Latina

"L'Unione Europea ha dimostrato la sua ipocrisia"

A Bruxelles riprendono i negoziati per l'AdA. Invitato speciale: Honduras
5 marzo 2010
Giorgio Trucchi

Mendel Goldstein e la delegazione della UE (Foto G. Trucchi) Dal 21 al 26 febbraio 2010, sono ricominciate a Bruxelles le negoziazioni per l'Accordo di Associazione, AdA, tra Unione Europea e Centroamerica, dopo la sospensione forzata per più di otto mesi a causa del colpo di Stato in Honduras.
 
Nonostante il grido d'allarme lanciato da varie organizzazioni honduregne ed internazionali sulle continue violazioni ai diritti umani contro membri del Fronte nazionale di resistenza popolare, Fnrp, la commissione negoziatrice dell'Unione Europea ha deciso di normalizzare le relazioni con l'Honduras, invitando il  nuovo governo a partecipare alla nuova sessione di negoziazione e riconoscendo il diritto del paese centroamericano a reinserirsi all'interno degli spazi e degli organismi internazionali.

Dopo la presentazione dei risultati ottenuti a Bruxelles e degli accordi raggiunti tra i due blocchi, tra cui una serie di passi in avanti sui temi delle popolazioni indigene, la lotta contro il terrorismo, la protezione dell'ambiente, cambiamento climatico, energia, trasporti e le prime offerte fatte dall'Unione Europea sui temi più delicati per il Centroamerica, come i "prodotti sensibili", le norme fitosanitarie, servizi, accesso ai mercati, acquisti pubblici, sviluppo sostenibile, migrazione e i diritti di proprietà intellettuale, l'ambasciatore dell'Unione Europea per il Centroamerica, Mendel Goldstein, ha risposto ad alcune domande poste dalla Lista Informativa "Nicaragua y más" e Opera Mundi sul rientro dell'Honduras nelle negoziazioni.
 
"Crediamo - ha detto Goldstein - che bisogna accettare la realtà delle cose ed essere pragmatici. Non possiamo escludere un paese permanentemente.
 
Siamo quindi arrivati alla conclusione che le elezioni in Honduras si sono svolte in modo trasparente ed equo, come espressione della libera volontà della maggioranza degli honduregni. Con il presidente Porfirio Lobo – ha continuato – abbiamo insistito su alcuni temi come la riconciliazione, attraverso il rispetto degli Accordi di Tegucigalpa/San José e la creazione di un governo di unità nazionale, e il rispetto dei diritti umani, indagando a fondo su quanto accaduto prima e dopo il colpo di Stato attraverso l'installazione di una Commissione della Verità.
 
Crediamo che il governo del presidente Lobo stia rispettando queste condizioni e non c'è motivo per lasciare fuori l'Honduras dalle negoziazioni. Abbiamo fatto un primo passo e crediamo che tutta la comunità internazionale farà lo stesso a breve", ha spiegato l'ambasciatore della UE.
 
Per le organizzazioni che integrano il Fnrp, queste spiegazioni dimostrerebbero l'ipocrisia dell'Unione Europea.
 
Bertha Cáceres, dirigente del Consiglio civico delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras, Copinh, e membro del Fnrp, ha dichiarato alla Lista Informativa "Nicaragua y más" e Opera Mundi che "se la UE riconosce una delle elezioni più fraudolente e militarizzate che il paese abbia mai visto, vuole dire che di fatto si sta unendo all'azione golpista.
 
Sostenere e credere alla Commissione della Verità e a un presunto governo di riconciliazione è inoltre una cosa sgradevole. In questo momento – ha continuato Cáceres – in Honduras non ci sono le condizioni per installare questa Commissione, perché continuano gli omicidi, i sequestri e le torture. Continua la politica del terrore con l'uso di gruppi paramilitari.
 
Se l'Unione Europea è davvero preoccupata per i diritti umani e vuole riattivare la cooperazione con il governo, le diciamo che non vogliamo una cooperazione che rafforzi un governo che è l'erede del colpo di Stato, che continua a reprimere e spogliare il popolo honduregno dei suoi diritti economici e sociali", ha denunciato.
 
La dirigente del Copinh ha anche aspramente criticato le dichiarazioni di Goldstein, considerando che il vero obiettivo dell'AdA sia quello di spianare la strada alle multinazionali europee in Centroamerica, "per continuare il saccheggio delle nostre risorse e privatizzando i servizi basilari come l'acqua. L'Unione Europea continua con il suo atteggiamento colonialista.
 
"Invitare l'Honduras a Bruxelles è stata l'ennesima dimostrazione dell'ipocrisia e dell'irresponsabilità dell'Unioine Europea. In Honduras la situazione non si è normalizzata e questa decisione è un insulto nei confronti della dignità del popolo honduregno, delle vittime del golpe e delle persone che continuano a subire la violazione dei loro diritti", ha concluso Cáceres.
 
La firma dell'AdA è prevista per il mese di maggio 2010 durante lo svolgimento del Vertice Unione Europea-America Latina e Caraibi, che si svolgerà a Madrid.

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