Latina

Efe| Caracas

Aspirante dell'opposizione accusa Chávez a L'Aja di delitti contro l'umanità

23 novembre 2011
Redazione El Mundo
Tradotto da Matteo Paone per PeaceLink
Fonte: www.elmundo.es - 21 novembre 2011

Diego Arria

Il presidente del Venezuela Hugo Chávez è stato denunciato lunedì davanti alla Corte Penale Internazionale (CPI) per presunti delitti contro l'umanità, da parte di uno dei sei aspiranti alla candidatura presidenziale unica dell'opposizione delle elezioni del 2012. Diego Arria, ex ambasciatore del Venezuela per l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), ha dichiarato al canale televisivo Globovision di aver sporto denuncia al procuratore capo della CPI Luis Moreno Ocampo, nella sua sede a L'Aja. Egli dovrà poi consegnarla alla Sala dei giudizi Preliminari, "dove si deciderà se è pertinente o no", ha aggiunto.

 

Arria ha affermato durante una chiamata a Globovision di aver preparato la denuncia "da più di un anno e mezzo"

"C'è un inventario di azioni davvero terribili, di brutalità commesse contro migliaia e migliaia di venezuelani, che vanno dagli omicidi fino agli sfratti forzati e all'eliminazione della proprietà privata, essendo parte di una politica sistematica statale in cui si ha il diritto di violare i diritti umani e di commettere realmente dei crimini contro l'umanità" ha poi sottolineato.

Globovision ha chiesto di riportare l'identità delle vittime per le quali si stava battendo ma Arria ha risposto che "non si possono rivelare nomi" fino a quando il procuratore capo non farà avanzare il processo e anche per "timore di "vendetta" da parte del governo venezuelano".

In un dibattito televisivo tra i sei candidati della Mesa de la Unidad Democratica (MUD – tavolo dell'unione democratica ndr.) svoltosi lo scorso 14 novembre, Arria che secondo le indagini risulta essere quello con minor probabilità di essere eletto, ha affermato che " la meta finale di tutti quelli che sfruttano il proprio popolo è la città chiamata L'Aja", sede della CPI.

Il candidato ha inoltre ricordato che, come rappresentante venezuelano all'ONU durante i governi antecedenti a Chávez, ha partecipato alla ricerca di crimini contro l'umanità commessi in Bosnia, Jugoslavia, Somalia e Ruanda.

" la comunità internazionale è entrata in azione troppo tardi e il numero di morti di conseguenza è stato infinito" ha replicato.

Arria ha aggiunto che la denuncia " non è contro l'istituzione della Presidenza e neanche contro il capo dello Stato", bensì " individuale e personale" contro Chávez.

Ha chiesto l'intervento della comunità internazionale anche per "detenere le azioni criminali" che si addossa, tra le quali vengono incluse le 155.000 vittime della malavita, riconosciute lo scorso gennaio dal governatore e che sono state uccise durante i primi dieci anni del suo governo.

 

 

L'opposizione Mesa de la Unidad Democratica ha convocato per il prossimo 12 febbraio le elezioni primarie per scegliere il suo candidato alle presidenziali del 7 ottobre, elezioni in cui si ricandiderà anche Hugo Chávez.

Note: Link all'articolo originale: http://www.elmundo.es/america/2011/11/21/venezuela/1321887479.html
Tradotto da Matteo Paone per PeaceLink. Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte (PeaceLink) e l'autore della traduzione.

Articoli correlati

  • Minacce di morte a chi difende i diritti dei migranti
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Minacce di morte a chi difende i diritti dei migranti

    Il monitoraggio del Consiglio d'Europa il 22 ottobre ha segnalato il clima di odio verso i migranti. A conferma di ciò sono oggi giunte le minacce di morte alla giudice Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, contraria al trattenimento dei migranti in Albania.
    24 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Chiediamo al presidente della Repubblica di sostenere l'ONU mentre i caschi blu sono sotto attacco
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    Chiediamo al presidente della Repubblica di sostenere l'ONU mentre i caschi blu sono sotto attacco

    Il silenzio rischia di essere interpretato come un segno di debolezza o, peggio, di complicità tacita. Il nostro Paese non può permettersi di essere complice del fallimento della missione UNIFIL. Se qualcuno deve lasciare la Blue Line, non sono certo i caschi blu: devono essere le forze israeliane.
    10 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • I caschi blu italiani sono in pericolo ma il presidente Mattarella rimane in silenzio
    Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    I caschi blu italiani sono in pericolo ma il presidente Mattarella rimane in silenzio

    L'esercito israeliano ha invaso il Libano e minaccia i caschi blu dell'ONU intimando di andarsene. Fra caschi blu ci sono anche i militari italiani che hanno rifiutato di ritirarsi. Ma sono rimasti soli: neppure la Meloni esprime solidarietà ai caschi blu in pericolo. E il presidente Mattarella?
    9 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink
  • E' stato vietato al segretario Generale dell'Onu Guterres di entrare in Israele
    Pace
    Albert - bollettino pacifista del 3 ottobre 2024

    E' stato vietato al segretario Generale dell'Onu Guterres di entrare in Israele

    Ieri il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato “persona non grata” il segretario generale dell’ONU António Guterres e gli ha vietato di entrare in Israele.
    3 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)