Latina

comunicato

Colombia: la Comunità di Pace di San Jose de Apartado Uraba alla ricerca di corpi dei loro compagni uccisi

ringraziano la comunità internazionale per l'appoggio alle loro lotte per la digintà , la giuatizia ed i diritti umani e sociali
27 febbraio 2005
Comunidad de Paz de San Jose de Apartado Uraba, Antioquia

Grazie per vostre parole di solidarietà e le vostre manifestazioni di
appoggio che in questi momenti ci danno il coraggio necessario per
proseguire.

Oggi, 25 febbraio, circa 200 dei nostri compagni e compagne hanno
intrapreso la triste strada da San José fino alle frazioni di Mulatos e
Resbalosa alla ricerca dei corpi dei nostri amici. Sono circa 9 ore di
cammino attraverso un percorso accidentato ed il dolore che ci avvolge è
un ulteriore peso che ci portiamo sulle spalle. Attorno a San José abbiamo
visto una forte presenza militare della Brigata XVII (diciassette) i
contadini che arrivano dalle frazioni ci dicono che ci sono militari lungo
tutta la strada che da Buenos Aires arriva a Mulatos, cioè la strada che
deve percorrere la commissione. La commissione è accompagnata dalle
organizzazioni internazionali che fanno presenza in San José come PBI
(Peace Brigades International) e FOR (Fellowship of Reconciliation).
Benché sembri assurdo, nonostante le testimonianze e le prove, conserviamo
ancora qualche speranza, quella che nasce dal non avere visto con i nostri
ropri occhi la crudeltà che ci hanno narrato. È difficile accettare che
un altro essere umano, come ognuno di noi, sia capace di assassinare
freddamente famiglie intere, smembrare i loro corpi, gettarli in un fosso
al lato di una strada ed andare via tranquillamente. Certamente essi
sanno che tutta la strategia criminale e di impunità è molto bene
costruita e che le sue atrocità rimarranno senza punizione. Di ciò si
incarica lo stato colombiano. E noi possiamo chiedere solo giustizia anche
se sappiamo quello che conoscono anche gli assassini: che non esiste
giustizia. Né su questo massacro, né sui più di 100 crimini che abbiamo
sofferto, né sulle migliaia di crimini che hanno sofferto altre comunità.
Non importa che abbiamo tante prove, che sono state fatte tante foto, alla
fine ci diranno che non c'è un responsabile chiaro che si può accusare e
mettere in prigione.

La sola cosa unica che sì sappiamo è che NON C'È OBLIO. Che tutte quelle
persone assassinate continuano a restare con noi. Che i nostri compagni ed
i nostri leader sono morti per una causa che vale la pena: sognare
un'altra vita, una vita diversa dal convivere con il terrore, una vita
degna per noi, per i nostri figli.

Domani tornerà la commissione. Speriamo che le truppe dell'esercito non
tentino di fermarla e che rispettino le nostre vite ed il nostro lutto.

Un abbraccio fraterno in questi momenti di dolore,

COMUNITÀ DI PACE DI SAN JOSÉ DI APARTADO

Articoli correlati

  • Colombia: gli omicidi mirati non si fermano
    Latina
    Nel 2023 sono stati compiuti 93 massacri e circa 200 i lottatori sociali assassinati.

    Colombia: gli omicidi mirati non si fermano

    La pace totale resta un obiettivo difficile da raggiungere di fronte alla forza dell’oligarchia, delle transnazionali e delle milizie paramilitari di estrema destra.
    30 gennaio 2024 - David Lifodi
  • Colombia: gli ostacoli dei paras sulla via della pace
    Latina
    Narcos, oligarchia e milizie paramilitari contro il processo di pace promosso da Gustavo Petro

    Colombia: gli ostacoli dei paras sulla via della pace

    Senza un radicale cambiamento di rotta, che metta fine alla violenza sistematica dello Stato, la strada verso la pace totale auspicata da Petro resterà impervia.
    9 ottobre 2023 - David Lifodi
  • Il Guatemala provoca crisi diplomatica con la Colombia
    Latina
    Il presidente guatemalteco Alejandro Giammattei contro il suo omologo colombiano Gustavo Petro

    Il Guatemala provoca crisi diplomatica con la Colombia

    Giammattei utilizza il caso Odebrecht in chiave politica per riabilitare politici a lui vicini e attacca Petro e l’attuale ministro della Difesa colombiano Iván Velásquez, dal 2013 al 2017 alla guida della Comisión Internacional Contra la Impunidad en Guatemala (Cicig), auspicandone la cattura
    8 febbraio 2023 - David Lifodi
  • Le prime operatrici colombiane sulle linee elettriche imparano a mantenere accese le luci
    Sociale
    Potere alle donne

    Le prime operatrici colombiane sulle linee elettriche imparano a mantenere accese le luci

    Un lavoro difficile che richiede lunghi periodi lontane da casa, ma l’unica scuola per operatrici su linee ad alta tensione sta cambiando il modo di pensare in un ambiente dominato dagli uomini.
    16 gennaio 2023 - Soraya Kishtwari
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)