Legami di ferro

Un fiume di persone silenziose attraversa la città

Io dovevo vivere

Taranto si ferma per la fiaccolata organizzata per ricordare i suoi bambini
25 febbraio 2019

Una fiaccolata per ricordare i bambini di Taranto che non ci sono più, per ricordare Giorgio Di Ponzio nel trigesimo della sua morte, ma anche Lollo, Syria, Ambra, Rebecca, Fabiola, Alessandro e tutti gli angeli di questa terra martoriata volati in cielo troppo presto. Un evento organizzato dai Genitori Tarantini e dai genitori dei piccoli che non ci sono più, per ricordarli, commemorarli, tenerli stretti al cuore. Ci sono anche loro stasera. I volti dei figli di questa terra campeggiano sui manifesti e vengono portati in alto dai parenti come vessilli. Ogni viso racconta una storia, un calvario di dolore, un viaggio verso l'inferno e ritorno. Un fiume di persone silenziose attraversa la città, portando in mano una fiaccola, simbolo di luce, speranza, coraggio. Il silenzio di questa marcia fa più rumore di tante parole, squarcia il buio della notte e il freddo di questo 25 febbraio. Non servono parole per raccontare Taranto, non ci sono parole per descrivere il dolore di una mamma e di un papà che hanno perso un figlio. Questa sera Taranto si stringe a tutti loro, con orgoglio e amore. Per tutti quei bambini che non siamo riusciti a proteggere, come recita uno striscione, per tutti quei bambini che volevano vivere. Per tutti quei bambini che dovevano vivere. Taranto non si arrende e il suo cuore stasera batte ancora più forte.

Foto di Alessandro Marescotti

Foto di Alessandro Marescotti

Foto di Alessandro Marescotti

Foto di Alessandro Marescotti

Foto di Alessandro Marescotti

Foto di Alessandro Marescotti

Foto di Alessandro Marescotti

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