Latina

Nicaragua - Consejos del Poder Ciudadano senza funzioni istituzionali

Il Parlamento impedisce al Presidente creare Consejos
Il governo invece consacra i CPC il prossimo 30 novembre
21 novembre 2007
Giorgio Trucchi

(Foto: Consejo de Comunicación y Ciudadanía - CCC) Con 52 voti a favore (tutta l'opposizione) e 38 deputati che non hanno esercitato il loro diritto al voto (i sandinisti), il Parlamento ha respinto il veto posto dal presidente Ortega alla riforma della Legge 290 "Ley de Organización, Competencias y Procedimientos del Poder Ejecutivo", approvata dall'opposizione durante il mese di ottobre.

Con questo voto di rifiuto al Veto Presidenziale, oltre a mettere nuovamente in evidenza la fragilità di questo governo che non può contare con una maggioranza legislativa, l'opposizione (PLC, ALN ed Alianza MRS) "deroga espressamente la facoltà dell'Esecutivo di creare per mezzo di Decreti Esecutivi, Consejos come struttura del Potere Esecutivo". A questo punto, al Presidente rimarrebbe solo la facoltà di creare Segreterie, i cui titolari potranno avere rango di ministri. La riforma prevede inoltre che "a queste segreterie non si potrà trasferire nessuna funzione o facoltà dei Ministeri dello Stato, né di altri poteri dello Stato" (vedi "Schegge di Settembre 2007" su www.itanica.org ).

Il dibattito in aula ha visto la partecipazione di numerosi deputati del FSLN, i quali hanno più volte rimarcato che il voto dell'opposizione non fermerà la consacrazione ufficiale dei CPC, prevista per il prossimo 30 novembre durante un atto che si celebrerà in Plaza de la Revolución a Managua.
È stato anche denunciato il carattere anticostituzionale di questa riforma, dato che esisterebbe una violazione all'indipendenza dei Poteri dello Stato da parte del Potere Legislativo nei confronti di quello Esecutivo. I deputati sandinisti hanno inoltre accusato i loro colleghi di voler in questo modo togliere alla popolazione la facoltà di organizzarsi liberamente.

Secondo il deputato sandinista e segretario generale del Frente Nacional de los Trabajadores (FNT), Gustavo Porras, "si tratta di una grande manipolazione. I principali mezzi d'informazione hanno riempito le prime pagine dei giornali e i loro telegiornali dicendo che si trattava della fine dei CPC, ma la sessione di oggi era per discutere se il Presidente, in base alla Legge 290, ha la facoltà di formare i Consejos. Nonostante il voto di rifiuto al Veto Presidenziale, nessuno potrà impedire che la popolazione crei e si organizzi nei CPC e al contrario, questo voto stimolerà ancora di più la loro conformazione" (ascolta audio originale su www.itanica.org ).

Diametralmente opposto il parere di Wilfredo Navarro, deputato del PLC. "Con questo voto abbiamo sotterrato definitivamente i CPC e anche se qualcuno introducesse un reclamo di incostituzionalità alla Sala Costituzionale della Corte Suprema de Justicia, la cosa non cambierà perché il FSLN non ha i voti sufficienti in questa Sala. A partire da oggi, tutto quello che il Governo farà per promuoverli o sostenerli sarà illegale, perchè non appartengono più alla struttura istituzionale dello Stato".

I CPC, creati da Ortega il giorno successivo al suo insediamento, non hanno fino ad ora avuto vita facile. Per il presidente nicaraguense e per il Frente Sandinista rappresentano strutture territoriali aperte a tutta la popolazione, che avranno l'obiettivo di incamminare il paese verso la democrazia diretta ed il potere popolare.
Nel progetto iniziale vengono addirittura date loro capacità decisionali tali da imporre le loro risoluzioni ai ministeri. Secondo l'opposizione, all'interno della quale si schierano anche molte realtà della società civile, rappresentano invece un tentativo del presidente e del Frente Sandinista di creare strutture istituzionali parallele a quelle esistenti, controllate dal partito, con l'obiettivo di scalzare quelle già previste dalla Costituzione e dalla Legge di Partecipazione Cittadina.
Il maggior timore di questi settori è che si crei una sorte di potere di controllo al di sopra delle istituzioni, gestito dal partito di governo. Uno dei temi più dibattuti è invece la presunta pretesa dei CPC di controllare i programmi governativi nei territori, sostituendosi in questo modo alle autorità municipali.

Nonostante il voto del Parlamento, il 30 Novembre si installerà il Gabinete Nacional del Poder Ciudadano, come istanza che coordinerà le migliaia di Consejos del Poder Ciudadano sorti in tutti il paese durante il 2007.
Questa attività sarà il momento culmine di un fitto lavoro di consultazioni e scambio di informazioni, richieste, critiche, suggerimenti rivolti ai vari ministeri da parte dei CPC sparsi su tutto il territorio nazionale. Durante vari mesi i CPC hanno raccolto gli umori e le proposte provenienti dalla base e le hanno passate ai vari ministeri, i quali le hanno discusse all'interno del Consejo de Comunicación y Ciudadanía e dopo 10 giorni di lavoro, le hanno integrate in quella che sarà la Agenda Nacional del Poder Ciudadano per il 2008.
I contenuti della Agenda verranno presentati al Presidente della Repubblica e una volta approvati, saranno ufficializzati durante l'attività del 30 novembre.

Il presidente Ortega, durante una conferenza stampa in cui ha annunciato un prestito agevolato del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE), con fondi del governo messicano, di 26,3 milioni di dollari per l'acquisto di 350 nuovi autobus per il settore Trasporti di Managua, ha anche toccato il tema dei CPC.
"La Asamblea Nacional ha commesso il grave errore di voler negare al popolo il diritto ad organizzarsi. È inoltre un'invasione di Poteri, perché il Potere Esecutivo gode del diritto di decidere di governare con il popolo ed è un comportamento totalmente arretrato, reazionario. Presenteremo un ricorso presso la Corte Suprema de Justicia, però indipendentemente da questo e siccome il potere risiede nel popolo, il popolo si riunirà il 30 novembre nella Plaza de la Revolución" (ascolta audio originale su www.itanica.org).


© (Testo Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org )

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