Nello stato di San Paolo l’Operação Escudo miete vittime tra le fasce sociali più povere e marginali. Nel mirino i giovani delle periferie, i favelados e gli afrobrasiliani.
Con l’obiettivo di stimolare la crescita della piccola e media impresa e garantire la sicurezza alimentare alle famiglie nicaraguensi, il “megaministero” incorporerà vari istituti e programmi di grande rilevanza. Ricerca finanziata dalla Banca mondiale rileva ulteriore diminuzione della povertà in Nicaragua
12 luglio 2012 - Giorgio Trucchi
La popolazione del Corredor Seco soffre maggiormente gli effetti della crisi alimentare
Per gli abitanti delle zone più povere del paese il programma «Fame zero» varato da Lula ha voluto dire il ritorno alla vita. Tutti devono riconoscerlo ed è per questo che nelle aree interne del Nordeste il voto per il presidente uscente sarà intorno al 70 per cento
l' 80% della popolazione nicaraguense vive co nmeno di 2 dollari al giorno: pesa su questo indice di povertà la richiesta del FMI di ridurre al massimo la spesa pubblica:le conseguenze sono drammatiche
migliaia di latinoamericani nei due decenni '60 e '70 soffrirono l'esilio a causa delle dittature militari; niente di quello che capitò allora si avvicina alla tragedia che vivono gl iesiliati di oggi; uomini e donne che cercanoi di scappare dalla miseria e dalla fame regnate nei loro paesi
appena il 40% dei lavoratori occupati in America Latina e nei Caraibi è provvisto di qualche tipo di sicurezza sociale. E' urgente migliorare la copertura sanitaria, pensionistica e dei programmi sociali che combattono la povertà per avanzare verso uan società più solidale
La notizia è vecchia di qualche giorno, ma è stata talmente occultata che è stato difficile recuperarla e... non vi salti in mente di cercarla sulla stampa italiana: pubblicarla sarebbe stato alto tradimento! E' perfino imbarazzante scrivere che, secondo il Programma Mondiale Alimentare (PMA) delle Nazioni Unite l'unico paese del continente americano (Stati Uniti compresi) libero dalla denutrizione è Cuba.
Autonomizzazione dell'economia e indebolimento degli stati-nazione. Conglomerati privati che agiscono a livello planetario senza controllo. Deforestazione, desertificazione, surriscaldamento climatico, malattie infettive e fame.
Basterebbe che venisse ritirato appena il 4% dalle 225 maggiori fortune del mondo per dare cibo, acqua, salute ed educazione a tutta l’umanità. Questi sono dati dell’ONU del 2004. Intanto 30 milioni di persone ancora muoiono di fame
Una ricerca del CEPAL ha stabilito che il 18,6 % della popolazione dell'america altina e de caraibi, cioè circas 96 milioni di persone vivono in estrema povertà
Nel'ultima decade la povertà nelle comunità indigene del Messico, praticamente non è diminuita, benchè risulta martginalmente inferiore per la popolazione messicana non indigena, ha rivelato una recente informativa della Banca Mondiale
indagine del Cepal ( commissione economica per l'america latina e i Caraibi) indica che per la prima volta nella storia dell'america latina, la disoccupazione è diventato , con la violanza, il principale problema
Chavez considera l'economia socialista l'unica alternativa per i problemi del ricco paese petrolifero dove circa l' 80 % della popolazione ivve in povertà
Il Nicaragua esplode. Venerdì scorso, dopo una giornata di duri scontri tra studenti e corpi speciali della Polizia (antimotines), il Presidente della Repubblica Enrique Bolaños ha convocato una conferenza stampa per dire alla popolazione che tutto era tranquillo.
Lo studio del Programma dell'ONU per lo sviluppo (pnud) è giunto a questa conclusione, attualmente in Brasile 15,6 milioni (9 %) di persone vivono in condizioni da fame, secondo stime della FAO
Ha provocato molta sorpresa e commozione l'allontanamento del reverendo Roberto Pineda, pastore luterano che da molti anni serviva la Chiesa Luterana salvadoregna a causa della pubblicazione di una sua lettera in cui denunciava il massiccio allontanamento di preti che manifestavano con il popolo
Sociale.network