Cronaca della presentazione di un esposto sulle emissioni dell'ILVA
Si fa presto a dire
Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
18 luglio 2024
"Non è qui, dovete andare ai Carabinieri, sono cambiate le disposizioni".
Intanto il caldo sale sopra i quaranta gradi, da bollino rosso. Ma non ci scoraggiamo e dopo venti minuti siamo già nella sala d'aspetto dei Carabinieri. C'è da attendere. Ma c'è l'aria condizionata, forse troppa. Già, forse troppa. Preferiamo uscire dalla sala d'attesa e vagare nell'androne della caserma.
Fulvia ed io inganniamo il tempo leggendo proprio lì la storia del maggiore del Carabinieri Ugo De Carolis, medaglia d'oro della Resistenza. C'è un piccola esposizione dei suoi ricordi personali.
Finalmente arriva il nostro turno. Carta d'identità in mano, l'esposto sull'ILVA con gli allegati tecnici è in una cartellina rossa. Si parte, il maresciallo scrive le mie generalità, compila la parte introduttiva del verbale di consegna. Sembriamo a buon punto.
La felicità dura poco. Black-out elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Mai scoraggiarsi. Siamo a buon punto. Il computer perde nuovamente tutti i dati. Dobbiamo ricominciare per la terza volta, mai scoraggiarsi. Per la terza volta ci accingiamo a ricompilare il verbale di consegna dell'esposto. Ma vediamo il volto del maresciallo perdere ogni residuo di ottimismo: "Il computer sta avviando proprio ora l'aggiornamento del sistema operativo".
Attendiamo ancora.
Lui scuote il capo: "Si è impallato il computer". Lo vediamo alzarsi e uscire dalla stanza. E' molto dispiaciuto. Scusandosi ci porta da una collega che in un'altra stanza sembra avere un computer che funziona.
E' un maresciallo donna. Un fulmine di velocità.
Bravissima, riesce a compilare in uno sprint inatteso tutto il verbale di consegna dell'esposto, e con snellezza ci porta alla meta, con una tranquillità irreale. Alla faccia dispiaciuta del suo collega maresciallo si sostituisce un sorriso femminile rassicurante.
Fulvia ed io usciamo dalla caserma. Missione compiuta.
Sentiamo di aver compiuto il nostro dovere verso chi verrà dopo di noi. Perché quello che abbiamo consegnato è il primo esposto per evitare una strage di migliaia e migliaia di persone da qui al 2100 per le ondate di calore associate alla CO2 siderurgica.
Affrontiamo la nostra ondata di calore, nulla in confronto rispetto a ciò che dovranno affrontare le vittime che non ce la faranno fra venti, quaranta, settant'anni. Non non ci saremo più. Ma oggi abbiamo compiuto un atto di giustizia transfrontaliera e transgenerazionale verso persone di cui non conosceremo mai la nazionalità e il volto.
Sono a casa, accendo la TV.
Il TGR della RAI titola: "Un inquinamento da 1867 morti". E' la prima notizia. Sì, è la nostra notizia.
Note: In questa storia di resistenza è stato di grande aiuto il contributo di una persona che ci ha assistito con la sua cultura: Michele Carducci. È il docente di Diritto Costituzionale che ha strutturato l'esposto alla Procura, irrobustendolo con allegati tecnici che lo hanno reso un pregevole documento che un magistrato coscienzioso troverà di grande aiuto.
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network