Unione Europea accompagnerà elezioni in Nicaragua
Ambasciatore per il Centroamerica soddisfatto dalle garanzie offerte dal CSE
1 settembre 2011
Giorgio Trucchi
Un duro colpo hanno subito questo martedì (30/8) i più accaniti detrattori del processo elettorale nicaraguense, che culminerà il prossimo 6 novembre con le elezioni nazionali. Nonostante la battente campagna mediatica orchestrata dai partiti d'opposizione e da settori della cosiddetta 'società civile', che presentano come illegittimi i magistrati elettorali, la ricandidatura del presidente nicaraguense Daniel Ortega e che denunciano irregolarità, brogli e mancanza di osservazione elettorale, l'Unione Europea ha ufficialmente dichiarato la propria soddisfazione per le garanzie offerte dall'autorità elettorale agli osservatori europei che arriveranno nel Paese a partire dal prossimo mese.
"Abbiamo chiarito alcuni dubbi che avevamo riguardo il regolamento di accompagnamento elettorale e siamo d'accordo sulle condizioni proposte", ha detto Mendel Goldstein, capo della delegazione della Commissione Europea per il Centroamerica e Panama. Il diplomatico europeo ha inoltre informato che per sancire l'accordo manca solo la firma del protocollo d'intesa con il Ministero degli esteri e con lo stesso Consiglio supremo elettorale. "Siamo sicuri che non ci saranno problemi, in quanto esiste già un consenso sui temi principali".
Le garanzie offerte dai magistrati riguardano la libera circolazione degli osservatori, il loro libero accesso alla logistica elettorale prima, durante e dopo il voto e il diritto del capo delegazione a pronunciarsi su quanto osservato. In questo ultimo caso, la relazione verrà prima consegnata ai magistrati elettorali, in modo da permettere loro di fornire eventuali chiarimenti.
"Siamo soddisfatti e crediamo che ci siano le condizioni adeguate per potere firmare questo accordo sulla nostra partecipazione a questo processo elettorale", ha detto Goldstein. Una dichiarazione che metterà in crisi quei settori dell'opposizione politica e sociale che per mesi hanno portato avanti una campagna denigratoria contro questo processo elettorale e i suoi principali attori, lamentandosi che né il governo, né il potere elettorale avrebbero permesso la presenza di osservatori.
L'ambasciatore Goldstein ha inoltre spiegato che l'Unione Europea invierà circa 90 osservatori suddivisi in base alla durata della loro permanenza. I primi dovrebbero arrivare già verso la fine di settembre e si prevede che il lavoro che svolgeranno sarà molto simile a quello svolto durante le elezioni del 2006, quando trionfò il candidato sandinista, Daniel Ortega.
Per il presidente del Cse, Roberto Rivas, il regolamento-quadro approvato poche settimane fa non restringe in nessun modo l'accompagnamento elettorale e ha garantito l'accreditamento di tutte le organizzazioni che ne faranno richiesta.
Secondo gli ultimi sondaggi, Daniel Ortega e l'Alleanza Unita Nicaragua Trionfa mantengono un netto margine di vantaggio (circa il 25 per cento) sugli immediati rivali, l'ottuagenario imprenditore radiofonico Fabio Gadea Mantilla e l'ex presidente Arnoldo Alemán.
Note: © (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org )
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