Il presidente Noboa ha deciso di revocare il permesso di soggiorno alla giornalista residente da 20 anni nel paese. Da quando la destra neoliberista è tornata a Palacio de Carondelet sono stati molti i reporter costretti a lasciare il paese.
5 agosto 2024 - David Lifodi
Norma Sancir, da nove anni, attende di essere scagionata dalle accuse di “disordine pubblico”
Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.
18 marzo 2024 - David Lifodi
Descritto come un coyote, in realtà il reporter racconta da anni il dramma della migrazione
Campagna di odio contro il giornalista accusato di essere il promotore della carovana dei migranti partita da San Pedro Sula e arrivata al confine con gli Stati uniti
17 novembre 2018 - David Lifodi
Nel 2017 sono stati assassinati 42 operatori dell'informazione
Nel silenzio dei media internazionali il Messico va verso una svolta autoritaria. Come lo svedese Leonardo Henrichsen, il 29 giugno 1973 a Santiago del Cile, anche Brad Will, il fotografo di Indymedia assassinato venerdì, ha visto in faccia la propria morte. Mentre proprio in queste ore sta scatenandosi la repressione senza limiti ad Oaxaca, nel Sud del Messico, e si avvicina l'insediamento dell'illegittimo presidente neofalangista Felipe Calderón, le pacifiche proteste popolari non accettano di piegarsi all'abuso e le destre sono pronte a tutto per normalizzare il paese. Da Oaxaca, sempre più disperatamente, chiedono una sola cosa: informare.
Nel primo semestre del 2006 erano stati nove i giornalisti assassinati nel
continente. In appena tre mesi, luglio, agosto e settembre, altri 13 sono
stati assassinati in quella che è una vera e propria guerra a bassa
intensità contro la libertà di stampa nel continente. solo in questo
decennio sono centinaia i giornalisti assassinati in America Latina. Al
primo posto la Colombia, con 83 morti, seguita da Messico e Brasile.
9 ottobre 2006 - Gennaro Carotenuto
Il giornalista Wilson Garcia Merida arrestato con l’accusa di
narcotraffico
Quasi 24 ore senza assistenza legale, ammanettato, minacciato e
percosso, con una sentenza di morte non scritta che gli pende sulla
testa. Questa l’incredibile storia di un giorno di ordinaria follia a
Cochabamba, un giorno terribile dal quale Wilson Garcia Merida è
riuscito a sopravvivere grazie a molta fortuna e alla decisione di un
giudice onesto.
Argentina: Mariano Saravia, giornalista e scrittore, ha denunciato mercoledì scorso le continue minacce ricevute dopo la recente uscita del suo libro “La sombra azul”
nella città di Estelì, all'alba del 14 agosto è stato assassinato il giornalista e direttore dell' Unione dei Giornalisti del Nicaragua (UPN), Adolfo Olivas Olivas. Apparentemente l'assassino fu un tassista che si è dato alla fuga dopo avergli sparato due colpi. Il giornalista era stato minacciato di morte in almeno tre occasioni per articoli apparsi su La Prensa sulle relazioni del narcotraffico con il potere economico nella città di Estelì
21 agosto 2005
Un'indagine delle Nazioni Unite rivela che il periodo peggiore ha coinciso con la presidenza di Salinas de Gortari
undici giornalisti sono stati assassinati i nsei paesi dell'America Latina nei prim isette mesi del 2005, mentre restano impuniti in tutto il pianeta un migliaio di crimini contro gli organi di informazione
Ma in Argentina si tenta di ridurre al silenzio i mezzi di comunicazione indipendenti e in Guatemala tre reporter sono stati minacciati di morte nelle ultime settimane
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