Latina

Brasile: Lula si appresta a militarizzare la triplice frontiera

La zona sara' controllata da aerei, pattuglie e da un centro di intelligence, per rispondere alle pressanti richieste degli USA
14 agosto 2004
Nello Margiotta
Fonte: Rebelion , Resumen Latinoamericano

Il governo di Lula si prepara a militarizzare la zona di confine con il Paraguay e l'Argentina in risposta alle pressioni del governo USA.
Quasi trecento agenti speciali, insieme a lance ad alta velocita' e ad aerei, controlleranno la zona considerata l'epicentro del contrabbando, del narcotraffico, della pirateria, del trafico d'armi e, benche' mai comprovato, possibile centro del terrorismo arabo.
A novermbre Lula inaugurera' un quartier generale delle forze armate a Foz do Iguaçú insieme ad una Unita' speciale che avra' il compito di pattugliare il lago formatosi per la costruzione della piu' grande centrale idroelettrrica del mondo, alla confluenza tra il Parana' e l' Itaipu'
Il contrabbando tra Paraguay e il Brasile e molto praticato e facile da attuare, come ha mostrato qualche settimana un programma della televisione brasiliana.
La mancanza di vigilanza ha alimentato per anni flussi illegali di ogni genere:armi argentine per la criminalita' brasiliana attraverso il Paraguay, e auto di lusso rubate in Brasile per il mercato parallelo estero.

A convincere Lula a creare una base modello di polizia di frontiera sono state le pressioni del governo USA per la presunta presenta di cellule del terrorismo arabo a Foz do Iguaçú , dove vive la piu' grande comunita' libanese fuori dal Libano; la Cia fece filtrare la notizia, mai confermata, che Osama Bin Laden si fosse recato nella zona della triplice frontiera prima del'attentato dll' 11 settembre, mentre la CNN rivelo' nel novembre dl 2002, che la zona brasiliana della triplice frontiera era frequentata da presunti dirigenti Hezbollah, e la zona era luogo di reclutamento di terroristi: le autorita' brasiliane hanno sempre risposto che non c'erano notizie di presenze terroristiche nella zona.

La centrale di vigilanza e di intelligence vuole quindi essere una risposta forte alle denuncie e alle minacce del govenro USA di penalizzare il Brasile, per non aver almeno evitato il flusso di materiale digitale piratato che avviene nella alla luce del sole

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