Bergoglio e una tifoseria particolare
Imputati per sequestro, tortura e per la scomparsa di centinaia di persone, l'ex capo del Terzo Corpo d'Armata Luciano Benjamin Menendez, Ernesto "Nabo" Barreiro, Pedro Vergés e il resto dei suoi complici hanno gonfiato il petto per mostrarlo bene ai fotografi che puntavano su di loro le macchine fotografiche: una abitudine spavalda di presentarsi alla stampa di cui si sono sempre avvalsi in questo ed in altri processi, ma ieri hanno voluto manifestare la loro gioia per la nomina di Francesco.
"Penso che in questo modo si veda chi è veramente entusiasta per l'elezione di questo Papa," ha detto "Quito" Mariani: un prete ribelle che è stato cacciato dalla sua parrocchia per la pubblicazione di un libro in cui raccontava, tra le altre cose, il suo amore di gioventù, fa parte di un gruppo di sacerdoti del terzo mondo di Córdoba, formato da sacerdoti dissidenti e da sacerdoti che hanno lasciato la tonaca per sposarsi.
"Ma penso pure che (gli oppressori) si sbaglino se pensano che Bergoglio sarà completamente dalla loro parte. Penso che il Papa non può identificarsi con la causa dei torturatori. Ma comunque, ci provano. Fanno questo gesto come una sorta di popolarizzazione dei loro comportamenti, per santificare quello che hanno fatto ."
Per Mariani "Questo è quello che hanno cercato di fare fin dall'inizio: dicevano che la loro repressione durante il colpo di stato militare era stata fatta per una presunta difesa della società Argentina, principalmente contro il pericolo diabolico di una infiltrazione comunista. In questo modo volevano giustificare tutto il terrorismo di Stato ". Mariani ha poi anche detto che sarà un errore da parte del nuovo Papa, se insisterà per "il mantenimento del Vicariato militare”.
Dal suo canto, Hugo Vaca Narvaja, uno degli avvocati dell’accusa nel mega-giudizio, ha dichiarato:
"Bergoglio è stato il loro padre spirituale, dopo (Raul Francisco) Primatesta, che era il suo capo e per il resto era in comunione con queste idee: Hanno dato un sostegno ideologico alla repressione. Hanno sostenuto il terrorismo di Stato; quello civile con cui si sono presi la parte economica; quello militare che è stato la mano d’opera che si è occupata di annientare , e quello ideologico-religioso, con cui hanno avuto l'assistenza spirituale per commettere i loro crimini con la pretesa di difendere la civiltà cristiana occidentale. "
Vaca Narvaja ha aggiunto: "Non mi sorprende affatto quello che è successo oggi. Si aspettano una dichiarazione di Bergoglio e della Chiesa che rappresenta, sollecitando la famosa riconciliazione nazionale ".
Violentatori offesi
Per tutta la giornata di ieri una sopravvissuta, Patricia Astelarra, ha dato una testimonianza, tanto completa quanto straziante sulle sue sofferenze e quelle di decine di altre persone che ha visto soffrire e morire nella Perla.
Uno dei momenti più tesi che hanno vissuto fu quando lei denunciò gli stupri e le umiliazioni che avevano patito sia i suoi amici che lei stessa. "Il cura Magaldi- questo era il nomignolo del torturatore Roberto Manay Nicanor - mi violentò, anche se ero incinta di cinque mesi. Mi spogliarono e mi legarono ad una culla. Dopo la tortura mi tolse la benda e mi disse : - è per farti vedere quello che ti faccio. - Quelle più giovani e belle erano quelle a cui è andata peggio. Non siamo state ridotte solo in schiavitù, ma molte anche in schiavitù sessuale.
Era uno sport morboso che praticavano regolarmente. Astelarra ha detto i nomi , indicando con il dito i "principali trasgressori" : - Ernesto "Napo" Barreiro - Hugo "Quequeque" Herrera - Jose Lopez "Chubi" quello che "gli piaceva bruciare i seni delle sue vittime con le sigarette" - Jorge Exequiel "Rulo" Acosta - Hector " Palito "Romero - Nicanor Roberto Manay.
Detto questo, spaventato e furioso, uno dei torturatori Lopez Chubi ha cominciato a gridare "Bugiarda!" Così il giudice Jaime Diaz Gavier ha ordinato alla polizia di farlo uscire dall'aula e lo ha espulso fino a che non "sarà necessaria la sua presenza al banco degli imputati."
Astelarra pensa che "questi delitti devono essere considerati di ordine pubblico, perché sono stati commessi da pubblici ufficiali."
A questo punto im aula c'erano ancora pochi torturatori seduti ancora al loro banco ma tenevano ancora appuntato sulla giacca il fiocchetto con i colori del Vaticano.
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