"Per chi dobbiamo votare?"
E non ho mai risposto a questa domanda.
Ho sempre detto: vota per chi vuoi, ma vota persone oneste. E vota dopo aver controllato per bene i programmi e dopo aver letto la Costituzione italiana. Li ho invitati a considerare i valori della Costituzione italiana la bussola con la quale orientarsi nelle valutazioni e nelle scelte. Perché la Costituzione va ancora realizzata ed è compito dei partiti politici realizzarla.
Ma ho inoltre cercato di incoraggiarli a impegnarsi - in qualunque partito o area politica volessero scegliere - a farlo criticamente, ponendo anche domande scomode. Se il partito che hai votato ha cambiato idea su una cosa che hai a cuore, non devi continuare ad applaudirlo ma devi impegnarlo in un serrato confronto. Perché non gli chiedi: come mai il mio partito ha cambiato idea?
Ai miei studenti dico di essere cittadini attivi e di chiedere, di chiedere sempre. Abbiamo una grande opportunità di chiedere, soprattutto sotto le elezioni. Rinunciare a farlo, lavare i panni sporchi in famiglia, non è il metodo che serve a migliorare i partiti. Ci lamentiamo del fatto che i partiti peggiorano: ma la colpa è nostra. Abbiamo un legittimo diritto di chiedere conto delle scelte e spesso non lo esercitiamo, o addirittura giustifichiamo scelte sbagliate, che in cuor nostro disapproviamo. Ci sdoppiamo: la parte sincera e positiva di noi rimane silente e prende il sopravvento la parte peggiore, quella che giustifica tutto, anche ciò che non va giustificato, come soldatini inquadrati. Questo non va bene. I partiti peggiorano perché i loro elettori non sono esigenti! Non sono cani da guardia del partito che scelgono. E lo difendono anche quando sbaglia. Nel rapporto fra candidati ed elettori, questi ultimi si accontentano del ruolo dei tifosi negli stadi. E' sbagliato! Rendiamocene conto! Così non si migliorano i partiti, ma si blandisce il trasformismo e lo si incoraggia con la nostra inerzia se non addirittura con nostro applauso beota.
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