Solo dopo essersi resi conto della morte apportata dall’attività mineraria nel Valle de Siria il ministero d’ambiente honduregno ha deciso di citare la compagnia per danni ambientali.
la domanda di legni pregiati da parte dei consumatori occidentali sta sviluppando il taglio illegale di questi alberi centenari che rischiano l'estinzione con gravi danni per l'ecosistema
la tragedia del Guatemala ha degli aspetti grotteschi: un oddi suoi villaggi, Panabaj è stato dichiarato inabitabile fino a quando sarà considerato un camposanto : gli abitanti, circa 1400 persone, furono sotterrati da una frana di fango e pietre cha ha dato sepoltura alle loro miserie senza labili ed epitaffi.
l'uragano ha lasciato un quadro dantesco di morte e distruzione spingendo il paese ancor di più nel pantano di povertà e violenza in cui vive da più di dieci anni
Migliaia di contadini “campesinos” si mobilitano per protestare contro lo sfruttamento di un giacimento minerario che contaminerebbe le acque della loro regione.Almeno un manifestante morto negli scontri con la polizia nel sito dove si é installata la miniera.
Tra l'agosto del 2003 e lo stesso mese del 2004 è scomparsa una porzione di foresta amazzonica brasiliana pari a 26mila chilometri quadrati, un'area più estesa dell'intera Sicilia, o quanto la somma di Israele e i Territori Palestinesi occupati
Le organizzazioni ecologisti denunciano che l'azienda Barrick Gold, di cui è socio l'ex presidente statunitense George Bush, sta cercando di rimuovere più di 20 ettari di ghiacciai per estrarre oro e altro metalli
Il vuoto di democrazia e legalità ad Haiti come con-causa dell'altissimo numero di vittime e del disastro ambientale seguìto al passaggio dell'uragano Jeanne.
un' alga, la Lemna SP, ha occupato circa il 15% della superficie del lago e minaccia di esterdersi sempre piu', redendo inutil ii tenttivi di sradicarla
I bananeros non si arrendono. La lotta per la giustizia contro le multinazionali Usa va avanti e la gente continua a morire perché contaminata dal Nemagon
Il Rio Escondido, un affluente del Rio Bravo generalmente a secco, ha improvvisamente rotto gli argini, innondando sette colonie, distruggendo 4000 case
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