Storico: Mauricio Funes assume la presidenza
Dopo 12 anni di una lunga e sanguinosa guerra civile, gli accordi di pace del 1992 e 17 anni di governi neoliberisti che hanno portato il paese allo sfascio, il Salvador affronta l'inizio di questa nuova tappa della sua storia con molta speranza, pur riconoscendo che per il nuovo presidente e il Fmln l'impresa non sarà per nulla facile.
A Funes toccherà iniziare un percorso che affronti le principali problematiche del paese prendendo in seria considerazione le enormi disuguaglianze sociali esistenti, in mezzo ad una forte crisi economica, con un occhio ai governi progressisti dell'America latina, a quelli più spiccatamente avviati verso il cosiddetto "socialismo del XXI secolo", ma non potendo trascurare le relazioni con gli Stati Uniti, luogo di residenza di milioni di salvadoregni -molto spesso illegali- e principale partner economico del Salvador. La presenza di Hillary Clinton alla cerimonia ne è stato un chiaro esempio.
(Tutto il discorso di Mauricio Funes e video su http://www.simpatizantesfmln.org/funespresidentehistorico.htm )
Durante il suo primo discorso da Presidente della Repubblica, Funes ha chiamato il paese all'unione, illustrando una serie di misure per affrontare da subito la crisi economica che ha investito il mondo intero.
Ha ammesso però che riceverà un paese immerso in una profonda crisi economica, a causa dell'incapacità dei governi che lo hanno preceduto.
"Dobbiamo dire le cose come stanno e senza tanti giri di parole: ricevo un paese profondamente deteriorato nelle sue finanze pubbliche, all'interno di un'economia dollarizzata (da un po' di anni in Salvador la moneta ufficiale è il dollaro nordamericano). La crisi ci sta colpendo perché il governo precedente non ha sviluppato una strategia chiara per affrontarne gli effetti", ha detto Funes.
"Sbagliare è umano, ma evitare l'errore è un attributo di tutti gli uomini e le donne - ha detto il nuovo Presidente.
Ed evitare l'errore comincia con non fare ciò che hanno fatto alcune persone in questo paese e cioè governare per pochi, essere compiacenti con la corruzione, temere ed essere complici del crimine organizzato, stringere un patto con tutte le forme possibili di arretratezza.
Vogliamo la ricostruzione sociale, economica e istituzionale e questo significa che non possiamo solo ricostruire il nostro paese, ma che dobbiamo inventarlo di nuovo, migliorando ciò che ha di buono e facendo ciò che non è mai stato fatto", ha aggiunto.
Funes ha anche annunciato il lancio di un Piano globale anti crisi, con una serie di misure per garantire la stabilità dell'economia e cominciare a ridurre i problemi sociali.
Quattro saranno i principali obiettivi del Piano: difendere i posti di lavoro esistenti e crearne 100 mila nuovi durante i prossimi 18 mesi, per un costo di 474 milioni di dollari; proteggere i settori più vulnerabili dagli effetti della crisi; approfittare della crisi per promuovere politiche di Stato in materia sociale ed economica ed iniziare la costruzione di un sistema di protezione universale per tutti i salvadoregni, con il quale "si creerà un programma di comunità urbane solidali il cui obiettivo è quello di migliorare la vita nei quartieri più popolari, con interventi sulle infrastrutture e servizi pubblici basilari, la costruzione di 11 mila case, la consegna di un Buono per l'istruzione di bambini e giovani dai 6 ai 18 anni ed azioni per migliorare la sicurezza", ha chiarito il neoeletto Presidente del Salvador.
Ha anche informato che verrà ampliato il programma già esistente di Red Solidaria, che da ora si chiamerà Comunidades Solidarias Rurales, per aumentare la copertura dei servizi basilari come acqua potabile e fognature, luce, sanità ed istruzione in 32 municipi estremamente poveri.
Altri 100 municipi verranno beneficiati con interventi immediati per garantire salute e nutrimento a favore di 85 mila bambini e bambine tra gli 0 e i 3 anni, mentre il programma di alimentazione scolastica beneficerà 500 mila bambini e bambine in età scolastica.
Sempre in tema sociale, Funes ha fatto sapere che estenderà la copertura della Previdenza Sociale a tutte quelle persone che hanno perso il lavoro e che eliminerà il pagamento dei servizi sanitari pubblici e che doterà di medicine essenziali tutti i dispensari pubblici del paese.
Per quanto riguarda la manovra creditizia, Funes ha annunciato la nascita di una banca statale per stimolare la produzione soprattutto della micro, piccola e media impresa. Parallelamente, il governo inizierà un programma di lotta all'evasione fiscale, al contrabbando ed alla corruzione, "perché abbiamo anche bisogno di una ricostruzione morale e di valori, una rivoluzione etica dove il bene pubblico non può essere confuso con il bene personale. Trasparenza, lotta alla corruzione ed a tutte le forme di spreco saranno sacre per il nostro governo", ha aggiunto davanti a migliaia di salvadoregni attenti alle parole del Presidente.
Il nuovo Presidente del Salvador ha anche ricordato i mioni di salvadoregni che sono emigrati all'estero in cerca di fortuna ed ha detto che sarà compito del suo governo far in modo che la gente non se ne vada più, "offrendo miglior istruzione ed ampliando le opportunità nel paese. Un governo della meritocrazia e non dei privilegi per le grandi famiglie, del clientelismo e dei vizi del nepotismo".
Per quanto riguarda la sicurezza, Funes ha promesso di affrontare tutte le forme di delitto e soprattutto il crimine organizzato ed il narcotraffico, articolando questo sforzo con gli altri paesi della regione.
Politica estera
La politica estera è forse stato il tema che maggiormente ha fatto parlare i mezzi d'informazione durante i mesi che sono trascorsi dalla vittoria elettorale di marzo ad oggi.
Durante il suo discorso, Funes ha nuovamente spiegato che la politica del suo governo cercherà di mantenere un difficile equilibrio tra Stati Uniti, governi progressisti e quelli che promuovono il cosiddetto socialismo del XXI secolo dell'America Latina.
Un segnale di ciò è stata la nomina di Hugo Martínez, storico dirigente del Fmln, come ministro degli Esteri.
Ha lodato pubblicamente Barack Obama, Hillary Clinton -"questa donna che onora l'America ed irradia la brillantezza del genere femminile per il mondo"- ed il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva, "un mio amico personale".
Varie indiscrezioni si sono fatte largo tra i presenti per l'assenza dei presidenti di Bolivia e Venezuela, immediatamente respinte dal presidente nicaraguense Daniel Ortega, il quale ha dichiarato che si è trattato di "severe misure di protezione".
"Il mio governo manterrà relazioni diplomatiche, commerciali e culturali con tutti i paesi dell'America Latina e questo significa che ristabiliremo immediatamente tali relazioni con Cuba. Faremo tutti gli sforzi possibili -ha continuato- per ampliare, rafforzare e rinnovare le nostre relazioni con gli Stati Uniti", ha concluso.
© (Testo Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua www.itanica.org )
http://www.simpatizantesfmln.org/funespresidentehistorico.htm
Articoli correlati
- Con oltre il 51,29% dei consensi Mauricio Funes diventa presidente del paese
El Salvador: la prima volta degli "efemelistas"
Dopo venti anni di Arena, il Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional si aggiudica le presidenziali18 marzo 2009 - David Lifodi - I sondaggi indipendenti danno Funes (Fmln) in vantaggio
El Salvador: le presidenziali del 15 marzo saranno quelle della svolta?
La coalizione di destra Arena però gioca sporco8 marzo 2009 - David Lifodi XXVII anniversario del martirio di Mons. Oscar Romero Celebrazioni Romane 2007
27 marzo 2007 - Comitato Romano Oscar RomeroNon c'è pace senza giustizia
Nella decade degli anni '80 e fino agli accordi di pace del 1992, in Salvador - oltre 5 milioni di persone in 21mila kmq - la guerra civile ha fatto circa 70.000 morti: per gli Stati uniti, il Salvador é il più sofisticato laboratorio di controguerriglia dai tempi del conflitto del Vietnam19 agosto 2006 - Gianni Beretta
Sociale.network