Palma africana e violazione dei diritti umani
Honduras: Le violazioni nel Bajo Aguán saranno denunciate a livello internazionale
Si conclude la Missione internazionale dei diritti umani
17 marzo 2011
Giorgio Trucchi
Durante una conferenza stampa, i rappresentanti delle organizzazioni¹ che dal 24 febbraio al 5 marzo hanno integrato la Missione di osservazione sullo stato dei diritti umani nel Bajo Aguán, in Honduras, hanno presentato i primi risultati della missione e le azioni che verranno intraprese nei prossimi mesi.
“La Missione costata con preoccupazione che non cessa la repressione e la violenza contro i membri delle comunità e organizzazioni contadine, le quali vivono in uno stato di totale mancanza di protezione e di difesa di fronte alla parzialità dimostrata dalle autorità.
Inoltre, i crimini commessi contro la vita nel Bajo Aguán sono destinati a restare impuniti, favorendo in questo modo la reiterazione delle violazioni ai diritti umani”, si legge nel comunicato distribuito ai mezzi d’informazione presenti all'attività.
Tra le principali segnalazioni, la Missione ha posto l’accento sulla mancanza d’indagini e di ricerca dei colpevoli dei diciannove casi di omicidio di membri delle organizzazioni contadine, commessi durante l'ultimo anno.
Ha inoltre segnalato le molteplici violazioni del diritto all'integrità delle persone commesse sia da elementi delle forze di sicurezza pubblica, che dalle guardie private che proteggono le proprietà dei latifondisti e produttori di palma a africana della zona.
Il comunicato evidenzia infine l'esistenza di casi di sequestro e tortura, lesioni multiple e di abusi sessuali.
“Abbiamo rilevato un ambiente di repressione molto forte contro le famiglie contadine. Si continuano a eseguire sgomberi senza rispettare gli standard internazionali. Una forma totalmente illegale che viola i diritti umani e che ci preoccupa molto”, ha detto alla Lista Informativa “Nicaragua y más”, il coordinatore per l'America Centrale di FIAN Internacional, Martín Wolpold-Bosien.
La Missione internazionale ha anche evidenziato la totale mancanza di rispetto degli accordi firmati dal governo con le organizzazioni contadine e delle disposizioni legali in materia agraria. Ha posto inoltre l’accento sul clima di preoccupante stigmatizzazione e criminalizzazione della lotta contadina per l’accesso alla terra.
“Continua la repressione, la violenza, lo stato d’indifensione, l'impunità e la mancanza di protezione alla popolazione contadina. Tutto ciò che abbiamo rilevato, lo denunceremo a livello internazionale”, ha affermato Wolpold-Bosien.
Di fronte a questa situazione, la Missione internazionale ha chiesto alle autorità nazionali di svolgere serie indagini per accusare e condannare gli autori degli omicidi e dei crimini commessi, e anche di cessare immediatamente la repressione e la violenza contro il movimento contadino.
Ha inoltre esigito il rispetto degli accordi firmati e delle disposizioni legali esistenti, facilitando l'accesso alla terra, alla salute, all’educazione e a un’abitazione dignitosa.
I membri della Missione hanno infine segnalato l’urgenza di un cambiamento dall'attuale modello di sviluppo rurale, basato sull'agro-commercio e l'accaparramento delle terre, a “politiche che fomentino l'agricoltura contadina sostenibile e l'implementazione di una riforma agraria integrale”.
Alla comunità internazionale hanno chiesto di contribuire con misure concrete e contundenti a una maggiore protezione delle persone la cui vita è in pericolo, “assicurando che la cooperazione sia condizionata al rispetto dei diritti umani”.
Dovrà inoltre garantire che i finanziamenti diretti allo Stato honduregno e alle imprese private “non contribuisca alla violazione dei diritti umani” ed ha chiesto che siano rivisti tutti gli accordi di cooperazione finanziaria “con le forze di pubblica sicurezza e con le imprese private che potrebbero essere coinvolte in atti di violenza, repressione e violazione dei diritti umani nella regione”.
“È stata un'esperienza molto coinvolgente e importante, frutto dello sforzo di tutte le organizzazioni che hanno fatto parte della missione. Condividere questa tragedia e la sofferenza della popolazione ha creato le condizioni per un impegno ancora più profondo a fianco di questa lotta.
Continueremo a seguire da vicino questa situazione, accompagnando la lotta per i diritti umani e contro l'impunità”, ha concluso Wolpold-Bosien.
La relazione finale sarà presentata alla Commissione Vera (CdV), alla Commissione interamericana dei diritti umani (CIDU), al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (CDU), all'Unione Europea e alla Corte Penale Internazionale (CPI).
¹ Internazionali: APRODEV (Asociación de Agencias de Desarrollo ligadas al Concejo Mundial de Iglesias), CIFCA (Iniciativa de Copenhague para América Central y México), FIAN Internacional, FIDH (Federación Internacional de Derechos Humanos), Rel-UITA (Regional latinoamericana de la Unión Internacional de los Trabajadores de la Alimentación, Agrícolas, Hoteles, Restaurantes, Tabaco y Afines) y Vía Campesina Internacional.
Nazionali: CDM (Centro de Derechos de Mujeres), CIPRODEH (Centro de Investigación y Promoción de los Derechos Humanos en Honduras), COFADEH (Comité de Familiares de Detenidos Desaparecidos en Honduras), Comisión de Verdad, FIAN Honduras, Vía Campesina Honduras y la Ayuda de las Iglesias Protestantes de Suiza (HEKS).
Note: © (Testo Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua www.itanica.org )
Allegati
Comunicato finale della Missione Internazionale
171 Kb - Formato pdf
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