Latina

Due pubblicazioni curate dall'associazione Lisangà dedicate alla comunità di San Francisco Echeverría e alla storia del paese

El Salvador: il futuro del pollicino dell'America centrale

Le donne e i giovani sono i protagonisti di entrambi i volumetti
6 marzo 2017
David Lifodi

ass. Lisangà

Due pubblicazioni curate dall'associazione Lisangà dedicate alla comunità di San Francisco Echeverría e alla storia del paese El Salvador: il futuro del pollicino dell'America centrale Le donne e i giovani sono i protagonisti di entrambi i volumetti In El Salvador la vita recente della popolazione si divide in due periodi storici, prima e dopo la ratifica degli accordi di pace di Chapultepec (Messico), avvenuti dopo dodici anni di conflitto armato, dal 1980 al 1992. La comunità di San Francisco Echeverría rappresenta un po’ lo specchio dell’intero paese, ma riveste un significato particolare per quell’Italia legata da una profonda solidarietà all’America latina, simbolo di un continente ancora oggi indomito e ribelle. È per questo che l’associazione Lisangà, nel corso degli anni, ha finanziato la costruzione di una biblioteca, di una Casa de Salud ed ha promosso la pubblicazione di alcuni libri, opuscoli e volumetti su El Salvador. Tra questi ultimi meritano una menzione due lavori, stampati in proprio, dedicati al più piccolo paese dell’America centrale, el pulgarcito, come amava definire il suo paese il poeta Roque Dalton.

Construyendo el futuro en San Francisco Echeverría è un libretto composto da due parti, una dedicata all’analisi sociologica della comunità, l’altra caratterizzata da una serie di brevi interviste raccolte presso le donne della comunità stessa. Il libro racconta la storia della comunità di San Francisco Echeverría, simile a quella di molte altre in El Salvador perché caratterizzata da dodici anni di conflitto armato che ne avevano distrutto l’intero tessuto sociale. Addirittura, il ripopolamento di San Francisco Echeverría avvenne quando ancora era in corso la battaglia tra l’esercito del regime militare da un lato e le forze guerrigliere del Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional dall'altro. È per questo che, di fronte ad un difficoltoso recupero della vita comunitaria, emerge la preoccupazione, di fronte a chi ha dei parenti immigrati negli Stati uniti, che finiscano per influire sull’intera comunità nuovi modelli culturali non sempre ritenuti positivi. Ad esempio, gran parte della popolazione di San Francisco Echeverría guarda con timore alla propensione al consumismo di gran parte delle famiglie, alla loro scarsa partecipazione alla vita comunitaria e ad una spiccata tendenza all’individualismo, tutti fenomeni riconducibili all’entrata in contatto con una realtà totalmente diversa e straniante come quella statunitense. Certo, la maggior parte dei salvadoregni, a partire dagli abitanti di San Francisco Echeverría, è costretta a migrare soprattutto per la mancanza di prospettive lavorative, ma “le giovani generazioni, abbandonate a se stesse, migrano negli Usa e inconsciamente trasformano i modelli culturali di riferimento della comunità d’origine”. In questo contesto diventa fondamentale non perdere il processo di recupero del tessuto comunitario.

Il volume, che dedica ampio spazio ai dati relativi alla situazione occupazionale, alla salute e alla sanità, all’istruzione ed al rapporto con le organizzazioni locali, si caratterizza per una sezione specifica sulle storie delle donne delle comunità. Tre sono le caratteristiche di fondo che accomunano buona parte delle donne salvadoregne: il confronto con compagni spesso violenti, il trauma del conflitto armato e della repressione scatenata dal regime militare, la povertà che ha costretto molte di loro a dover rinunciare all’istruzione.

Sono proprio le donne, insieme ai giovani, a rappresentare il futuro di El Salvador e a cui Maria Teresa Messidoro, da sempre impegnata a fianco del popolo salvadoregno, ha dedicato la seconda pubblicazione dell'associazione Lisangà, dal titolo El Salvador, un variopinto e composito rompecabeza. Si tratta di una piccola pubblicazione in cui la curatrice ha raccolto numerosi articoli scritti sulla storia di El Salvador dal punto di vista della politica e dell'attualità. Quello che fa Maria Teresa Messidoro è andare alla radice dei problemi, riportando, ad esempio, i dati tratti da un articolo di Dora Estela Reyes su Contrapunto che smentiscono quanto riportato dal quotidiano conservatore El Diario de Hoy, proteso ad accreditare l'idea dei giovani indicati come “fannulloni” o “criminali” foraggiati dal programma governativo Jovenes con Todo. In realtà, questo programma, ideato dal presidente Sánchez Cerén, intende finanziare un processo di reinserimento educativo all'interno di un percorso caratterizzato da corsi di formazione nel campo dei diritti di genere, della sanità, del turismo e della gestione delle risorse idriche in cui sono coinvolte sia le città a guida di sindaci efemelistas sia quelle sotto primi cittadini appartenenti alla destra arenera. Dora Estela Reyes evidenzia come come la causa della violenza risieda principalmente nell'utilizzo delle pandillas e della maras, le bande criminali giovanili, da parte della destra, per destabilizzare ed indebolire il governo. A questo proposito, Dora Estela Reyes denuncia la protezione esercitata dalla polizia municipale nei confronti dei pandilleros in un paese nei dintorni della capitale San Salvador governato proprio da Arena.

Inoltre, la pubblicazione dedica ampio spazio alla funzione svolta dalle radio comunitarie, a partire dalla storica radio della guerriglia efemelista Radio Venceremos, al Programma Ciudad Mujer, che ha compiuto cinque anni in un contesto non facile e dominato dal machismo imperante, ma c'è posto anche per un gustoso articolo sulle radici palestinesi di 50-60 mila salvadoregni (tra cui il sindaco della capitale Nayib Bukele) e un'ampia sezione dedicata alla storia di El Salvador e ad una delle sue figure principali, Farabundo Martí.

Per richiedere entrambe le pubblicazioni è necessario scrivere all’indirizzo e-mail dell’associazione Lisangà, che dal 2005 ha sostenuto numerosi progetti di sviluppo nella comunità di San Francisco Echeverría: lisanga.cim@tiscali.it

Note: Articolo realizzato da David Lifodi per www.peacelink.it
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