Latina

Honduras

Assassinato dirigente indigeno in Olancho

Il dirigente dell'etnia Pech, Elpidio Martínez Chavarría, è stato assassinato nella comunità Dulce Numbre de Culmí, nel dipartimento orientale di Olancho, così ha confermato oggi la Confederación de Pueblos Indígenas Autóctonos de Honduras (COMPAH).
17 luglio 2004
Fonte: Caritas Italiana

Tegucigalpa, 13 luglio 2004 (PL)

Il dirigente dell'etnia Pech, Elpidio Martínez Chavarría, è stato assassinato nella comunità Dulce Numbre de Culmí, nel dipartimento orientale di Olancho, così ha confermato oggi la Confederación de Pueblos Indígenas Autóctonos de Honduras (COMPAH).

Il presidente di quest'organizzazione, Natan Pravia, ha spiegato che l'esecuzione a colpi di pistola del sindacalista potrebbe essere legata alla lotta perdurante dal passato del popolo autoctono onduregno per difendere la terra, occupata illegalmente dai proprietari terrieri e dai commercianti di legno che cercano di impadronirsene.

L'atteggiamento del governo di Tegucigalpa davanti a questi fatti è stato di molta indifferenza. Questo ed altre esecuzioni sono passate inosservate davanti alla giustizia onduregna, così ha affermato.

I dati della COMPAH indicano che tra il 1970 ed il primo semestre del 2004 sono stati sterminati 70 dirigenti indigeni e afroamericani di questo paese centroamericano, dove il 10 per cento della popolazione (di sei milioni di abitanti) è distribuito in otto gruppi etnici nazionali.

Pravia ha messo in evidenza che 40 dei dirigenti massacrati appartenevano all'etnia Tolupán, localizzata nei dipartimenti di Yoro, al nord, e di Francisco Morazán, al centro.

Altri sette dirigenti uccisi era dell'etnia Pech, così ha ribadito il tesoriere della COMPAH, Valeriano Cáceres.

Honduras Asesinado dirigente indígena en Olancho

Tegucigalpa, 13 jul (PL) El dirigente de la etnia Pech, Elpidio Martínez
Chavarría, fue asesinado en la comunidad Dulce Nombre de Culmí, en el
departamento oriental de Olancho, confirmó hoy la Confederación de Pueblos
Indígenas Autóctonos de Honduras (COMPAH).

El presidente de esa organización, Natan Pravia, explicó que la muerte a
balazos del sindicalista podría estar ligada a la batalla ancestral del
pueblo autóctono hondureño por defender la tierra, ocupada ilegalmente por
los terratenientes y madereros que buscan apoderarse de ella.

"La actitud del gobierno de Tegucigalpa ante estos hechos ha sido de mucha
indiferencia. Esta y otras muertes han pasado desapercibidas ante la
justicia hondureña", aseveró.

Cifras de la COMPAH indican que entre 1970 y el primer semestre del 2004
fueron ultimados 70 dirigentes indígenas y negros en este país
centroamericano, donde el 10 por ciento de la población (de seis millones de
habitantes) está distribuido en ocho grupos étnicos nacionales.

Pravia puntualizó que 40 de los dirigentes masacrados pertenecían a la etnia
Tolupán, ubicada en los departamentos de Yoro, al norte, y Francisco
Morazán, al centro.

Otros siete occisos correspondían a la etnia Pech, aclaró el tesorero de la
COMPAH, Valeriano Cáceres.

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