la repressione degli insegnanti ad Oaxaca a meno di 20 giorni dalle elezioni è la dimostrazione del deterioramento di una politica governativa sempre più favorevole agli interessi dei settori privilegiati della politica e dell'economia
Nello scontro tra le forze che si richiamano al neoliberismo e quelle che si oppongono non è detto che in Perù abbisno vinto le prime: Alan García sarà costretto a concertare la sua politica con Humala
il futuro governo di Alan García non guiderà una corrente latinoamericana di opposizione al presidente Hugo Chávez, si puntualizza dalle file del nuovo presidente, benchè il suo trionfo sia stato festeggiato a Washington come un contrappeso a Caracas
La Colombia ha rieletto l'attuale presidente Alvaro Uribe,con il 62% dei voti per il periodo 2006-2010: il candidato della destra, del continuismo e dell' impero ha vinto con un'ampia maggioranza, ma c'e' stata una elevata astensione (55%), mentre il candidato del Polo Democrático Alternativo, Carlos Gaviria, ha ottenuto il secondo posto ottenendo un record per la sinistra in una elezione presidenziale
16 anni dopo essere stato il protagonista della più criticabile gestione del governo del paese, Alan García Pérez, il candidato del vecchio partito di Haya de la Torre,tornerà ad occupare la Casa di Pizzarro
la nazionalizzazione degli idrocarburi in Bolia ha porpdotto in Brasile una fuoriosa onda di opinioni patriottiche che esige dal governo uan reazione più ferma nel difendere gli interessi nazionali, senza tener conto dei medesimi interessi di altre nazioni
Nella prima intervista da 5 anni Marcos attacca tutti i candidati (anche quello di sinistra), denuncia che le televisioni hanno sostituito la politica e assicura: Non siamo noi il conflitto, lo rendiamo solo evidente Prima la classe politica governava i media, poi ha governato con i media, ora è governata dai media Felipe Calderon è un Hitler, Madrazo un criminale, Obrador un ingannatore: nessuna differenza pratica
una volta ancora la maggiornazai colombiani avanzanoi co npasso fermo verso la costruzione di una ltro paese possibile e necessario per la via democratica e in pace, preparando una mobilitazioen massiccia per le elzioni presidenziali in cui cresce l'appoggio alla caniddatura del senatore Carlos Gaviria
l'opposizione venezuelana che solo una settimana fa discuteva se partecipare o meno alle prossime consultazioni elettorali, improvvisamente ha presentato una mezza dozzina di candidati alla conquista della presidenza a dicembre
Continua senza sosta la politica di intromissione ed ingerenza dell'Amministrazione Bush in Nicaragua ed era dai tempi della guerra degli anni 80 che non si vedeva un coinvolgimento così diretto ed assiduo del Governo nordamericano in questo paese.
l'intervista rilasciata dal presidente haitiano René Preval,, nel suo recente viaggio a Cuba, alle giornaliste Rosa Miriam Elizalde e Arleen Rodríguez Derivet, è un buon motivo per guardare la realtà haitiana in una prospetiva storica
Il presidente eletto Rene Preval ha fatto un viaggio a Cuba con l'obiettivo di migliorare l'integrazione dei paesi dell'area caraibica, perchè è di questo che necessità il paese e non di una tutela imperiale , benchè cammuffata da intervento umanitario
18 aprile 2006 - Agenzia giornalistica del Mercosur
dichiarazione di Fidel Castro a Ignacio Ramonet nel suo libro "Fidel Castro, biografía a due voci"
il ciclo elettorale latinomaericano, iniziato con le elezioni di Evo Morales in Bolivia, di René Preval ad Haití e di Michelle Bachelet in Chile, si concluderà con le elezioni argentine nel 2007
Ollanta Humala si avvia a vincere il primo turno nelle elezioni peruviane. Con la metà dei voti scrutinati ha il 27% dei suffragi contro il 26% della candidata fondomonetarista Lourdes Flores e del candidato "craxiano" Alan García. Come si vede è un risultato parzialissimo e l'unica sicurezza è che a maggio si andrà ad un ballottaggio.
una reale festa civica ha ravvivato le principali strade della capitale paraguaiana la scorsa settimana quando 35 mila persone sono scese in piazza, in nome della "Resistenza cittadina", contro il progetto dittatoriale del presidente della Repubblica,Nicanor Duarte Frutos.
«Il Perù è ingovernabile», sentenziò Simón Bolívar quasi duecento anni fa. L’incertezza e la confusione che precedono il voto di domani danno ragione al Libertador.
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