Latina

Secondo l'Alto Commissariato Onu il conflitto colombiano ha raggiunto un livello intollerabile

In Colombia proseguono le violazioni dei diritti umani contro i civili

Il presidente Uribe, legato alle Auc, non contribuisce alla pacificazione del paese
28 dicembre 2004
David Lifodi
Fonte: Manifesto: "Il laboratorio della barbarie ventura" – "Colombia, il ricatto di Alvaro Uribe"

Il titolo del "Manifesto" di alcuni giorni fa per descrivere la Colombia come "il laboratorio della barbarie ventura" calza a pennello per questo paese in cui le cronache degli ultimi giorni riferiscono del rapimento di sette civili e dell'uccisione di Padre Francisco Montoya, sacerdote da tempo impegnato a fianco della popolazione, ad opera delle Farc (Forza Armate Rivoluzionarie della Colombia). Per l'ufficio colombiano dell'Alto Commissariato Onu per i diritti umani, riporta www.misna.org, si è trattato di "un crimine di guerra che dimostra come gli autori nutrano la più profonda mancanza di rispetto per i diritti fondamentali della popolazione civile".
La condivisibile dichiarazione dell'Alto Commissariato Onu non solo sottolinea l'imbarbarimento intollerabile del conflitto colombiano, ma evidenzia soprattutto le drammatiche condizioni della popolazione civile, costretta a condurre la propria vita nel tentativo di difendersi dalle Farc, dai paramilitari delle Auc (Autodefensas Unidas de Colombia) e da una povertà sempre crescente derivante dall'applicazione di quel Trattato di Libero Commercio (Tlc) che prospetta anche per la Colombia un'impiego massiccio di forza lavoro a basso costo con la creazione delle ormai tristemente conosciute maquiladoras, come sottolineato già a luglio di quest'anno da Martin R. Iglesias per il sito www.selvas.org.
In particolare, le organizzazioni umanitarie attribuiscono l'85% delle violazioni dei diritti umani ai paramilitari delle Auc, ma le ultime azioni compiute dalle Farc, ha scritto Guido Piccoli sul "Manifesto" citando il giornalista colombiano Alfredo Molano, dimostrano che "quando un movimento tende ad assomigliare al suo nemico nel modo di agire e di combattere cominciano a svanire le ragioni della sua lotta".
Certamente il governo insediato a Palacio Nariño è quantomeno responsabile del precipitare degli eventi in Colombia, soprattutto per la disinvolta gestione del conflitto da parte del Presidente Uribe, talmente legato alle Auc da ritenere il leader Mancuso un interlocutore politico degno della massima fiducia, come ha scritto Guido Piccoli, uno dei giornalisti maggiormente a conoscenza della situazione colombiana. In particolare, l'autore di "Colombia, il paese dell'eccesso" ha denunciato il diverso comportamento tenuto da Uribe nei confronti di Mancuso (su cui pende la richiesta di estradizione degli Usa per l'importazione di cocaina in Florida, oltre che la responsabilità diretta per l'uccisione di civili, contadini, attivisti dei diritti umani e ben 1500 sindacalisti nell'ultimo decennio, tra cui numerosi appartenenti al Sinaltrainal) rispetto a quello verso il comandante delle Farc Simon Trinidad. Anche nel suo caso gli Stati Uniti hanno richiesto l'estradizione per narcotraffico, ma stavolta Uribe ha minacciato di consegnare il guerrigliero alla giustizia americana se entro il 30 dicembre le Farc non libereranno i loro ostaggi, nelle cui mani si trova da tempo anche Ingrid Betancourt, candidatasi alle scorse presidenziali per il partito ecologista. Questa decisione di Uribe appare non solo come un ricatto ed una provocazione verso le Farc, le quali difficilmente accetteranno un compromesso di questo tipo con il governo centrale di Bogotà, ma sembra anche decisamente irresponsabile poiché, scrive Piccoli, "la spietata logica politica in casi come questi porta i guerriglieri ad eliminare i prigionieri pur di evitare il successo delle operazioni di liberazione".
Per le Ong e gli operatori dei diritti umani si preannunciano dure condizioni vita viste le recenti accuse di collaborazione con la guerriglia da parte di Uribe, che non sembra essere assolutamente interessato ad occuparsi di un paese in cui la violenza è diffusa e supportata dall'impunità e in cui a pagare il prezzo più alto resta la popolazione civile.

Articoli correlati

  • Veglia per Gaza a Lecce
    Palestina
    Anche il nodo PeaceLink di Lecce aderisce all'evento

    Veglia per Gaza a Lecce

    Aumentano le adesioni all'iniziativa promossa dal coordinamento salentino di Donne per la Palestina. La veglia silenziosa testimonierà la solidarietà ai civili di Gaza, massacrati da nove mesi dall’esercito israeliano con la complicità dei governi europei e dell’Occidente
    13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Stop arming Israel
    Disarmo
    Iniziativa promossa da Amnesty International e PeaceLink a Lecce

    Stop arming Israel

    Tutti gli Stati hanno l’obbligo di prevenire i crimini di atrocità e di promuovere il rispetto delle norme che proteggono i civili. È da tempo che la comunità internazionale deve tener fede a questi impegni. Presidio in piazza Sant'Oronzo a Lecce il 7 maggio alle ore 19.
    14 maggio 2024 - Redazione PeaceLink
  • Appello al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché Ilaria Salis sia liberata
    PeaceLink
    La sua voce è la nostra voce

    Appello al Governo Italiano e al Parlamento Europeo affinché Ilaria Salis sia liberata

    Il caso di Ilaria è un caso politico, di diritti umani, ma anche di memoria, di storia. Come liberi cittadini coscienziosi riteniamo che la libertà sia il valore più alto da perseguire, chiediamo con forza la liberazione di Ilaria Salis. Perché tutte e tutti noi siamo Ilaria Salis.
    29 febbraio 2024 - Dale Zaccaria
  • L'Assemblea Capitolina ha dato la cittadinanza onoraria a Julian Assange
    Pace
    Anche il Comune di Roma, dopo quello di Milano, si è attivato per difendere Julian Assange.

    L'Assemblea Capitolina ha dato la cittadinanza onoraria a Julian Assange

    La delibera dell'Assemblea Capitolina impegna il sindaco Roberto Gualtieri ed è il frutto di una proposta a firma di consiglieri del centro sinistra e del sostegno forte del consigliere Nando Bonessio di Europa Verde
    20 febbraio 2024 - Fulvia Gravame
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)