Latina

Nicaragua: sempre più uniti....

8 gennaio 2005
Giorgio Trucchi

foto di Giorgio Trucchi


Per il Nicaragua il nuovo anno inizia con i botti e visto gli ultimi avvenimenti del 2004 (vedi notizie di metà dicembre 2004), non poteva essere diversamente.
Evitato, per ora, lo Stato d'Emergenza minacciato dal presidente Enrique Bolaños per evitare la ratifica delle riforme costituzionali e le nuove leggi in parte approvate dalla Asamblea Nacional, i due partiti maggioritari (Partido Liberal Constitucionalista - PLC - e Frente Sandinista - FSLN) hanno stretto ancor di più il loro accordo/patto per far fronte all'offensiva del Potere Esecutivo.
Nella giornata del 6 gennaio, la Corte Centroamericana de Justicia ha emesso una risoluzione in cui ordina alla Asamblea nicaraguense di sospendere le riforme costituzionali e di non considerare la richiesta di destituzione del Presidente della Repubblica formulata dalla Contralorìa de la Republica (la nostra Corte dei Conti) per essersi rifiutato di fornire spiegazioni sui fondi ricevuti per la sua campagna elettorale del 2001.
Durante una conferenza stampa, il presidente Bolaños si era avvalso di questa risoluzione per considerare illegali le nuove leggi e le riforme che gli toglieranno una serie di poteri che in futuro dovrà condividere con la Asamblea Nacional ed ha invitato a un dialogo nazionale.
Quest'ennesimo passo falso del presidente, che lo sta portando ad isolarsi sempre di più dal resto dei Poteri dello stato nicaraguense, ha visto la dura reazione di liberali e sandinisti che, oggi più che mai, si stanno alleando per uno scontro frontale con il Potere esecutivo.
Durante la giornata del 7 gennaio, una commissione del Fsln capeggiata dal Segretario generale Daniel Ortega, si è riunita con Arnoldo Alemàn, agli arresti domiciliari ma sempre più guida assoluta del Plc ed insieme hanno emesso un comunicato di 7 punti in cui si ribadisce, avvalendosi anche di una risoluzione della Corte Suprema de Justicia (CSJ) nicaraguense, che spetta solo alla Asamblea Nacional poter riformare la Costituzione e che la Corte Centroamericana de Justicia non ha nessuna competenza negli affari interni dei singoli paesi membri.
Il documento ha inoltre chiamato alla calma, invitando le autorità civili e militari a rispettare l'istituzionalità del paese e a non incorrere in atti che possano violare la pace e la sovranità nazionale.
Domenica 9 gennaio s'insedierà la nuova Junta Directiva dell'Asamblea Nacional, dove il Fsln avrà per la prima volta dal 1990 la presidenza e a partire dal giorno 10 gennaio, sarà possibile iniziare il tanto atteso dialogo tra i due partiti maggioritari e il Governo.
L'inizio del dialogo resta comunque ancora molto incerto e questi ultimi fatti, che dimostrano ancora una volta l'incapacità politica di Bolaños e soprattutto dei suoi assessori, rischia di far saltare tutto.
Frente Sandinista e Partido Liberal hanno tra l'altro già annunciato che a partire dalla prossima settimana inizieranno una serie di incontri con le varie realtà della società nicaraguense, iniziando con l'impresa privata e i sindacati, con l'evidente obiettivo di isolare sempre di più il presidente Bolaños.
Durante il suo discorso all'interno della Asamblea Nacional dove, per la prima volta in tanti anni, i principali leader dei due partiti si sono presentati uniti (particolare effetto ha fatto la vicinanza di Ortega con la figlia di Arnoldo Aleman, Maria Dolores), Daniel Ortega ha ripercorso i passaggi che hanno portato alle riforme istituzionali e alla creazione delle nuove leggi.

"Le riforme che stiamo approvando sono di enorme trascendenza per i settori più poveri del paese.
Le due forze politiche più rappresentative del paese sono riuscite oggi a coincidere su molti punti per poter sollevare la situazione disperata della maggior parte della popolazione, affinché possa risolvere i bisogni di educazione e salute, affinché possa comprare le medicine e soprattutto, possa cominciare a produrre e quindi trovare un'occupazione.
In Nicaragua siamo davanti a un bivio. O imbocchiamo la strada dello scontro, della violenza, della guerra o quella della riconciliazione, dell'intesa, della pace sociale.
Sembra che nel nostro paese ci siano ancora settori, per fortuna minoritari, legati alle oligarchie locali che controllano i mezzi d'informazione che spingono allo scontro e che vorrebbero vedere liberali e sandinisti ammazzandosi tra di loro e per loro è incomprensibile che si possa dialogare e prendere delle misure a favore della popolazione.
Nelle scorse elezioni municipali è stata evidente la decisione della gente e questo nonostante la campagna dei mezzi d'informazione per cercare di evitare che la gente votasse per noi.
Da quel momento i nostri due partiti hanno cominciato a lavorare per creare leggi di beneficio sociale e questo nonostante la campagna denigratoria dei settori oligarchici del paese che hanno cercato di diffondere la confusione tra la gente dicendo che le riforme venivano fatte solo per ripartirsi cariche tra il Frente Sandinista e il Partido Liberal. Quando poi queste menzogne vengono continuamente ripetute e vengono dette anche dallo stesso Presidente della Repubblica, alla fine la gente ci crede.
Lo stesso presidente, per far credere alle proprie bugie, è ricorso alla Corte Centroamericana de Justicia per impedire le riforme e questo porta a una grande instabilità nel paese. E' lo stesso presidente che solo poche settimane fa voleva far sparire la Corte Centroamericana di Justicia perché la considerava inutile e che due anni fa aveva affermato che la stessa Corte non aveva giurisdizione in Nicaragua....ora, perchè gli fa comodo, dice il contrario.
Ma che cos'è quello che stiamo approvando e ratificando con questo storico comunicato?
La Legge delle Cooperative con cui si beneficeranno più di 350 mila famiglie associate in cooperative di consumo, risparmio e credito, produzione, servizio pubblico, cultura e così via.
E' forse un male per la gente? E' chiaramente un male per l'oligarchia che vuole maggior ricchezza per i ricchi e maggior povertà per i poveri.
La legge di Trasferimento di Fondi ai municipi del Nicaragua. Per questo presidente e per l'oligarchia è sicuramente un male passare la percentuale dei trasferimenti ai comuni dal 4 al 6 per cento del Bilancio della Repubblica.
E' anche questa una legge che beneficia i deputati? Per nulla, perché è una legge che risponde alle esigenze urgenti dei 152 comuni del paese che hanno bisogni di fondi per sviluppare i propri progetti che beneficino la popolazione locale.
La Legge di Contrattazione di professionisti e tecnici nicaraguensi con cui si starà difendendo il lavoratore nicaraguense che è costretto ad emigrare per cercare lavoro, mentre ai tecnici stranieri gli si dà lavoro con uno stipendio molto più alto. Anche questo non va bene?
La Legge della Superintendenza di Servizi Pubblici. Non c'è un solo nicaraguense che non si lamenti dell'inefficienza e delle irregolarità di chi fornisce i servizi basici come acqua, luce e telefono.
Alte tariffe, scarso servizio, mancanza di acqua. La Asamblea si sta prendendo l'autonomia di gestire gli enti regolatori dei servizi essenziali per poter difendere il cittadino, cosa che attualmente il governo non fa e la gente è la prima che prova sulla sua pelle questa inefficienza attuale.
La legge che crea l'Istituto Nicaraguense di Proprietà urbana e rurale. C'è una pressione permanente per risolvere una volta per tutte la tematica della proprietà perché il governo si è dimostrato incompetente in materia. Con questo Istituto si consegneranno titoli a più di 120 mila famiglie, beneficiando quasi un milione di nicaraguensi.
La Legge di Ordinamento delle Carte di Credito, che tocca gli interessi diretti dell'oligarchia. Andate a chiedere alla gente se è contro questa legge che regola il mercato delle carte di credito ed evita la tremenda speculazione che gli istituti di credito stanno facendo portando alla disperazione migliaia di persone che non riescono a pagare gli assurdi interessi che venivano applicati. Interessi da usura, interessi criminali.
La Legge di Diritto Lavorativo Acquisito che protegge i lavoratori di fronte al problema della globalizzazione, affinché non perdano i diritti lavorativi acquisiti con la Costituzione, con il Codice del Lavoro, i Contratti Collettivi, gli accordi della Organizzazione Internazionale del Lavoro. Chiunque arriverà a investire qui dovrà rispettare questi diritti e difenderà più di 700 mila lavoratori.
La Legge di riforma all'Istituto della Previdenza Sociale. Si vuole proteggere 320 mila assicurati e 60 mila pensionati perché le risorse del INSS non vengono amministrate bene e abbiamo prove sufficienti. Creeremo anche un ente di verifica di come si utilizzano i soldi che l'istituto raccoglie.
Esiste il progetto per la costituzione di un Fondo per l'incentivo alla produzione. La banca pubblica è sparita e non esiste più finanziamento per i piccoli e medi produttori. E' nostro dovere incentivare e proteggere la produzione nazionale e quindi è necessario un meccanismo di credito che riattivi l'economia e che crei lavoro e occupazione.
Queste sono le leggi che si aggiungono alle riforme alla Costituzione che riguardano la ratificazione da parte della Asamblea di ministri e ambasciatori. E' una misura necessaria per avere un maggiore controllo e maggiore efficienza da parte delle persone che gestiranno ruoli importanti nel paese come i ministri.
Siamo convinti che questa sia la strade di cui ha bisogno il Nicaragua.
Vogliamo, per finire, rivolgerci ai paesi che si dicono amici del Nicaragua affinchè siano rispettosi del nostro paese e delle nostre istituzioni".

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