Latina

Nicaragua - Tappiamoci il naso...

Il MRS si toglie la maschera ed esce allo scoperto: votate per quel democratico di Montealegre!
29 ottobre 2008
Giorgio Trucchi

Edmundo Jarquín celebra con Montealegre ed il nostalgico somozista Quiñonez (© Foto G. Trucchi)

Alla fine il Movimiento Renovador Sandinista (MRS) ha deciso di rompere gli indugi e di sostenere ufficialmente la candidatura di Eduardo Montealegre e della Alianza PLC-VCE nelle prossime elezioni municipali del 9 novembre.

Nei giorni scorsi la direttiva del MRS aveva convocato l'assemblea del partito, escluso in modo rocambolesco dalle elezioni per una serie di cavilli burocratici, ed aveva deciso di orientare il voto dei propri elettori contro qualsiasi candidato del FSLN, ma non aveva trovato il coraggio di dire apertamente che ciò avrebbe significato votare nella casella 1 e cioè per i candidati dell'ex presidente Arnoldo Alemán.
L'unico che aveva espresso chiaramente la sua intenzione di sostenere la candidatura a Managua di Eduardo Montealegre, ex banchiere e ministro degli Esteri, della Presidenza e del Tesoro durante i governi di Arnoldo Alemán ed Enrique Bolaños ed attualmente inquisito per lo scandalo del CENIs, era stato il coordinatore del MRS, Edmundo Jarquín. Ora sembra che questa posizione abbia dato i suoi frutti all'interno del partito.

Con una cerimonia festosa in cui si sono mescolate le bandiere arancioni del MRS, quelle rosse del Partido Liberal Constitucionalista (PLC) e del Movimiento Vamos con Eduardo (VCE) e quelle verdi del Partido Conservador (PC), decine di militanti hanno accolto con canti ed urla il nuovo leader di questa anomala e fino a poco tempo fa impensabile coalizione, facendo fare ai presenti un immaginario salto indietro nel tempo. Nel 1990 circa 15 partiti si erano riuniti nella Union Nacional Oposidora (UNO), per affrontare e sconfiggere nelle urne l'allora governo sandinista di Daniel Ortega a cui si contrapponeva la moderata Violeta Barrios de Chamorro, vedova del giornalista martire Pedro Joaquín Chamorro.
La scelta di oggi è però molto diversa ed i militanti e simpatizzanti del MRS dovranno tapparsi il naso e dovranno farlo molto bene per decidere di dare il proprio voto ad uno dei principali esponenti di quella classe "criolla", che ha imperversato nel paese negli ultimi 16 anni e che si è poi riciclato nella politica grazie all'ex presidente Alemán, voltandogli prima le spalle e poi riabbracciandolo per lanciarsi in questa nuova avventura elettorale dopo la sconfitta alle Presidenziali del 2006.

Al grido di "Eduardo, Eduardo", decine di militanti del MRS hanno quindi rotto gli indugi mescolandosi con liberali e conservatori, tutti contro Ortega.

Momenti dell'alleanza (Foto G. Trucchi)


"Siamo convinti che l'orteguismo si sia convertito in una deformazione del sandinismo, così come negli anni 70 il somozismo è stato una deformazione del liberalismo", ha detto Victor Hugo Tinoco, dirigente del MRS.
"Di fronte alle persecuzioni contro le ONG, i giornalisti e personaggi storici del nostro paese, abbiamo deciso che per noi la priorità è frenare la dittatura adesso! Adesso che abbiamo ancora l'opportunità di farlo in modo pacifico durante le elezioni del 9 novembre. Questo vuol dire impedire che a Managua la coppia Ortega-Murillo controlli il Comune e lo converta in un centro di repressione. Per questo - ha concluso Tinoco - dobbiamo votare contro i candidati della dittatura e quindi abbiamo deciso di sostenere a Managua la formula elettorale che ha la possibilità di frenare la dittatura".
Pur senza il coraggio di nominarli è evidente che l'ex viceministro degli Esteri sandinista durante gli anni 80, si riferiva al candidato della destra per Managua, Eduardo Montealegre ed al suo vice, il nostalgico del somozismo Enrique Quiñonez.

Anche per la ex comandante guerrigliera e figura storica della lotta antisomozista, Dora María Téllez, che alla fine degli interventi ha abbracciato il candidato liberale, non ci sono altre soluzioni se non quella di votare i candidati della destra nicaraguense. "Oggi stiamo dando il nostro sostegno unilaterale a Eduardo Montealegre e lo stiamo facendo senza chiedere niente in cambio, ma solo come un gesto patriottico. Non lo stiamo facendo di nascosto e nemmeno tiriamo la pietra e nascondiamo la mano, lo facciamo alla luce del sole e stiamo dicendo ai nostri elettori di votare contro Ortega.
Il nostro gesto non significa però che lo stiamo sostenendo senza dirgli che cosa vogliamo da lui. Ci aspettiamo - ha continuato Téllez - da Eduardo e dagli altri candidati che stiamo sostenendo nei vari municipi del paese una gestione democratica, di fermezza contro il Patto (libero-sandinista) e la dittatura, una gestione trasparente e senza corruzione, una gestione che permetta la partecipazione cittadina ed a favore dei più poveri".
La ex comandante guerrigliera non ha però spiegato come sia possibile sperare in amministrazioni comunali che lottino contro il famoso Patto tra FSLN e PLC, di cui il MRS è stato suo malgrado partecipe durante i quasi tre anni di alleanza con il FSLN tra il 2002 ed il 2005, se buona parte dei candidati della Alianza PLC-VCE sono stati scelti dallo stesso Arnoldo Alemán.

Ancora più netta la posizione di Edmundo Jarquín, coordinatore del MRS e vero promotore di questo passo, il quale dopo i ringraziamenti di Montealegre per il sostegno e le sue promesse di campagna elettorale, ha detto che "nei giorni scorsi si è detto che questa decisione era solo mia, ma oggi è chiaro a tutti che è una decisione unanime di tutta la dirigenza del MRS. In questo momento la cosa più importante è la difesa della democrazia e ciò che si afferma sui mezzi di comunicazione dell'orteguismo che esiste un conflitto tra rivoluzione e controrivoluzione e tra destra e sinistra è falso, perché non c'è una rivoluzione e il governo di Ortega non è di sinistra. Quello che esiste in questo momento è un conflitto tra la dittatura e la democrazia".
Vedremo quanti elettori potenziali del MRS sapranno digerire questa pillola e la deriva del loro partito.

A sole due settimane dal voto gli abitanti di Managua si trovano davanti a una scelta non certo facile. Da una parte il candidato del FSLN, l'ex campione del mondo di pugilato Alexis Arguello, con il quale il governo Ortega punta a poter controllare tranquillamente il Comune dopo le esperienze conflittuali con gli ultimi due sindaci (Herty Lewites e Dionisio Marenco), dall'altra il candidato della destra liberale, ora sostenuto da MRS e conservatori, che rischia di essere sacrificato dall'ex presidente Alemán in cambio di una sua definitiva riabilitazione e di una possibile partecipazione alle elezioni presidenziali del 2011 (una seconda sconfitta elettorale per Montealegre sarebbe la sua fine politica e gli si aprirebbero le porte del processo per il caso dei CENIs).
La terza opzione è invece quella del Movimiento por el Rescate del Sandinismo di Monica Baltodano, che chiede agli elettori di Managua di votare nullo, contro il Patto Alemán-Ortega.

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.nicaraguaymas.blogspot.com e www.itanica.org )

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