per uscire dalla violenza
introduzione di Silvia Bonino
La violenza è sempre stata presente nella storia dell’uomo, sia nei grandi avvenimenti che nelle relazioni interpersonali. Affrontare in termini scientifici la realtà della violenza e del comportamento aggressivo dell’uomo significa addentrarsi in un complesso di riflessioni, fortemente condizionate da risonanze emotive, credenze religiose e orientamenti ideologici. Le difficoltà di analisi e la non consuetudine ad approfondire con rigore scientifico le tematiche dell’aggressività hanno provocato una altrettanto superficiale considerazione della nonviolenza, spesso ridotta ad utopia velleitaria, a pacifismo generico e passivo. Con questo libro, Sémelin intende risalire alle radici della violenza, con precisi riferimenti alla teoria psicologica delle pulsioni e dell’aggressività e ai meccanismi della violenza collettiva. L’analisi, che ricupera le teorie di grandi studiosi (Freud, Fromm, Lorenz, Milgram), si sofferma sui momenti in cui la violenza ha raggiunto nella storia recente la maggiore intensità: il nazismo, l’olocausto e i Gulag. Sulla scorta dei dati raccolti l’autore riesce ad articolare il cammino verso la «combattività nonviolenta», un atteggiamento a cui ci si deve educare, ben lontano dalla panacea a cui si paragona frettolosamente la nonviolenza.
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