissione Sessuale (ITS), l'HIV e l'Aids, privilegiando gli aspetti sociali, di diritti umani, generazionali, multisettoriali, interistituzionali, di diversità sessuale, multietnico, di genere e solidale, per l'accesso universale alla prevenzione, assistenza integrale, sostegno e cura.
Un altro punto fondamentale sarà quello di lavorare affinché questa tematica entri a far parte dell'agenda politica dei governi della regione, ma anche della società civile, dei settori religiosi e privati.
Si riconosce, inoltre, l'enorme importanza della sensibilizzazione della popolazione in generale, con il fine di ottenere una maggiore partecipazione e promozione di misure di prevenzione dell'HIV.
CONCASIDA è un evento multisettoriale, a scadenza biennale, di interscambio di esperienze, informazione scientifica, sociale ed aggiornamento sulle conoscenze relative alle tematiche relazionate con l'Aids.
Le attività a cui parteciperanno circa 1.500 persone di tutta la regione centroamericana, saranno suddivise in cinque assi tematiche:
- Politiche e iniziative regionali
- Epidemiologia e prevenzione
- Etnia, multiculturalità e interculturalità
- Accesso universale: promozione, prevenzione, assistenza
- Diritti Umani, genere e diversità
In America Latina si stima che esistano circa 1.7 milioni di persone che vivono con l'HIV, due terzi delle quali vivono in Argentina, Brasile, Colombia e Messico.
La prevalenza stimata dell'HIV nei paesi dell'America Centrale nel 2005 è stata leggermente inferiore all'1% in El Salvador, Guatemala e Panama, dell'1,5% in Honduras e del 2,5% in Belize.
In Centroamerica le relazioni sessuali tra uomini ed il commercio sessuale sembrano essere i principali fattori di rischio di infezioni da HIV.
Per quello che riguarda il Nicaragua, continua ad essere il paese centroamericano con minor numero di persone diagnosticate con il virus e l'ultimo in cui si è scoperta la sua presenza. L'epidemia è però cresciuta negli ultimi anni in modo accelerato ed in dicembre 2006 si contabilizzavano 2.450 casi di HIV ed Aids.
L'incidenza del HIV nell'anno 2005 è stata di 7,7 ogni 100 mila persone, cifra tre volte maggiore a quella registrata nel 2000 e tende ad aumentare del 60% ogni anno. Le proiezioni realizzate dal Ministero della Sanità (MINSA) per il periodo 2006-2010 indicano che la prevalenza dell'HIV si manterrà in uno 0,2% nella popolazione tra i 15 e i 49 anni.
Attualmente la popolazione maggiormente colpita è quella compresa tra 20-34 anni (58%), ma il fenomeno si sta velocemente spostando verso gli adolescenti. Il gruppo d'età 0-14 rappresenta il 5,6% delle nuovi infezioni riscontrate nel 2006, mentre gli adolescenti rappresentano il 6,8%.
Negli ultimi anni, inoltre, si è prodotta una tendenza accelerata verso la "femminizzazione" dell'epidemia, con una relazione uomo-donna di 2,4 a 1 nei casi registrati nel 2006. Il 71,4% dei nuovi casi di HIV negli adolescenti dai 15 ai 19 anni è rappresentato da donne.
Durante l'atto di inaugurazione del Congresso, Otoniel Ramírez, Secretario regional della Red Centroamericana de Personas que viven con HIV o Sida (REDCA+), ha illustrato i dati relativi all'accesso a prodotti antiretrovirali in America latina.
Secondo Ramírez, "solo il 70 per cento delle persone hanno avuto accesso a queste medicine durante il 2006, ma questa percentuale non riflette la realtà di molti paesi in cui si abbassa al 40 per cento".
Ha inoltre ricordato l'importanza del finanziamento pubblico per questi prodotti e degli sforzi che ogni governo deve fare per poter raggiungere l'Accesso Universale e per far sì che l'impegno si traduca in fondi di bilancio.
© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org )
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