Latina

Colombia: sequestrato Arquimedes Vitonas, sindaco indigeno," maestro di sapienza " dell'Unesco

Lo strano sequestro di un dirigente Indigeno e la lotta di un popolo per la propria terra. Dal giorno 22 di Agosto risulta scomparso il leader Indigeno Arquímedes Vitonas Noscue della popolazione Nasa e sindaco del Municipio di Toribio, nella turbolenta regione del Cauca nel Sud della Colombia.
29 agosto 2004
Simone Bruno

Il Cauca rappresenta dal 1994 un esempio interessante politicamente. La presenza dei rappresentanti Indigeni ad ogni livello è in forte crescita. Inoltre la regione è sede di uno dei più organizzati movimenti Indigeni del paese.
La regione è tra le più instabili di tutta la Colombia con il sesto fronte dei guerriglieri della FARC (Fronte armato Rivoluzionario Colombiano) asserragliati sui monti aspettando momenti migliori, l’esercito per le strade e la tribù dei Nasa tra due fuochi come sempre.

La storia del popolo Nasa è antica come questo continente.
Negli anni 10 iniziarono la loro lotta per poter tornare in possesso dei loro territori ancestrali usurpati a più riprese dai “conquistadores”, e dalle leggi post-indipendenza.
Nel 1948 tornarono a perdere le terre riconquistate a causa del fenomeno noto come “la violencia” che insanguinò il paese per più di 10 anni e che vedeva una violenta lotta tra i due partiti storici Colombiani (i conservatori e i liberali). In questo tempo incominciò l’accaparramento della terra da parte dei grandi latifondisti.
I Nasa si organizzarono e resistettero in maniera armata. Questo fino al 1960 anno in cui decisero di tornare a forme di lotta pacifiche, mentre invece il gruppo guerrigliero della FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) decise di continuare in maniera armata la propria battaglia.

Il processo fu lungo e doloroso e portò alla morte di circa 1500 Indigeni, la lotta fu portata avanti con una non violenta occupazione dei territori che storicamente furono la loro casa, in maniera simile alle lotte dell’MST (movimento sem terra) in Brasile.
Sulle terre “riconquistate” nacquero delle “fincas” comunitarie e il latte fu ridistribuito tra i membri della comunità.
Nel 1971 gli Indigeni del Cauca formarono il CRIC (Consejo Regional Indígena del Cauca – consiglio regionale indigeno del Cauca).
I Nasa furono però costretti a tornare a difendersi in modo armato dopo l’assassinio impunito (come il 90% dei crimini violenti in Colombia) dell’inspiratore delle lotte di occupazione Padre Ulcue, ma nel 1991 con l’approvazione della nuova costituzione i Nasa e i gruppi indigeni rinunciarono per sempre alla lotta armata vedendo ormai riconosciuti costituzionalmente i loro “resguardos” e i diritti di proprietà della terra come bene comunitario.

Quello del 1991 fu un processo costituzionale esaltante. Alla costituente parteciparono il gruppo dell’ Alianza Democratica M-19 ex-guerriglieri (l’M-19 uno dei più interessanti gruppi guerriglieri dell’america latina) rientrati nella legalità grazie ad un processo di pacificazione del presidente Belisario Betancur, la Union Patriotica (movimento politico tra le cui fila dalla sua fondazione si contano più di 4000 assassinati) rappresentanze Indigene e i partiti tradizionali. Quello che nacque fu una costituzione che è certamente tra le più sociali di tutta l’america latina.
Dal 1991 i Resguardos si autogovernano, con assemblee permanenti di Cabildos (commissioni di governo) hanno formato: commissioni, scolastiche, economiche, mediche e culturali

La costituzione del ’91 incorpora in sè i venti di cambio che soffiavano nella seconda metà degli anni 80 in Colombia. Soprattutto inspirati da Luis Carlos Galan, candidato presidenziale Liberale nel 1990 esponente dei “nuovi liberali” (movimento in forte opposizione ai potentissimi cartelli di narcotrafficanti di Medellin e Cali) assassinato durante la campagna elettorale nell’Agosto dell’89, campagna che, a detta di molti, lo avrebbe visto trionfare. Assassinato come l’anno seguente fu ucciso il candidato dell’ Alianza Democratica M-19 Carlos Pizarro, stessa sorte toccò al candidato della Union Patriotica Bernardo Jaramillo Ossa.

Oggi gli Indigeni Nasa, la cui popolazione raggiunge le 200.000 unità vivono nei loro resguardos e sono governati dalle loro autorità locali chiamate “cabildos”. I Cabildos sono uniti nell’ ACIN (Asociación de Cabildos del Norte del Cauca o Cxab Wala Kiwe “Territorio del Grande Popolo” in lingua Nasa) cui partecipano circa 88.000 persone, questa è a sua volta parte della CRIC che è parte della ONIC (Organizzazione nazionale indigena Colombiana), la quale esiste da 20 anni e raggruppa le 84 popolazioni indigene Colombiane.
La lotta del popola Nasa è stata riconosciuta e premiata con il “Premio al mejor Plan de Desarrollo” (premio al miglior piano di sviluppo) e Primo Premio Iniciativa Ecuatorial 2004.

Comunque i problemi dei Nasa e delle popolazioni indigene di tutto il paese non furono certo risolti nel 1991.
Quello della terra in Colombia è un problema secolare che non trova soluzioni. Si può affermare che la terra è la causa del conflitto che sotto varie incarnazioni insanguina il paese da quasi 60 anni.
Il desplazamento forzato, ossia il fenomeno per il quale la gente è costretta a lasciare la propria terra, le proprie radici, la propria casa, più che un effetto collaterale è la causa scatenante del conflitto armato, dato che tutti vogliono accaparrarsi il ricco suolo e sottosuolo del paese.
La Colombia conserva nel suo sottosuolo 16 dei 22 bene più desiderabili al mondo (per citarne alcuni petrolio, oro, diamanti, smeraldi, gas naturale etc etc..).

Quindi i vari gruppi armati si stanno di fatto contendono il controllo della terra, così come i grandi possidenti terrieri, non c’è una guerra ideologica, semplicemente una guerra di interessi.
Quello che accade altro non è se non una controriforma agraria, talmente sfacciata da fare della Colombia un paese medievale dotato di telefono cellulare qui meno dell’1% della popolazione è proprietario di più del 60% del territorio.
Di conseguenza chi vuole semplicemente vivere sulla propria terra o volesse tornarvi ha il ruolo della carne da macello, in quanto in qualche modo si oppone all’arricchimento del potente di turno.

Negli anni 80 le comunità indigene del Cauca decisero di intraprendere un cammino politico all’interno delle istituzioni legalmente riconosciute del paese, in quanto esse ancora controllavano la loro vita. Decisero quindi di entrare in politica.
Dopo la sconfitta in tre tornate elettorali arrivarono i successi di cui abbiamo discusso poco più su, soprattutto in Cauca, ma anche nella regione del Valle e Nariño

I Nasa continuano a vivere tra due fuochi, l’esercito entra nei Resguardos e va a parlare con il sindaco, il che spinge la guerriglia a ritenere gli abitanti “anti-guerriglieri” e collaboratori dell’esercito e dei paramilitari. D’altro canto i Nasa sono contro le politiche Neo-liberiste dell’attuale presidente Uribe (che non a caso ha tentato di scardinare la costituzione con un referendum nel 2003 respinto dai Colombiani), ciò li rende nemici dello stato e quindi dell’ esercito e dei paramilitari (le cui azioni, intenzioni ed effettivi spesso coincidono).
I Nasa si oppongono perché neo-liberismo significa privatizzare e brevettare la propria terra, le proprie piante, le proprie risorse idriche e naturali (Il Cauca vede la sorgente dei 2 più importanti fiumi Colombiani).

Si oppongono al governo, ma anche ai metodi armati della guerriglia che spesso quindi vede le popolazioni Nasa come una minaccia.

Arquímedes Vitonas Noscue è dunque sparito il 22/8 in compagnia di Plinio Trochez, attuale Governatore del Cabildo Indígeno del Resguardo di Toribio, di Gilberto Muñoz Coronado Coordinatore del CECIDIC (Centro de Educación, Capacitación e Investigación para el Desarrollo Integral de la Comunidad una scuola che offre vari servizi agli studenti indigeni), dell’ ex-Sindaco di Toribio, di Rubén Darío Escue Gobernatore supplente del Cabildo Indígeno de San Francisco e dell’ autista Erminson Velasco.
La macchina andava dal Resguardo di Toribio nella regione del Caquetá, al Municipio de San Vicente del Caguan (la regione demilitarizzata affidata dal presidente Pastrana alla Guerriglia durante gli improduttivi trattati di pace del suo mandato 1998-2002).
Lo scopo della visita era un incontro tra le autorità indigene dei due Resguardos, così che l’esperienza di Vitonas e gli altri potesse aiutare la comunità di San Vincente del Caguan.

Dopo 4 giorni di silenzio il Segretario de Governo della regione del Cauca ha chiamato il Personale Municipale di Toribío, per avvisare di un avvenuto sequestro. Il segretario ha fatto menzione di un gruppo armato non ben identificato ha anche affermato che l’informazione è stata rivelata dal Batallón Codazzi con sede nella città di Palmira nella regione confinante del Valle. Tale informazione è stata ricevuta dal Segretario nel pomeriggio del 24.
Risulta quindi inspiegabile un ritardo di un giorno nel comunicare una notizia tanto importante.
L’ultima notizia certa del convoglio è arrivata invece da una normale chiamata dalla città di Neiva.

La sparizione avviene, stranamente, poco dopo l’annuncio di una marcia di protesta contro le politiche neo-liberiste del governo centrale, le riforme costituzionali e la possibilità di un trattato di libero commercio (TLC) con gli Stati Uniti, cose che mettono a repentaglio l’autonomia, la sicurezza e i diritti delle comunità Indigene.

Vitonas è una personalità a livello Nazionale e Internazionale, ha ricevuto il premio di “Maestro di Saggezza” dalla UNESCO” ed è stato presidente della Assemblea regionale del Cauca.

Perchè c’è stato un tale ritardo nel divulgare informazioni tanto importanti?
Perché non è stato fatto in maniera ufficiale?
Perché le stesse autorità hanno oggi rinnegato ogni conoscenza dei fatti?
Perchè Chaux, il governatore della regione del Cauca ha da pochissimo dichiarato di essere stato avvisato il 24 di Agosto del sequestro da parte del Colonnello Trujillo, comandante del Battaglione Pichincha, il quale è sottoposto a un processo di diritto indigeno, per l’assassinio di un appartenente alla comunità Paez, assassinato lo scorso 31 Dicembre con un colpo alle spalle. Inoltre Trujillo non è responsabile della regione del Caquetá se non di quella del Nord de Cauca.

Se le autorità Colombiane vogliono far vedere la loro estraneità ai fatti, dovrebbero avere una posizione chiara e condividere in maniera ufficiale le informazioni in loro possesso Per non alimentare ulteriori voci di connivenza con gruppi armati e sanguinari, cui troppo spesso l’esercito, se non lo stato stesso, hanno non solo accettato l’operato, ma usufruito dei loro servigi.

Troppi crimini impuniti hanno insanguinato le comunità Nasa e tutte le altre forme pacifiche di resistenza in questo paese.

Ecco la lista di alcune violenze subite dal popolo Nasa:

Nel 1968 fu ucciso il leader Nasa: Quintin Lame le cui idee hanno inspirato il CRIC
Nel 1984 viene assassinato Padre Ulcue di cui sopra.
Il fondatore del CRIC, Cristobal Secue fu ucciso dalla guerriglia.
Nel Dicembre del 1991 20 indigeni Nasa furono uccisi durante una occupazione pacifica, i responsabili non furono puniti. I procuratori ingaggiati dal CRIC furono a loro volta trovati morti
Dalla nascita del CRIC ci sono stati 300 omicidi premeditati da parte dei vari attori del conflitto armato: la guerriglia, l’esercito e i paramilitari

“Con questa guerra possono uccidere molti di noi, ma non ci possono uccidere tutti. Quelli di noi che vivranno continueranno il nostro lavoro. Quelli che moriranno, saranno morti difendendo il nostro processo.”
Arquímedes Vitonas Noscue, Cali, Febbraio 2004

Note: l'articolo e' stato pubblicato in spagnolo da ALAI, América Latina en Movimiento,
http://alainet.org/active/show_news.phtml?news_id=6656

Articoli correlati

  • Colombia: gli omicidi mirati non si fermano
    Latina
    Nel 2023 sono stati compiuti 93 massacri e circa 200 i lottatori sociali assassinati.

    Colombia: gli omicidi mirati non si fermano

    La pace totale resta un obiettivo difficile da raggiungere di fronte alla forza dell’oligarchia, delle transnazionali e delle milizie paramilitari di estrema destra.
    30 gennaio 2024 - David Lifodi
  • Colombia: gli ostacoli dei paras sulla via della pace
    Latina
    Narcos, oligarchia e milizie paramilitari contro il processo di pace promosso da Gustavo Petro

    Colombia: gli ostacoli dei paras sulla via della pace

    Senza un radicale cambiamento di rotta, che metta fine alla violenza sistematica dello Stato, la strada verso la pace totale auspicata da Petro resterà impervia.
    9 ottobre 2023 - David Lifodi
  • Il Guatemala provoca crisi diplomatica con la Colombia
    Latina
    Il presidente guatemalteco Alejandro Giammattei contro il suo omologo colombiano Gustavo Petro

    Il Guatemala provoca crisi diplomatica con la Colombia

    Giammattei utilizza il caso Odebrecht in chiave politica per riabilitare politici a lui vicini e attacca Petro e l’attuale ministro della Difesa colombiano Iván Velásquez, dal 2013 al 2017 alla guida della Comisión Internacional Contra la Impunidad en Guatemala (Cicig), auspicandone la cattura
    8 febbraio 2023 - David Lifodi
  • Le prime operatrici colombiane sulle linee elettriche imparano a mantenere accese le luci
    Sociale
    Potere alle donne

    Le prime operatrici colombiane sulle linee elettriche imparano a mantenere accese le luci

    Un lavoro difficile che richiede lunghi periodi lontane da casa, ma l’unica scuola per operatrici su linee ad alta tensione sta cambiando il modo di pensare in un ambiente dominato dagli uomini.
    16 gennaio 2023 - Soraya Kishtwari
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)