Latina

Morales: "l'intervento militare Usa è inumano e opportunista"

Haiti: cosa si nasconde dietro l'intervento statunitense?

L'isola potrebbe trasformarsi in avamposto militare per controllare il continente
24 gennaio 2010
David Lifodi

Il contingente dei militari statunitensi ad Haiti raggiungerà le diecimila unità: quella che si preannunciava come un'operazione di solidarietà nei confronti di una popolazione messa in ginocchio dal terremoto in realtà potrebbe nascondere altro. Già dai giorni successivi al cataclisma che ha colpito l'isola si era parlato, non a torto, di imperialismo degli aiuti, e la sollecitudine con cui gli Stati Uniti hanno inviato uomini e mezzi non sembra del tutto disinteressata. La testimonianza involontaria proviene dagli stessi vertici nordamericani: Alejandro Woff, ambasciatore statunitense presso l'Onu, ha garantito che l'intervento e la permanenza del suo paese nella piccola isola caraibica durerà molto a lungo. Per certi aspetti lascia assai perplessi anche l'analisi della situazione ad Haiti che intende fare l'Onu. La convocazione di un vertice delle Nazioni Unite a Washington è stato rivolto non solo alle organizzazioni non governative, ma anche a quelle istituzioni finanziarie che per prime hanno contribuito a spolpare Haiti e a ridurla alla povertà, senza contare che determinate ong statunitensi sono strettamente legate agli interessi strategici e geopolitici delle lobby industriali della Casa Bianca. Quindi, si alla ricostruzione di Haiti, ma secondo i desiderata dell'amministrazione Usa, che in tutta l'America Latina continua a mantenere in posizioni chiave personalità che vogliono ristabilire quello status quo perso ormai da anni.

Tra i primi a capire la posta in gioco la coppia presidenziale boliviana: il vice-presidente García Linera ha messo in guardia dalla possibilità che Haiti si trasformi in una nuova base militare nel continente sudamericano, mentre Morales ha definito l'intervento a stelle e strisce "un'occupazione militare ingiusta, inumana e opportunista". Commenti simili provengono anche dal Venezuela, ma in generale tutti i paesi latinoamericani che da tempo sono in rotta con l'ingombrante vicino nordamericano sostengono che gli Stati Uniti stanno sfruttando il terremoto per invadere militarmente Haiti e trasformarla in un avamposto Usa in grado di controllare tutto il continente. Per Haiti si tratterebbe di una nuova occupazione militare dopo quella della Minustah, la "missione di pace" delle Nazioni Unite per la stabilizzazione dell'isola che purtroppo nel 2008 si distinse per una repressione indiscriminata, soprattutto nell'aprile di quell'anno, a seguito di un assalto della popolazione ad una sede Onu di Port-au-Prince, mentre nel 2007 la stessa Minustah aveva tentato di prendere con la forza la bidonville di Cité Soleil, un quartiere della capitale.

Per aiutare i movimenti sociali haitiani la Via Campesina ha lanciato una raccolta fondi sottolineando come "la catastrofe naturale che ha colpito l'isola abbia acutizzato un contesto sociale già fortemente provato da povertà, vulnerabilità ed esclusione sociale". Infine, sempre Via Campesina si chiede come sia possibile che "la comunità internazionale tolleri quelle ingiustizie sociali  che moltiplicano gli effetti distruttori e il numero di vittime di un terremoto come quello che ha distrutto Haiti".

Note: Articolo realizzato da David Lifodi per www.peacelink.it
Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte e l'autore.

Articoli correlati

  • Gli Usa militarizzano l'Ecuador
    Latina
    Il Sofa – Status of Forces Agreement è un accordo militare capestro

    Gli Usa militarizzano l'Ecuador

    Approvato da Guillermo Lasso e poi ratificato dall’attuale presidente Daniel Noboa, l'accordo permetterà agli Stati Uniti di gestire la sicurezza sul territorio ecuadoriano trasformando il paese latinoamericano in una sorta di colonia
    10 giugno 2024 - David Lifodi
  • La scuola pubblica italiana, oggi, sta istruendo alla guerra o alla pace?
    Cittadinanza
    Esigenze militari e gestionali stanno dando forma alle nostre istituzioni scolastiche

    La scuola pubblica italiana, oggi, sta istruendo alla guerra o alla pace?

    Online il 2° Dossier dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università. Spaventa il numero delle attività svolte insieme tra militari e scuole in un solo anno. Non è una esagerazione, è in atto una deriva aziendalista e autoritaria nella scuola pubblica italiana
    14 maggio 2024 - Maria Pastore
  • Haiti: un paese a sovranità limitata
    Latina
    Sottomesso ancora oggi alle politiche coloniali, il paese è divenuto uno stato fallito

    Haiti: un paese a sovranità limitata

    Tra i responsabili, la criminalità organizzata, gli Usa e tutte quelle dittature e interventi stranieri che si susseguono in questo poverissimo paese provocando un'emergenza politica e umanitaria.
    6 maggio 2024 - David Lifodi
  • Sul Brasile incombono i militari
    Latina
    Nonostante la presidenza di Lula le Forze Armate continuano a godere della più completa impunità

    Sul Brasile incombono i militari

    A conferma di questo il Ministero della Difesa è nelle mani di José Múcio, che ha sempre sminuito l’assalto bolsonarista alle istituzioni dell’8 gennaio 2023.
    5 febbraio 2024 - David Lifodi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)