Evo Morales, dirigente del Movimento per il Socialismo (MAS), è il nuovo presidente della Bolivia. Un altro paese dell'America Latina ha un governo di sinistra.
il trionfo di Evo Morales e del MAS in Bolivia è un fatto irrimediabile. Washington e la destra latinoameircana sono furiosi. Con il 51% dei voti scrutinati (l'87% del totale sino a lunedì) e un vantaggio dewl 10% su il rivale più prossimo, lo scarto più alto dal 1982, è un fatto tanto importante quanto lo fu il Potosi. Ne gla gigantesca truffa di quasi un milione di voti rubati("epurati") potrà cambiarlo
Per la prima volta nella storia del Paese, il Presidente della Repubblica non è un bianco e sarà eletto con oltre il 50% dei voti scrutinati. Così dicono i dati non ufficiali della notte, così dice la gente nelle piazze. La nomina ufficiale del sindacalista aymara Evo Moralers sarà fatta il prossimo 19 gennaio 2005.
Il governo colombiano e l'ELN hanno iniziato a l' Avana un dialogo esplorativo senza condizionamenti e con una agenda aperta, seguito da vicino dai rappresentanti della società civile e della comunità internazionale
Se queste elezioni andranno avanti,sarà come fare un balzo indietro ai tempi in cui gli Stati Uniti erano in grado di destabilizzare, rovesciare e rimpiazzare un governo eletto che non gli piaceva.
Il lider cocalero Evo Morales del MAS( movimineot al Socialismo) ha terminaot la campagna elettorale al primo posto nei sondaggi, con poco piu' del 34% delle intenzioni di voto: avrà come principale avversario Jorge "Tuto" Quiroga,, del PODEMOS (poder democratico social), con cinque punti in meno in percentuale
Nessuna sorpresa nel primo turno delle presidenziali cilene. Michelle
Bachelet, (da pronunciare Micelle Bacelet e non alla francese) candidata della Concertazione che governerà il Cile da qui all'eternità, ha stravinto.
Fissate per l'11 dicembre le votazioni per sostituire l'uscente presidente Lagos e i membri delle camere. La Bachelet potrebbe essere la prima donna a insediarsi alla Moneda. I problemi più sentiti sono la tutela dei diritti dei lavoratori, il diritto alla salute e l'educazione, ma sui bus, nei negozi, e nelle strade c'è sfiducia, perchè "i ricchi tutelano solo i loro interessi".
in condizioni ambientali resi difficili dall'esplosione di un oleodotto, da una forte campagna mediatica e intimidazioni(generati dai media privati) il popolo venezuelano è andato a votare per le elezioni parlamentari; alcune considerazioni sul tasso di astensione
Gli Sati Uniti stannno cercando di delegittimare una volta ancora il governo venezuelano con il ritiro di quasi tutte le forze politiche di opposizione dalla prossima consultazione elettorale
l' EZLN ha fatto unpasso importante nella sua nuova campagna "altra": la dissoluzioone del Fronte zapatista di liberazione nazionale (FLZN) per creare qualcos'altro di tipo nuovo con una aggregazione programmatica con le catrateristiche fondamentali di essere anticapitalista e di sinistra
Sader attacca molto duramente Lula, ma ancor più duramente quella parte della sinistra (in particolare quella che ha dato vita al nuovo partito PSOL) che sembra ignorare l’esistenza della destra e dell’imperialismo e investe tutte le proprie energie nell’attaccare PT e governo. Male con Lula, peggio senza di lui, conclude.
25 novembre 2005
Secondo i politologi è probabile un alto astensionismo
Mettiamo le cose al loro posto, una volta per tutte. Anche perché dall'Italia se ne sa poco e se ne capisce ancora meno. La crisi diplomatica tra Messico e Venezuela non è derivata da presunte intemperanze verbali di Hugo Chávez verso Vicente Fox, presidente del Messico in nome e per conto degli interessi del governo degli Stati Uniti ed ex-gerente della Coca-Cola Messico.
un giudice cileno ha ordinato l'arresto preventivo dell' ex presidente peruviano Alberto Fujimori, il cui arrivo impr4evisto a Santiago ha introdotto nuovi elementi, di difficile decifrazione , al momento, nel conflitto tra i due paesi per i limiti delle acque territoriali
Il candidato di Juntos Podemos Mas ha partecipato alla manifestazione contro Bush e incontrato il presidente del Venezuela Hugo Chavez e il leader boliviano Evo Morales. Dopo il secondo dibattito tra i 4 candidati a presidente, che si terrà a Santiago il 16 novembre, Hirsch ha in programma un viaggio a Cuba e un incontro con Fidel Castro
Sociale.network