Messico: i Senza Terra di San Pedro Pohlo
Un luogo simbolo della repressione e' San Pedro Polho, in cui si trova l’omonimo il Mucipio Autonoma Zapatista. Dal 1996 a San Pedro Polho il numero di abitanti e passato da 800 fino a 9000 persone. Vi hanno trovato rifugio migliaia di indigeni di etnia Maya costretti a fuggire dai propri villaggi a causa delle violenze subite dall'esercito federale e dai gruppi paramilitari. Attualmente vi sono circa 5300 rifugiati che non possiedono alcun mezzo di sostentamenteo. Vivono in baracche di legno senza luce, senza acqua potabile ne’ servizi igienici ed in precarie condizioni sanitarie. Hanno bisogno, per sopravvivere, di aiuti internazionali. La situazione e’ peggiorata da quando, all’inizio del 2004, la croce rossa internazionale ha deciso di sospendere gli aiuti alimentari per far fronte all’emergenza irachena. Da quel momento l’associazione Manitese, insieme ad altre organizzazioni italiane ed internazionali, si e’ fatta promotrice di una campagna di raccolta fondi per fornire gli alimenti necessari alla popolazione sfollata ed aiutarla ad uscire dall’emergenza. Tuttavia l’emergenza non potra’ finire se tutto il territorio circostante continuera’ ad essere controllato dall’esercito e da gruppi armati filo governativi che impediscono alla popolazione di coltivare la propria terra. Tutt'oggi agli abitanti di San Pedro Polho vengono negati i propri diritti fondamentali, il diritto alla terra, all'alimentazione, alla salute, alla casa. La loro unica colpa e' quella di chiedere che siano rispettati questi diritti. La loro lotta, insieme a quella di tutti gli zapatisti del chiapas, e' una lotta per la dignita', la liberta' e l'autodeterminazione.
Articoli correlati
- Il sacerdote tsotsil è stato assassinato il 20 ottobre scorso dalla criminalità organizzata.
Chiapas: padre Marcelo Pérez, un omicidio annunciato
Ispirato dalla Teologia della Liberazione, da sempre schierato a fianco degli oppressi e delle comunità indigene e contadine, aveva denunciato il legame tra narcotraffico e istituzioni e denunciato più volte paramilitari e multinazionali estrattiviste.26 ottobre 2024 - David Lifodi - La candidata del centrosinistra diviene la prima donna alla guida del paese
Messico: Claudia Sheinbaum a Los Pinos
Doppiata la sua sfidante, Xóchitl Gálvez, esponente delle destre3 giugno 2024 - David Lifodi - Il presidente Obrador non vuol mettere in discussione le forze di polizia
Messico: i normalistas di Ayotzinapa senza giustizia
Obrador vuole la verità sulla strage dei 43 studenti avvenuta nel 2014, ma solo a parole e, per questo, i familiari degli scomparsi hanno sospendere qualsiasi forma di interlocuzione con il governo.26 febbraio 2024 - David Lifodi - Le organizzazioni criminali godono dell’impunità concessa da istituzioni spesso compiacenti
Messico: la necromacchina di Guanajuato
A cercare i desaparecidos sono soprattutto le donne, le Madres Buscadoras.26 dicembre 2023 - David Lifodi
Sociale.network