La "guerra contro il terrore", considerata dall'ultima relazione di Amnesty Internazional come una rinnovaat fonte di violazioni dei diritti umani, minaccia di estendersi all' america Latina contro i movimenti indigeni che chiedono autonomia e rifiutano la globalizzazione neoliberista
L'nvito è a continuare a sostenere la difficile lotta di coloro che sono
chiamati a costruire l'autonomia pur in condizioni di estrema emergenza,
"perché si vive in resistenza due volte, come zapatisti e come profughi".
A colloquio con Jorge Luis Hernàndez Castro e Michael W. Chamberlin del "Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomeo de Las Casas" sulla carrovana dei Giovani Comunisti da ieri in Messico,Chiapas, la violenza dei paramilitari, le complicità del governo
Nei primi giorni di aprile di quest'anno una delegazione dell'F.C.
Internazionale, accompagnata da un giornalista di PeaceReporter e da un'esponente del direttivo di Emergency, ha fatto visita a La Garrucha, storico
caracol zapatista, invitati dalla Giunta del Buen Gobierno.In questa circostanza il Sub Comandante Insurgente Marcos ha fatto pervenire una lettera, che il sito www.peacereporte.net riporta in versione integrale. Anche in spagnolo per non perdere le sfumature migliori.
11 maggio 2005 - Marcos
A Firenze la delegazione indigena ha presentato i risultati del Secondo Vertice dei Popoli Indigeni di Abya Yala
Dopp 25 giorni i prigionieri politici Jaime Marileo Saravia, Juan Carlos Huenulao, Patricio Marielo Saravia, Jaime Huenchullán e Jorge Manquel, hanno concluso il loro sciopero della fame
L' ACNUR, l'alto commissario dell' ONU per i Rifugiati, lancia l'allarme sulla possiiblità che le popolazioni indigene colombiane possano abbandonare i loro villaggi nei prossimi anni a causa del conflitto armato
Vedono le presunte operazioni antidroga nella regione del Chocò - che va avanti da una decade - come parte di una campagna, intrapresa dalle multinazionali e appoggiata dal Governo, per scacciarli dalle loro terre
Comunicato Urgente in occasione delle proteste nazionali delle organizzazioni
popolari honduregne contro la ratifica del Trattato di Libero Commercio
da parte del Congresso Nazionale
A sette anni dalla strage di Acteal rimangono insabbiate le responsabilità dello stato; le grandi opere del governo nei Montes Azules creano sfollati ambientali
L’Honduras viene definito la “Repubblica delle banane”. Questo
“riconoscimento” deriva dal fatto che sin dall’inizio del secolo
scorso il Paese é stato gestito e diretto (indirettamente e non) dalle
grandi imprese bananere nordamericane.
"Gli oppressori sono codardi e presto saranno sconfitti. Sono molto ricchi ma sono pochi; noi al contrario siamo poveri, però siamo molti. Noi gattini, uniti, sconfiggeremo la tigre".
Così Marcelino Miranda, leader indigeno della comunità lenca di Montaña Verde, municipio di Gracias, dipartimento di Lempira, in Honduras, salutava amici ed amiche
Amnesty Internazionale oggi ha dichiarato che considera prigioneri politici i dirigenti indigeni Leonardo e Marcelino Miranda, riconoscendo che le accuse nei loro confronti si basavano su motivazioni politiche e che non sono statti sottomessi a un giusto processo.
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