Guatemala: delegazione di Mani Tese in america centrale a sostegno dei rifugiati e delle vittime del genocidio
È prevista per il giorno martedì 27 luglio la partenza di una delegazione
dell' associazione Manitese per l' America Centrale. Costituita da volontari
dell' associazione provenienti dalla provincia di Trento, dalla Toscana e
dalla Lombardia, la delegazione sarà impegnata nella visita e nel monitoraggio
dei progetti di sviluppo in Chiapas e Guatemala.
Il Chiapas è lo stato della confederazione messicana nel quale è in atto
una politica governativa che priva la popolazione locale (per la maggior
parte di etnia Maya) dei diritti fondamentali, quali il diritto alla casa,
alla salute, alla terra, all?istruzione. Una situazione grave è quella che
caratterizza la località di San Pedro Polhò, nella regione dei Los Altos
(altipiani) chiapanechi dove a partire dal 1996 hanno trovato rifugio migliaia
di indigeni costretti a fuggire dai propri villaggi in seguito alle violenze
perpetuate dell'esercito del governo federale e da gruppi paramilitari.
La popolazione è passata da 800 a circa 9.000 persone; sono stati costruiti
diversi accampamenti per gli sfollati (desplazados), che si ritrovano costretti
in baracche di legno costruite le une a ridosso delle altre, senza tetto,
senza servizi igienici e in precarie condizioni sanitarie. Dopo che la croce
rossa internazionale ha sospeso ogni tipo di aiuto Mani Tese ha accolto
l?appello del municipio autonomo di Polhò per una Campagna di Emergenza
che possa fornire gli alimenti necessari alla popolazione sfollata nei prossimi
mesi. Nelle prossime settimane verrò chiesto alla Provincia Autonoma di
Trento di collaborare alla campagna con un finanziamento che potrebbe
assicurare
alimenti ai rifugiati per i prossimi nove mesi, permettendo di superare
la fase di emergenza.
In Guatemala Manitese lavora con l?obiettivo di creare condizioni di sviluppo
in un paese sottoposto ad una guerra durata dal 1960 al 1996 che ha causato
200.000 vittime di esecuzioni arbitrarie e di sparizioni forzate, 200.000
rifugiati e circa 1.000.000 di sfollati interni. La popolazione maya è stata
la più colpita dalle efferatezze del conflitto. L?ultimo progetto in fase
in realizzazione prevede la realizzazione di seminari, corsi di formazione
e progetti nelle scuole che, da un lato, porteranno alla formazione delle
donne indigene vittime del genocidio, donne analfabete, in condizioni di
estrema povertà ed escluse da qualunque intervento formativo. Ciò porterà
ad una maggiore consapevolezza delle donne sui loro diritti e le loro
possibilità
e ad una loro partecipazione attiva alle attività sociali e politiche nella
loro comunità. L' altra azione porterà, invece, alla concessione di borse
di studio a bambini e bambine povere per dare loro l' opportunità di proseguire
gli studi, a corsi di formazione per i maestri delle scuole primarie in
tema di sicurezza alimentare e progetti nutrizionali. Il progetto è stato
finanziato nel corso degli eventi organizzati nel corso della prima edizione
locale della Global March, campagna mondiale contro lo sfruttamento minorile,
in Trentino. Lo stesso progetto, inoltre, ha appena ricevuto un finanziamento
dalla regione Toscana.
I volontari di Manitese lavoreranno per un mese a contatto con le popolazioni
locali, saranno impegnati in un lavoro di monitoraggio dei progetti in corso
e documenteranno la loro esperienza inviando relazioni periodiche, nel corso
della missione e nei mesi successivi, ai mezzi di informazione Italiani.
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