Una piccola storia
Riconquistarci il Natale
Il bisogno di ringraziare, di ritrovare il sottile filo della gioia e della speranza. In una telefonata riscopri il senso della vita e di questi giorni così belli, difficili e confusi.
24 dicembre 2021
Oggi ho telefonato ad Anna e Monica. Non le conosco, ma mi sono fatto coraggio e ho fatto squillare il loro telefono per dire semplicemente: "Grazie". Diversi anni fa mia mamma, molto anziana, si perse per le strade di Taranto e non riusciva più a tornare a casa.
Anna e Monica sono due ragazze solari, la videro smarrita e la presero per mano. Era scesa l'oscurità. Ce la portarono a casa sorridenti: "Ecco la signora Fiorenza".
Un gesto bellissimo che non ho mai più scordato.
Avevo conservato il loro cellulare e, dopo tanti anni, sentivo che era arrivato il momento per ringraziarle di nuovo e di dare loro il BUON NATALE. Dopo qualche attimo di imbarazzo, ho detto: "Il Natale è l'occasione per dire grazie di nuovo. E di provare a ritrovare i sentimenti, i buoni sentimenti".
Chi mi ha risposto si ricordava benissimo.
Abbiamo avuto un sussulto così inteso di felicità che ci veniva da piangere. La commozione ci aveva conquistato. Era una telefonata improvvisa e inaspettata che solo il clima del Natale può rendere possibile.
Anna e Monica hanno permesso a mia madre di ritrovare la strada, e questo è forse il vero senso del nostro vivere assieme: aiutarci a ritrovare qualcosa. Illuminare l'oscurità e camminare insieme. In fondo ogni gesto verso una persona fragile e smarrita è un modo per riconquistarci il Natale.
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