Elezioni Honduras: Candidato del partito di governo difende la militarizzazione della società
Dopo il colpo di Stato che nel 2009 destituì il presidente Manuel Zelaya, l'Honduras è stato segnalato come il Paese più violento del mondo. Nel 2012 ha raggiunto il più alto tasso di omicidi del mondo (86 ogni 100 mila abitanti), ovvero quasi 9 volte la media globale di 8,8 omicidi ogni 100 mila abitanti, che è quella che l'OMS (Organizzazione Mondiale di Salute) considera come normale.
La creazione della PMOP è avvvenuta all’interno di un processo di crescente militarizzazione della società honduregna, iniziato nel novembre 2011 quando il parlamento approvò una riforma che assegna ai militari funzioni proprie della polizia. Il mese successivo, il governo dichiarava una “emergenza in materia di sicurezza pubblica”, autorizzando i militari ad accompagnare la polizia per tre mesi. Questo periodo è stato successivamente prorogato in via eccezionale fino al 27 gennaio 2014 – periodo anch’esso prorogabile –, data in cui il nuovo Presidente della Repubblica assumerà la carica.
La decisione di aumentare il livello di militarizzazione nel Paese e di creare la PMOP è stata molto criticata dalle organizzazioni dei diritti umani, nazionali e internazionali, e dalla candidata alla presidenza per il partito Libre (Libertà e Rifondazione) Xiomara Castro, la quale ha assicurato che, in caso di vittoria alle prossime elezioni del 24 novembre, farà tornare immediatamente i militari nelle caserme e promuoverà la creazione di una polizia comunitaria.
Di fronte a uno scarso pubblico che si è riunito davanti al Parlamento, Juan Orlando Hernández ha arringato i sui seguaci e ha consegnato il progetto di decreto al Primo Segretario del Congresso, Rigoberto Chang Castillo.
- Dove volete i militari? Nelle strade o nelle caserme? -
- Nelle strade! – gridavano all'unisono.
- Anch’io li voglio nelle strade, ma ogni angolo, in ogni quartiere, affinché la gente recuperi la propria libertà – ha vaticinato.
“C'è una campagna del partito Libre per eliminare la Polizia Militare. Hanno già detto che il primo atto se vinceranno le elezioni sarà quello di smilitarizzare la società e far tornare i militari nelle caserme. Io non sono d'accordo con questa idea. Per questo, l'unica strada che il popolo ha per avere la Polizia Militare è darle un rango costituzionale” ha detto Hernandez.
“Show mediatico”
Secondo Bertha Oliva, coordinatrice del COFADEH (Comitato dei familiari dei Detenuti Scomparsi in Honduras), che è stata ripetutamente accusata dal candidato del governo di usare il palcoscenico internazionale per attaccare le Forze Armate, in particolare la PMOP, questa iniziativa non sarebbe altro che un calcolato show mediatico.
“E' un atto disperato per dimostrare che ha ancora potere. Noi continueremo a difendere lo Stato di Diritto e se quella che consideriamo un’arbitrarietà venisse approvata, ci muoveremo per presentare un ricorso d’incostituzionalità”, ha detto Oliva.
Avvicinato da Opera Mundi, il candidato nazionalista ha negato che il crescente protagonismo che il suo partito sta dando alle Forze Armate stia avviando il Paese verso uno scenario molto simile a quello degli anni delle dittature militari.
“Vogliamo imparare da quella brutta esperienza. Per questo, gli elementi della PMOP avranno una formazione da poliziotti e una preparazione in diritti umani, per evitare gli eccessi. E se ci fossero (gli eccessi), durate le operazioni saranno presenti un giudice ed un pm”, ha detto Hernández.
Il candidato del partito di governo non ha però voluto commentare il fatto che, lo stesso Pubblico Ministero, ha più volte riconosciuto la debolezza istituzionale di un Paese in cui l'80% degli omicidi rimane nella totale impunità. Ha negato anche il fatto che già sono stati segnalati i primi abusi commessi da questa nuova forza speciale. “Adesso dobbiamo essere efficaci negli arresti, poi realizzeremo programmi di prevenzione e i militari potranno tornare ai propri compiti”, ha assicurato Hernandez senza però indicare tempi concreti.
“Il candidato nazionalista sta usando la macchina del fango contro tutte quelle realtà che si dichiarano contrarie alla crescente militarizzazione della società honduregna. Ci preoccupa il fatto che stia usando la paura della gente per fare campagna elettorale e cercare di racimolare voti. Purtroppo, ci sono persone che cadono nella trappola e credono che l'unica via d’uscita sia la militarizzazione e che siano i militari a garantire la sicurezza”.
Alla fine di ottobre, il COFADEH, insieme ad altre organizzazioni nazionali e internazionali, hanno presentato alla CIDH (Commissione Interamericana dei Diritti Umani) a Washington una denuncia sulla grave situazione dei diritti umani in Honduras e sui suoi stretti legami con la militarizzazione della società honduregna.
Traduzione: Sergio Orazi
Fonte originale: Opera Mundi (portoghese)
LINyM (spagnolo)
Sociale.network