Pasqua
Non sono credente. Ma ho sempre avvertito il profondo rispetto per i crocifissi della storia. Gesù li amava. Oggi invece sono dimenticati da tanti che celebrano la Pasqua come un semplice rito religioso. Gesù fu crocifisso, anche lui. Come gli schiavi romani che si ribellavano. La mia Pasqua è stata sempre un riconoscimento verso la scelta preferenziale di Gesù: i perseguitati, gli oppressi, i poveri, gli emarginati.
Dice padre Alex Zanotelli: "Dobbiamo essere con i crocifissi della storia, ma nella certezza che Dio non vuole tanta sofferenza. So che lui sta dalla loro parte". E mi ha commosso vedere papa Francesco chiedere nelle scorse ore scusa per tanti credenti incoerenti, colpevoli o distratti, e dichiarare la sua vicinanza ai migranti, a chi fugge dalla guerra e dalla miseria. Non senza trovare ostilità e pregiudizi. L'esatto opposto di ciò che questi giorni dovrebbero insegnarci.
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