Laboratorio di scrittura

La ribellione di un soldato alla guerra

"Non dimenticarmi"

Mia mamma ha vissuto a Lugo di Romagna gli anni terribili della seconda guerra mondiale, con i tedeschi che entravano nelle case e terrorizzavano le persone. Ma non tutti erano uguali. C'erano soldati che avrebbero voluto disertare, e un giorno un soldato le scrisse parole bellissime.
21 giugno 2021
Mia madre ha vissuto a Lugo di Romagna gli anni terribili della seconda guerra mondiale, con i tedeschi che entravano nelle case e terrorizzavano le persone. Ma non tutti erano uguali e, in mezzo alla tragedia, c'erano soldati che avrebbero voluto disertare e che avevano ben chiari i valori per cui vale la pena vivere.
Mia madre, Fiorenza Rambelli, conserva un libricino, con pagine ingiallite.
Me lo mostra. Lo sfoglio. Ci sono scritte in tedesco. Sono di un soldato di origini austriache. Entrò nella casa mia madre con animo diverso. E le scrisse queste parole, che solo dopo tantissimo tempo abbiamo tradotto dal tedesco all'italiano:
"Non dimenticarmi. Quando il tuo vivere sarà leggero se il ricordo affiora e ti torna in mente il mio nome, fa che il silenzio scenda sulle tue labbra: non dimenticarmi".
Di quel soldato mia mamma ricorda solo il suo fare gentile, ma ignorava cosa ci fosse scritto in quel tedesco che lei non conosceva. 
 
A distanza di tanto tempo quei pensieri, scritti nel 1944, ci restituiscono tutta la gentilezza d'animo di quel soldato tedesco di origine austriaca che le aveva chiesto i vestiti civili. Per disertare e abbandonare quella guerra che non era la sua.
Mia madre aveva 16 anni e quel libricino, dalle pagine ingiallite, conserva tutta la tragedia e tutta la tristezza che un giovane soldato le avrebbe potuto esprimere.
"Ricordati di me"

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