Alla mia mamma, testimone della seconda guerra mondiale
Favole al telefono
Le ho letto una favola di Gianni Rodari: "Il paese con l’esse davanti". Provate a leggerla ai vostri bambini, ai vostri nipotini. E, perché no, alle vostre mamme, o alle vostre nonne. Fate questo regalo a chi avete intorno. E' una favola per la pace.
11 ottobre 2022
Mia mamma ha 94 anni. Ma ha ancora tanta voglia di ridere e di ascoltare le storie che le leggo o che le racconto. Un tempo le leggevo il giornale, adesso non più. Troppo grande è il carico di angoscia che il mondo porta nelle nostre case. Stasera, prima che andasse a letto, al telefono le ho letto una favola di Gianni Rodari, tratta da... "Favole al telefono". Una di quelle geniali favole di Rodari pensata per i tempi bui. Ha come titolo "Il paese con l’esse davanti". Provate a leggerla ai vostri bambini, ai vostri nipotini. E, perché no, alle vostre mamme, o alle nonne. Fate questo regalo a chi avete la intorno. Parla alla fine della guerra. Ma Gianni Rodari con questa favola sa portare ugualmente il sorriso, con leggerezza e speranza, anche nelle serate di grande tristezza.
IL PAESE CON LA ESSE DAVANTI
Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con l’esse davanti.
“Ma che razza di paese è?” domandò a un cittadino che prendeva il fresco sotto un albero.
Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano.
“Vede questo?”
“E’ un temperino”
“Tutto sbagliato. Invece è uno stemperino, cioè un temperino con l’esse davanti. Serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole”.
“Magnifico”. disse Giovannino. “E poi?”
“Poi abbiamo lo staccapanni”.
“Vorrà dire l’attaccapanni”.
“L’attaccapanni serve a ben poco, se non avete il cappotto da attaccarci. Col nostro staccapanni è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c’è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo staccapanni e la stacca. C’è lo staccapanni d’estate e quello d’inverno, quello per uomo e quello per signora. Così si risparmiano tanti soldi”.
“Una vera bellezza. E poi?”
“Poi abbiamo la macchina fotografica, che invece di fare le fotografie fa le caricature, così si ride.
Poi abbiamo lo scannone.
“Brr, che paura”.
“Tutt’altro. Lo scannone è il contrario del cannone e serve per disfare la guerra”.
“E come funziona?”
“È facilissimo, può adoperarlo anche un bambino. Se c’è la guerra, suoniamo la stromba, spariamo lo scannone e la guerra è subito disfatta”.
Che meraviglia il paese con l’esse davanti.
GIANNI RODARI
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