Succedono cose interessanti rispetto alla stampa e all'America Latina. Succede per esempio che El País, giornale nato dall'antifranchismo militante e legato a doppio filo con il PSOE, nella sua edizione internazionale -ovvero messicana- sia schierato al 100% con il neofalangista Felipe Calderón. E´ vomitevole come un quotidiano con quella storia -e per il quale non mi pregio piú di aver lavorato a metá degli anni '90- si spelli quotidianamente le mani per un signore che poteva fare al massimo il sottosegretario con Francisco Franco, perché sarebbe stato considerato troppo di destra, e che ha giá designato come ministro dell'interno un riconosciuto repressore, torturatore e assassino come Francisco Ramirez Acuña, ex governatore panista di Jalisco. Silenzio del País.
Uno spirito caustico come Daniel Chavarría, scrittore e rivoluzionario uruguayano, ha liquidato l'episodio dell'espulsione da Cuba di Francesco Battistini del Corriere della Sera e di Francesca Caferri de la Repubblica, insieme a due o tre politici polacchi, con una battuta crudele "Meno male! A Cuba i giornalisti li espellono, in Iraq invece la truppa d'occupazione nordamericana spara loro addosso".
proteste di RSF per l'irruzione di funzionari della commissione nazionale delle telecomunbicazioni (conatel) e di 5 militari nei locali di Radio Alternativa, avvenuta il 10 maggio, e per il sequestro del materiale emittente della radio
Dei 38 articoli modificati, cinque minacciano direttamente la libertà di stampa, aggravando le pene per determinare reati a mezzo stampa, inducendo i giornliasti ad una autocensura nelle loro critiche all'autorità, per timore di incorrere in gravi punizioni
27 marzo 2005 - Reporters sans Frontiers
Minacce su chi pubblica libri di paesi soggetti ad embargo da parte di Washington
L'OFAC ha proibito la pubblicazione di libri come un'enciclopedia della musica cubana, un'antologia della letteratura ed un'opera sulla prevenzione dei terremoti
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