Bush lo ha voluto ed è legge. Il muro che divide l'America in due sarà ampliato a 1.226 km di cemento, metallo e torrette ipertecnologiche per una faraonica commessa da 9 miliardi di dollari a beneficio del complesso militare-industriale statunitense. Il confine tra Stati Uniti e Messico-violato la scorsa settimana dal Subcomandante Marcos-causerà ancora più lutti e tragedie. In appena un decennio i Vopos a guardia della frontiera statunitense hanno infatti ammazzato almeno 500 cittadini, mentre altri 4.000 sono morti di stenti. Perfino il presidente messicano uscente, Vicente Fox, definisce il muro "vergognoso".
Oggi riprendono le votazioni all'ONU per l'elezione del membro latinoamericano in Consiglio di Sicurezza. All'ordine del giorno c'è la scelta tra il candidato degli Stati Uniti, il Guatemala e il Venezuela, che rappresenta buona parte dell'America Latina e dei non allineati e che doveva sostituire in una normale rotazione l'Argentina. L'opposizione viscerale degli Stati Uniti al Venezuela e la candidatura del Guatemala in tal senso, avevano provocato un impasse difficile da sbloccare
Sia Hugo Chávez che Lula da Silva corrono verso una trionfale riconferma elettorale. Per Lula è la consacrazione dopo essere stato costretto al ballottaggio da giochi sporchi. Per Chávez, atteso il 3 dicembre alla riconferma, non c'è proprio storia: è lui il leader della Rivoluzione bolivariana ed ha almeno il doppio dei voti del suo rivale. E intanto la Farnesina, per fare il proprio interesse nazionale, e non votare contro il Venezuela all'ONU, sta facendo infuriare Washington.
23 ottobre 2006 - Gennaro Carotenuto
Alianza Pais si ferma al 23%, Pachakutik bloccato al 2%
Desaparecidos, dossier falsi, servizi segreti in azione, brogli elettorali, la battaglia all’ONU, un colpo di stato imminente in Bolivia e la vita minacciata di militanti e dirigenti politici. Per la primavera latinoamericana arriva l'ora della prova contro la reazione.
Nonostante sia un critico duro di quel che gran parte della sinistra brasiliana ha considerato deviazioni programmatiche del governo Lula, l’economista João Pedro Stédile, membro del coordinamento nazionale del MST avverte: quello che è in gioco ora è il progetto politico per il paese.
9 ottobre 2006 - Verena Glass - Carta Maior
Il Pt negli ultimi anni ha smarrito le sue origini
Il Brasile vota domani per eleggere il presidente, tutta la Camera, un terzo del Senato,i governatori e i deputati dei 27 stati. Unica incertezza, dopo una campagna elettorale senza gli entusiasmi del 2002, l'impatto degli scandali sulla vittoria di Lula, data per sicura
Dalla diplomazia del petrolio al movimento dei non allineati, il Venezuela porta avanti la sua candidatura. L’opposizione di Washington che preferisce il più mansueto Guatemala
Il leader del centrosinistra Lopez Obrador acclamato da centinaia di migliaia di manifestanti. Una grande manifestazione acclama «Amlo», che darà vita a un governo parallelo. Gli attacchi della destra, della chiesa e della stampa. E Marcos comunica: marcerò di nuovo.
Oscar Chacòn, dell’Alleanza Nazionale delle Comunità latinoamericane e caraibiche. «La stretta di questi mesi ha origine con la pubblicazione del censimento nel 2001»
Ultima, inappellabile sentenza sulle elezioni presidenziali: per lo 0,58% «vince» Felipe CalderonMa Lopez Obrador non ci sta, annuncia un governo-ombra e dice ai suoi sostenitori accampati in piazza da un mese: contare i voti non basta, bisogna rifondare il paese
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