Messico, tre aderenti all'organizzazione sindacale indigenista UCIZONI uccisi in un'imboscata
San Cristobal de Las Casas, Chiapas, Messico
Non è una novità il fatto che il Messico non sia un paese sicuro per gli attivisti e le attiviste dei movimenti per l’ambiente, la difesa dei diritti dei popoli indigeni e della Madre Terra. Proprio nei giorni in cui si moltiplicano le iniziative per la commemorazione dei sei anni dall’assassinato del leader ambientalista Samir Flores Soberanes, si registra la morte, in un’imboscata armata, di tre aderenti a UCIZONI, organizzazione per i diritti delle comunità indigene della zona nord dell’Ismo. UCIZONI è una organizzazione sindacale indigenista, attiva nello Stato di Oaxaca, che proprio quest’anno celebrerà i 40 anni dalla sua fondazione.
La denuncia pubblica del MAIZ (Movimento Agrario Indigeno Zapatista)
Ritengo sia utile pubblicare il più recente comunicato del MAIZ, movimento agrario attivo di diversi Stati del Messico e già oggetto di un recente articolo. Il comunicato di MAIZ è consultabile in lingua originale sul sito del CNI (Congresso Nazionale Indigeno).
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Movimento Agrario Indigeno Zapatista (MAIZ)
Ai media
All'opinione pubblica nazionale e internazionale
Alle organizzazioni per i diritti umani, sociali e di resistenza
All'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Al Congresso Nazionale Indigeno
Ai popoli indigeni del Messico e del mondo intero
Ai popoli in resistenza, ai media liberi e ai mezzi di comunicazione.
Come Movimento Indigeno Agrario Zapatista (MAIZ) esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e il nostro rifiuto per l'escalation di violenza nella zona di confine tra Santo Domingo Petapa e San Juan Mazatlán, Oaxaca, dove i membri dell'Unione delle Comunità Indigene della Zona Nord dell'Istmo (UCIZONI) sono stati vittime di un'imboscata in un attacco armato che ha provocato la morte di tre dei suoi membri e mette a rischio l'intera comunità di El Platanillo.
Il MAIZ condanna questi atti di violenza che abbiamo ripetutamente denunciato. Questi attacchi cercano di seminare il terrore tra i popoli nativi e di indebolire la lotta legittima di coloro che difendono i loro territori. La situazione è aggravata dall'esproprio e dall'imposizione di megaprogetti in tutto il sud-est del Paese, in particolare con il Corridoio Interoceanico dell'Istmo di Tehuantepec. Sappiamo che questi eventi non sono isolati, ma fanno parte di una strategia di vessazione e persecuzione contro coloro che resistono in difesa dei propri diritti.
Lanciamo un appello urgente e chiediamo che il governo dello Stato di Oaxaca, la Procura generale e il governo federale, rappresentato da Claudia Sheinbaum, agiscano con tempestività e imparzialità, indaghino su questi crimini e puniscano i responsabili di questo vile omicidio. Chiediamo inoltre che il Meccanismo di protezione dei difensori dei diritti umani e dei giornalisti prenda misure urgenti per garantire la sicurezza della popolazione di El Platanillo e il rispetto dell'autonomia delle comunità indigene.
Siamo solidali con l'UCIZONI e con tutte le organizzazioni indigene che, nonostante la repressione e la violenza, continuano a difendere la vita, la terra e la dignità dei loro popoli.
Non permetteremo che la paura venga usata come arma per mettere a tacere la nostra voce e quella di chi lotta per la giustizia.
Esigiamo la presentazione in vita dell'agente municipale di Platanillo Leonel Cristóbal!
Fermiamo la violenza contro i popoli indigeni!
Fermiamo la guerra contro i popoli dell'Istmo e i popoli zapatisti!
Giustizia per le vittime dell'attentato di Santo Domingo Petapa!
Con presenza,
Movimento Agrario Indigeno Zapatista (MAIZ)
13 febbraio 2025
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A proposito dei medesimi fatti, CNI e EZLN hanno dichiarato: «Denunciamo che questa violenza non è un evento isolato, ma fa parte della guerra di sterminio che i cattivi governi, i caciques e gli interessi capitalisti impongono contro i nostri popoli. Cercano di espropriarci delle nostre terre con il terrore, la persecuzione e la morte, al servizio di oscuri interessi.»
La convocatoria CNI, EZLN e FPDT per SAMIR FLORES SOBERANES
Rispetto alle celebrazioni in ricordo della figura di Samir Flores Soberanes, è consultabile online il comunicato congiunto, già tradotto anche in italiano, di CNI (Congresso Nazionale Indigeno), EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale) e FPDT (Fronte dei Popoli in Difesa della Terra) e dell’Acqua Morelos, Puebla e Tlaxcala, intitolato "GIORNATA DI MOBILITAZIONE GLOBALE: “GIUSTIZIA PER SAMIR FLORES SOBERANES! 6 ANNI DI IMPUNITÀ”.
Samir Flores Soberanes è stato un agricoltore, comunicatore e attivista per l’ambiente e i diritti civili, di etnia nahuatl, nato e residente ad Amilcingo, un piccolo centro abitato nello stato messicano di Morelos. Conosciuto per la sua attività come membro del CNI e per la sua strenua opposizione a un grande progetto di gasdotto e di centrale termoelettrica promosso dal governo federale messicano, Samir fu ucciso di fronte alla propria abitazione, la mattina del 20 febbraio del 2019, da tre uomini armati con armi da fuoco.
La morte violenta è una sorte che purtroppo continua a colpire gli e le attiviste per i diritti sociali in Messico, come recentemente ci ha ricordato l’assassinato di Padre Marcelo Pérez, il 20 ottobre scorso. Nel 2024, la ONG Global Witness ha denunciato l’uccisione in Messico di 18 attivisti/e. Non è ancora presente una stima precisa per il 2024, appena passato.
Al momento il sito web https://enlacezapatista.ezln.org.mx ha pubblicato, attraverso un sistema partecipativo, le coordinate di ben 80 incontri ed eventi dedicati alla memoria di Samir Flores Soberanes, principalmente in Messico e concentrati nelle giornate comprese tra il 20 e il 23 febbraio.
Le organizzazioni autrici delle giornate di mobilitazione globale per Samir Flores Soberanes invitano altresì organizzazioni e gruppi per i diritti civili e per l’ecologia di tutto il mondo a sottoscrivere la chiamata, inviando le informazioni relative all’ufficio stampa del CNI, al seguente indirizzo email: cnicomunicacion@gmail.com .
Non sono state segnalate, per il momento, adesioni dall’Italia.
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