Dai veleni dell'Ilva al puzzo dell'inchiesta di Potenza
Leggo su Avvenire di «un’incessante attività di raccomandazione, persuasione, sollecitazione, svolta nei confronti di chi era in grado di determinare la nomina di Capristo su membri del Csm» e su «persone ritenute in grado di influire su questi ultimi». In cambio, "l’ex procuratore di Taranto, Capristo, avrebbe provato a far ammorbidire le posizioni della Procura verso l’azienda".
Avvenire (che non è un quotidiano giustizialista) basa tali informazioni sulle carte dell'inchiesta in corso.
Siamo solo all'inizio, a mio parere.
Prevedo un effetto domino che potrebbe portare a far dilagare un'inchiesta gemella ad Ambiente Svenduto, di proporzioni incontrollabili, ancora più inquietante della precedente. Che ILVA inquinasse lo si sapeva. Ma qui si arriva a un livello di manipolazione delle istituzioni inusitato. Un potere occulto - con manovre bipartisan - ha tentato di fermare a Taranto l'intransigenza della magistratura prima dall'esterno e poi dall'interno.
Questo mi pare che emerga dalla carte dell'inchiesta in corso.
Tale potere contava su uomini di tutti gli schieramenti. Da destra a sinistra.
Adesso sono scattati alcuni arresti. ILVA si sta confermando come un grande scandalo non solo ambientale ma anche politico e morale. Uno dopo l'altro, vedrete (sempre che lo si voglia vedere), emergeranno coloro che non si sono opposti a questa deriva illegale: i protagonisti e i complici, ma anche gli spettatori compiacenti, o gli ignavi.
Il puzzo del compromesso e della complicità lo abbiamo sentito più e più volte. Sta adesso diventando nauseabondo.
E terribile è l'indifferenza di quella sinistra che gridava contro Berlusconi e oggi sta zitta per cose enormemente più gravi. E' il momento di esigere una politica più capace di indignazione, più vicina alla gente, più trasparente e onesta, meno parolaia e demagogica, più severa verso quelli che ci tradiscono e che ci svendono per la loro carriera personale. Esigiamo, esigiamo, è il nostro momento, i cittadini attivi devono appoggiare questa inchiesta della Procura di Potenza e farne una bandiera di onestà e di trasparenza.
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