Uruguay: l'insediamento di Tabarè Vasquez
dopo 177 si insedia il primo governo di sinistra, dopo Lula ,Chavez e Kirchner si allunga la lista dei paesi progressisti in America Latina
1 marzo 2005
Nello Margiotta
Dall'anno dell'indipendenza , 1828, l'Uruguay era stato sempre dominato dai due partiti dell'oligarghia tradizionale, i Blancos e i Colorados, con la triste parentesi della dittatura militare tra il 1973 e il 1985.
Il sessanticinquenne Tabarè Vasquez si unisce agli altri presidenti che ,nei più importanti paesi dell' America latina , dal Cile al Brasile, dall'Argentina al Venezuela, rappresentano la sinistra o il centrosinistra, in un tentativo del continente di venir fuori dai disastri economici e sociali in cui lo avevavo gettato le politiche neoliberiste : ad essi si potrebbero unire a fine anno sia il Messico, con Lopez Obrador che la Bolivia con Morales.
Tabarè Vasquez, medico oncologo ed appassionato di calcio, viene da una famiglia operaia di un quartiere povero di Montevideo ed è stato sindaco della capitale negli anni '90 e candidato sconfitto del Frente Ampio nelle precedenti due tornate elettorali.
Da lui non si ci aspettano rotture traumatiche sia da un punto di vista economico che politico. La spaventosa crisi economica-finanziaria del biennio 2002-2003 era stata supererata dall'intervento benevolo del FMI e dal prossimo mese ripartiranno le trattative per rinegoziare le condizioni di pagamento dell'enorme debito che attualmente è pari al 100% del PIL.
Altro banco di prova del nuovo governo sarà la giustizia per i desaparecidos vittime dela dittatura, mentre sul piano politico gli USA sono preoccupati per la ripresa dei rapporti diplomatici con Cuba , che il precedente governo aveva interrotto nel 2002, proprio su pressione USA.
Alla cerimonia di insediamento, per l'Italia, parteciperà il sottossegretario Bettamio, e, con tutto il rispetto, non si può parlare di delegazione di alto livello per un paese che può vantare quasi la metà della popolazione, come discendente dei propri emigranti
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