Latina

Venezuela:senatore democratico USA accusa Chavez di appoggiare la guerriglia coombiana e di estere ostile agli interessi USA

21 aprile 2004
Fonte: El Nacional

El Nacional - Lunes 19 de Abril de 2004 A/8
“Il governo di Chavez deve essere trattato come un regime ostile e non amico"
Bill Nelson, senatore democratico che la scorsa settimana ha visitato Caracas, ha accusato il governo venezuelano di "ignorare il fiorente mercato nero" di passaporti del Venezuela che starebbero arrivando nelle mani di terroristi.

Bill Nelson dijo que Estados Unidos tiene evidencia de la colaboración entre el Gobierno venezolano y las guerrillas colombianas

Il senatore democratico Bill Nelson ha detto che il governo del presidente venezuelano Hugo Chavez "deve essere trattato come un regime ostile e non amico dagli Stati Uniti" ore dopo aver concluso la sua visita di tre giorni a Caracas.
In dichiarazioni al quotidiano The Miami Herald, ha accusato Chavez di aiutare i guerriglieri colombiani e di bloccare gli sforzi del'opposizione di convocare un referendum revocatorio per accorciare il mandato presidenziale.
Nelson, che ieri ha partecipato a Miami ad un atto al quale ha partecipato il candidato democratico John Kerry, ha anche accusato il Governo venezuelano di "ignorare il fiorente mercato nero" di passaporti ed altri documenti di identificazione che si starebbero consegnando ai terroristi.

Chavez critica acerbamente il Governo di George W. Bush, al quale lancia accuse di aver appoggiato il colpo di Stato che lo tolse dal potere per 48 ore l'11 aprile 2002.

Il mandatario venezuelano apparentemente cerca di aggraziarsi i democratici prima delle elezioni di novembre, pero' un mese fa Kerry ha espresso severe critiche al Governo del Venezuela ed ora le ripete il suo piu' stretto collaboratore nello stato della Florida.

Nelson, del quale si e' detto che potrebbe accompagnare Kerry come vicepresidente nella carriera elettorale, e' un ex astronauta ed uno degli assessori del candidato democratico nella politica internazionale.

Il senatore ha dichiarato al Herald che sabato ha avuto una "tesa conversazione" con il cancelliere venezuelano Jesus Perez su un supposto appoggio del Governo di Chavez alla guerriglia colombiana.

Il legislatore ha segnalato che Perez ha negato il fatto :"ed io gli ho detto: Rispetto la sua opinione pero' non sono d'accordo con lei perche' quello che le sto dicendo e' basato su una informazione completa, includendo dati di intelligence che ho visto", ha raccontato.

“Dopo questo, e' rimasto zitto", ha detto.

Quando gli si e' chiesto quali erano le fonti di intelligence, il senatore ha detto che non gli era possibile dirle.

"Abbiamo abbondante evidenza della partecipazione di rappresentanti del Governo venezuelano quando le FARC ricevono protezione nella zona della frontiera.", ha affermato.

Dal suo canto l'ambasciatore del Venezuela a Washington, Bernardo Alvarez, ha dichiarato:" L'Intelligence degli Stati Uniti ha fallito in passato. Io non crederei al 100% incio' che dice l'intelligence americana".

Sul referendum che sta richiedendo l'opposizione per accorciare il mandato di Chavez, per vie costituzionali, e che ha l'appoggio degli osservatori del Centro Carter e dell'OEA (OSA), Nelson ha detto che era ottimista in quanto alla realizzazione del processo.

"Pero' non mi sorprenderebbe che Chavez non permettesse il referendum" ha concluso il senatore democratico.

Durante la sua visita a Caracas, Nelson si e' riunito - oltre che con Perez - anche con il presidente di PDVSA, Ali Rodriguez, con rappresentanti di Venamcham, membri dell'opposizione e funzionari dell'OEA e del Centro Carter.

Fonti dell'ambasciata degli Stati Uniti in Venezuela hanno spiegato che il senatore non desiderava fare dichiarazioni pubbliche alla stampa venezuelana.

A meta' dello scorso mese, il candidato democratico Kerry aveva detto che e' necessario esercitare una forte pressione internazionale su Chavez perche' si permetta la realizzazione del referendum presidenziale.

Il favorito nelle statistiche sulle elezioni presideziali del 2 novembre ha accusato il governante venezuelano di cercare di sovvertire il processo del referendum.

Kerry ha anche detto che Chavez "ha minato ripetutamente le istituzioni democratiche, prendendo misure extralegali che includono arresti politici, con l'intenzione di consolidarsi al potere".

Ha detto che:" la vicina relazione con Fidel Castro ha sollevato serie interroganti circa il suo compromessodi capeggiare un Governo veramente democratico".

Pero' il democratico ha criticato in particolar modo il presidente di intrapprendere politiche contrarie agli interessi degli Stati Uniti e dei paesi vicini al Venezuela.

Lui ha ostacolato gli sforzi per eliminare le coltivazioni di droga, permettendo che il Venezuela si converta in un paradiso per i narcoterroristi e seminando instabilita' nella regione, con il suo appoggio ai ribelli colombiani", ha detto il precandidato.


Note: traduzione di Barbara Bessone

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