Argentina: il governo di Buenos Aires acquista pistole paralizzanti per la Polizia Metropolitana
I maligni dicono che serviranno per reprimere le proteste sociali, le associazioni che si occupano di diritti umani promettono che porteranno il caso fino Nazioni Unite: di certo l'acquisto delle pistole Taser deciso dal Ministro de Seguridad della città di Buenos Aires Guillermo Montenegro ha sollevato polemiche. Le Taser andranno in dotazione alla Polizia Metropolitana, ma ciò che inquieta maggiormente sono le caratteristiche di queste armi, in grado di produrre scariche elettriche tali da immobilizzare le persone e non lasciare tracce .Inoltre le Taser possono causare sofferenze difficilmente sopportabili per chi è vittima dei loro proiettili e talvolta causano la morte delle vittime. Ce ne sarebbe abbastanza per bollare l'acquisto delle pistole come un'iniziativa del tutto sconsiderata nella capitale porteña governata dall'imprenditore Mauricio Macri, legato ai partiti della destra. Vere e proprie armi elettriche, le Taser sono messe al bando dalla Costituzione argentina. Il caso è stato portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie alla denuncia dell'Observatorio de Derechos Humanos di Buenos Aires e da Proyecto Sur ed è stata rilanciata dal quotidiano Pagina 12. Amnesty International ne ha già chiesto il divieto di utilizzo, ma Guillermo Montenegro sembra intenzionato ad andare per la sua strada. La risposta del ministro è sconcertante: "Tutte le armi se utilizzate malamente si trasformano in strumenti di tortura", ha spiegato, dichiarandosi fiducioso sulla capacità di autocontrollo della polizia nell'uso delle Taser. E ancora: "E' una stupidaggine definire queste pistole uno strumento di tortura". Le pistole paralizzanti immobilizzano, soprattutto non lasciano segni e di conseguenza nascondono le prove, sottolinea Amnesty International. Tra il 2001 e il 2008 l'utilizzo sconsiderato delle Taser ad opera della polizia ha causato, nei soli Stati Uniti, 334 morti e la stessa Convenzione contro la Tortura dell'Onu le ha definite uno strumento di tortura.
In una lettera inviata al ministro Guillermo Montenegro, i rappresentanti di Proyecto Sur chiedono un'indagine indipendente sulle armi tuttora utilizzate dalla Polizia Metropolitana e si dichiarano inoltre preoccupati per l'acquisto di ben 72 Taser nel solo mese di Gennaio, come riportato anche dal Boletín Oficial. Sempre Montenegro, interpellato da Pagina 12, ha cercato di giocare sul desiderio di sicurezza dei cittadini, insistendo molto sul fatto che servono a difendere la vita degli abitanti di Buenos Aires in situazioni eccezionali e garantendo che non saranno assolutamente utilizzate nelle manifestazioni. Le Taser possiedono una carica da 220 volt, difficile credere che non siano letali, e soprattutto restano ancora avvolti da una nebulosa le modalità d'uso secondo cui la Polizia Metropolitana sarà autorizzata a tirarle fuori
Per adesso il governatore Macri tace, nonostante anche su Facebook sia sorto un gruppo denominato "Taser? No Mauricio, gracias"
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